Autore Topic: Catania, fermati un attimo e pensa!!!!!  (Letto 1643 volte)

Offline goodbyestranger72

  • Newbie
  • Post: 1
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Catania, fermati un attimo e pensa!!!!!
« il: 24 Maggio 2007, 12:41:37 am »
Fratelli rossazzurri, parlare di schemi,  di 4-4-2, 4-3-3, di tasso tecnico, di forma fisica in una partita, LA PARTITA, con cui ci si gioca un intero anno, un futuro di una squadra e di una città sarebbe alquanto riduttivo.
Dire che il destino del Catania e di noi tifosi dipenderà da un pallone in più messo in rete, da un’espulsione, da un rigore fischiato o no, da un errore difensivo o da una svista arbitrale è cosa scontata, dunque banale.

L’esito di un incontro che rappresenta la partita della vita è stato, è e sarà sempre dettato da fattori ben diversi dalle usuali componenti fisico-tecnico-tattiche e dalla solidità ed organizzazione di una società.
In quegli ultimi novanta fatidici minuti entra in gioco un senso di giustizia superiore, di meritocrazia che come una mano invisibile decide, sulla base dei meriti di una società, di una tifoseria e di una città, come e dove far ruotare il pallone.

E allora è bene che tutti, proprio tutti, in questi giorni, fino all’ultimo secondo che precederà il calcio d’inizio ci poniamo le seguenti domande:
1.   merita di più una squadra con un milione di tifosi o un gruppo di giocatori che rappresenta un quartiere di quarantamila abitanti?
2.   meritano di più quindicimila famiglie che navigano negli agi, nella serenità, nel benessere o tre quarti di una popolazione di 500.000 abitanti che a stento arrivano a fine mese?
3.   merita di retrocedere una città in cui l’inciviltà e la maleducazione sono nel DNA di troppe persone (l’essere “spertu” o “spakkiusu”) o una in cui regna l’indifferenza verso il prossimo, la xenofobia (leggasi odio verso i siciliani) e l’ignoranza in buona parte dei cittadini?
4.   deve pagare di più una città per la sua diffusa microcriminalità e delinquenza organizzata o quelle realtà calcistiche (Chievo escluso) che rappresentano o che sono appoggiate da gruppi economici (delinquenza “autorizzata”) che hanno messo sul lastrico migliaia di risparmiatori con disoneste manovre finanziarie?
5.   merita di più una città che ha visto la Serie A solo tre volte negli ultimi quarant’anni o un piccolo quartiere che è stato letteralmente graziato da sei inaspettati anni alla ribalta del calcio nazionale e con partecipazioni alle coppe europee??
6.   merita di retrocedere una società penalizzata oltremodo ed immeritatamente da una “giustizia” sportiva o quelle squadre che nelle ultime settimane sono state protagoniste di partite dall’esito vergognoso??

Domande a cui il campo, solo il campo potrà dare una risposta.
L’unica certezza che oggi esiste è che i nostri giocatori dovranno presentarsi alla sfida con gli occhi disperati di quelle decine di migliaia di persone afflitte da problemi economici, di salute e di giustizia che con una vittoria del Catania potranno riacquistare un sorriso, anche se effimero, ma pur sempre un sorriso.
L’unica certezza è che nessuno, proprio nessuno avrà da guadagnarci con una retrocessione:gli ottimisti vivranno nella rabbia e nella delusione, gli scettici ed i denigratori del Calcio Catania saranno tormentati dal rimorso (che forse le cose sarebbero andate diversamente trasmettendo un po' più di fiducia, in fondo era solo questione di una unica e semplice vittoria!!!)

E alla fine soddisferemo ancora una volta la sete di disprezzo verso il Sud e verso noi “terroni” catanesi da parte dei “signori” del Nord.
E noi ci autodistruggeremo col nostro inguaribile individualismo ed opportunismo.
E la nostra terra, già colonia delle multinazionali e dei gruppi bancari settentrionali tornerà ad essere un luogo di serie B su cui fare solo terra bruciata...