Autore Topic: un'esperienza di vita, due idee per cambiare lo stato delle cose  (Letto 2334 volte)

Offline cantarutti72

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...un tempo vi era uno studente di scuola superiore che brillava in tutte le materie, tranne due, l'italiano e la storia, ma non perchè non si applicava o presentava basi scarse ma semplicemente perchè il professore nutriva verso di lui una inspiegata antipatia.Che si manifestò per quattro anni di seguito con interrogazioni e compiti in classe sfacciatamente conclusi con un voto di uno o due punti inferiori a quelli che meritava, oltre rapporti e note sul registro in situazioni che avrebbero normalmente assolto altri ragazzi.Un ignobile e vile ostruzionismo nei suoi confronti visibile da tutti anche a dieci miglia di distanza.Questo alunno aveva avuto voglia in più riprese di gettare la spugna e arrivare quasi a credere di essere veramente limitato nell'italiano come quel vile professore voleva fargli credere.Era la soluzione più facile MA SIGNIFICAVA LA RESA.
Alla fine scelse la via più tortuosa, ossia quella di rimanere in campo combattendo.Il professore lo penalizzava di uno o due punti?Semplice, per ottenere la sufficienza cominciò a studiare da sette, se poi ambiva al sette studiava da otto se poi voleva l'eccellenza studiava da DIECI E LODE.E alla fine riuscì a vincere, ottenendo il massimo voto di diploma, grazie ai meriti raccolti nelle altre otto materie e al "plebiscito" di elogi nei suoi confronti.In fin dei conti il MALE era rappresentato da un meschino uomo che costituiva solo un insignificante puntino nell'universo.
Era l'anno 1987 quando iniziarono tali ingiustizie e l'alunno era chi vi scrive.
Ho sempre portato come un grande tesoro questa mia esperienza di vita che mi ha sempre insegnato che se qualcuno o qualcosa TI ROMPE INGIUSTAMENTE I KOGLIONI alla fine la migliore vendetta è dimostrare sul campo quanto si vale, proseguire a testa bassa,senza mai tirarsi indietro.E se occorre il doppio sforzo per raggiungere gli stessi risultati di qualcun altro, beh, rimbocchiamoci le maniche se QUESTO DOPPIO SFORZO CI DA' LA CERTEZZA DI CONSEGUIRE IL NOSTRO OBIETTIVO!!!
Se gli organi centrali del calcio italiano ci stanno rompendo i koglioni la nostra unica risposta è e deve essere proprio sul campo, perchè POSSIAMO E DOBBIAMO FARLO.Il Catania per vincere 1-0 deve giocare da TRE A ZERO.NON C'E' ALTRA SOLUZIONE.SIAMO IN TEMPO DI GUERRA.IL NOSTRO CERVELLO E IL NOSTRO FISICO HANNO DELLE RISORSE STRAORDINARIE.Bisogna che qualcuno (forse uno psicologo) riesca a tirarle fuori dai giocatori.
E se il pubblico resta il principale handicap della squadra, beh, la Federazione ha sinora voluto impedire (a modo suo) il rischio incidenti, MA NON IL DIRITTO di far sentire il tifo ai giocatori...(professore Vitale &Co., meditate!!!!).Cosa voglio dire...??
Nel mio e in migliaia di altri PC sono scaricati circa una ventina di cori dei nostri tifosi che potrebbero con un banale lettore essere replicati all'infinito...CON SEI, SETTE CASSE DA 2000-3000 watt piazzate all'altezza di dieci metri intorno allo stadio nelle partite in campo neutro I NOSTRI GIOCATORI potrebbero sentire virtualmente L'ARIA DI CASA...E I RISULTATI SI VEDREBBERO IMMEDIATAMENTE!!!!
SE AVETE IDEE MIGLIORI oltre allo PSICOLOGO e alle CASSE ACUSTICHE FATEVI AVANTI!!!!
IL CATANIA E' UN PATRIMONIO DA DIFENDERE!!!!!!!!!!!!!!!
"più tifi strisciato, più sei un siciliano rinnegato !! fuckinmiju "

Offline drum

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Re: un'esperienza di vita, due idee per cambiare lo stato delle cose
« Risposta #1 il: 10 Aprile 2007, 01:12:19 am »
secondo me la cosa migliore da fare é di convincere Marino a fare giocare i giocatori più in forma.

PS solitamente i prof avevano ragione, erano gli studentelli che non studiavano a cercare scuse :-D

Offline rossazzurro

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Re: un'esperienza di vita, due idee per cambiare lo stato delle cose
« Risposta #2 il: 10 Aprile 2007, 05:06:24 pm »
Bell'idea Cantarutti!
Ma come fanno Albinoleffe e Chievo a salvarsi ogni anno con tribune desolate? I nostri sono penalizzati, ma si tratta di professionist e dunque non può essere il solo pubblico a decidere il risultato.

Offline cantarutti72

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Re: un'esperienza di vita, due idee per cambiare lo stato delle cose
« Risposta #3 il: 11 Aprile 2007, 12:45:22 pm »
Bell'idea Cantarutti!
Ma come fanno Albinoleffe e Chievo a salvarsi ogni anno con tribune desolate? I nostri sono penalizzati, ma si tratta di professionist e dunque non può essere il solo pubblico a decidere il risultato.
...bisogna però saper discernere nelle cose e non fare di tutt'erba un fascio.
Chievo e Albinoleffe avranno tribune desolate, ma 1.500-2000 sono sempre meglio di niente.
E poi ricordiamoci che in casa nostra in un recente passato militava una squadra (non voglio nemmeno nominarla  >:() che con mille spettatori a partita è arrivata ai playoff per la serie B...
CHI NON CREDE NEL CATANIA E' UN ARIBATTUTO!!!!!!!!!!
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Offline bua

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Re: un'esperienza di vita, due idee per cambiare lo stato delle cose
« Risposta #4 il: 11 Aprile 2007, 02:21:26 pm »
Purtroppo l'idea delle casse non è praticabile: già tentata a Rimini, è stato vietato.
Ciao!

Offline MALATO PO CATANIA

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Re: un'esperienza di vita, due idee per cambiare lo stato delle cose
« Risposta #5 il: 11 Aprile 2007, 04:00:51 pm »
Cantarutti ........ qui non si tratta di un singolo docente, ma di un'intera scuola .......!
L'unica soluzione è cambiare scuola.......e vedrai che se metteranno Pulvirenti in condizioni di non investire più un cent, questi se ne andrà!
La situazione è seria e si risolve non solo con l'impegno dei giocatori e dei tifosi, ma con l'intervento incisivo delle nostra comunità politica.
Ora più che mai stiamo assistendo all'imbarazzante soppruso della figc, che pur di non ritornare sui suoi passi, si permette di ignorare il dovere fondamentale di ogni persona (fisica e giuridica) dello Stato: osservare le leggi!
Oramai è guerra aperta e i segnali sono forti e chiari!
Vedrai quando ci salveremo (ne sono sicuro!), ci metteranno contro ogni situazione possibile.
Questo non per un odio ingiustificato nei nostri confronti, ma per il semplice fatto che l'opera di alcuni deficienti, ha creato perdite non indifferenti al bussiness calcio, con partite a porte chiuse, nessun posticipo, esborsi fuori previsione da parte di società per adeguare gli stadi e immagine lesa a livello internazionale!
Non ti sembrano validi motivi per estrometterci?
Purtroppo la realtà è questa e di spiragli ne vedo pochi!
Di autocritica ne abbiamo fatto parecchio, ma evidentemente questa non è sufficiente: hanno trovato un valido motivo per risolvere il problema violenza negli stadi........... immoliamo Catania !
NOI SIAMO IL CALCIO CATANIA
MALATO PO CATANIA