Esordisco dicendo con molta sincerità che non credevo più a questa salvezza.
Le mie speranze si erano spente definitavamente sulle tribune del Marassi.
La poca determinazione mostrata dalla squadra in quella partita e le concomitanti pastette avvenute sugli altri campi,tipo il pareggio 3 a 3 tra Empoli e Reggina,mi avevano fatto temere che l'incubo dovesse avere ancora il suo epilogo più amaro.
Ieri ho pianto.Non mi vergogno a dirlo.
Dopo il 2 a 0 siglato da Minelli ho chiuso la porta ed ho iniziato a piangere come un bambino.
L'ultima volta che era accaduto si giocava un Catania-L'Aquila di serie c2,soffertissimo e sotto una pioggia torrenziale.Forse qualcuno lo ricorderà.
La retrocessione del Catania sarebbe stata una ingiustizia immane.
E' pur vero che il girone di ritorno dei rossazzurri è stato veramente distastroso,ma se analizziamo la storia del campionato vedremo che il Catania non ha MAI occupato uno degli ultimi 3 posti validi per la B.
Sarebbe retrocesso trovandosi al terz'ultimo posto soltanto alla fine degli ultimi 90 minuti della stagione.
Se a questo aggiungiamo che i 40 punti del Torino(lo ripeto,più scarso anche del Messina) e del Cagliari risentono del doppio regalo della Roma(ma come Spalletti non era quello che onorava lo sport fino alla fine,che infieriva su una squadra ridotta in 10 dopo 5 minuti di partita?),mi pare una cosa oggettivamente condivisibile affermare che i rossazzurri non meritassero la B.
Ciò che mi preme assolutamente sottolineare con fermezza è questo:
il raggiungimento dell'agognata salvezza non deve farci dimenticare quello che è accaduto.Occorre fare TESORO di tutti gli errori commessi.Tutte quante le componenti.
In primis mi rivolgo a quegli imbecilli che hanno causato la morte di un essere umano ed hanno rischiato di rovinare definitavemente il sogno di una città intera.
Voi che vi definite ultras,a sostegno della fede,per l'onore di Catania,dovete sciacquarvi la bocca quando pronunciate il nome di Catania.Tutte quelle fesserie che professate come atti di fede servono soltanto come pretesto per riempire le vostre vite vuote ed inutili.Voi che cantate di esserci per l'onore di Catania,avete fatto si che i tanti detrattori di questa città,i tanti invidiosi,i tanti sociologi da strapazzo,ci vomitassero quintali di sterco addosso.Avete infangato il nome di Catania.
La gente che ama veramente questa città piange per il Catania,si fa 1200 kilometri,spende interi stipendi,non pretende abbonamenti gratuiti,non va a picchiare i giocatori,non tira i fumogeni in campo.
Se ieri si è dovuto soffrire in quella maniera la colpa è anche e soprattutto vostra!Non dimenicatelo!
Il prossimo anno e negli anni a venire,certi accadimenti non dovranno più ripetersi nella maniera più assoluta.Cerchiamo di rendercene conto tutti e contribuiamo ognuno per quello che può a fare si che questo sia possibile.
Il 2 febbraio sarà una macchia che peserà ancora per molto tempo nel nostro curriculum purtroppo.Si è passato troppo il segno ed eventuali altri atti di stupidità costerebbero carissimi a tutti quanti.
Perseverare sarebbe diabolico.Facciamo si che fatti di quel genere non avvengano mai più a Catania.Questa sarebbe una conquista da festeggiare più di una salvezza.
In secondo luogo mi rivolgo alla Società.Anche la Società deve fare tesoro dei tanti errori commessi quest'anno.Già in passato ha dimostrato di sapere rimediare agli sbagli fatti,non dispero che lo farà anche questa volta.
Non può affrontarsi un campionato di A con una rosa striminzita di 15-16 giocatori utilizzabili.Occorre una rosa qualitativamente valida nelle alternative,che possa permettere di fare fronte a tutti gli infortuni e le squalifiche.Nessuno chiede Kakà o Del Piero,ma giocatori validi che dimostrino di avere i requisiti tecnici e caratteriali adatti per indossare la maglia rossazzurra.Sotto questo profilo il campo ha detto che molti dei componenti della rosa attuale non sono buoni per la categoria.QUesto nemmeno lo si deve dimenticare.
Adesso che l'incubo è finito possiamo guardare avanti con serenità.