Era l'anno 1992 quando un gruppo di magistrati milanesi, tra cui un molisano di nome DI PIETRO, ci svelò come i nostri cari politici, locali e nazionali si arricchivano, a danno della colletrività.
Ovviamente lo sdegno fu enorme anche se tutti noi, infondo, lo sospettavamo.
Saltarono teste, qualcuno venne arrestato, qualcuno "emigrò" in Tunisia, partiti che fino a quel momento governavano si dissolsero per poi ricomporsi sotto l'ala protettiva di un "televenditore" milanese e tutto ritorno come prima!
Nell'estate 2006 la magistratura di Napoli fece lo stesso con la cosa che gli italiani, dopo la famiglia, hanno di più caro: il calcio!
Anche in questo caso lo sdegno fu enorme ma, come per mani pulite, qualcosa di quello che succedeva nei palazzi del calcio si sospettava già!
Saltarono teste, dirigenti, squadre retrocesse, altre penalizzare, la federazione commissariata etc.etc.
Ma anche nel calcio, come successo per la politica, per evitare che le cose cambino e si instauri nel calcio un sistema "democratico" ecco spuntare due nomi della vecchia nomenclatura:
Abete & Matarrese.
Cosa dire?
Forse hanno ragione gli anziani quando dicono che SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO!
Oggi, leggendo l'intervista fatta all'indomani della sentenza del tar al barese presidente di lega, capisco il vero motivo percui lui è Abete vogliono con forza che al Catania non venga tolta la squalifica:
GLI EUROPEI DEL 2012
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