Casorezzo (MI), 3 Aprile 2006
Cari forensi,
una partita può andare male, due pure, tre ancora ancora, ma adesso le partite sono così scontate che non ho nemmeno esultato al provvisorio vantaggio, perché temevo quello che si è avverato puntualmente: tut'al più ho nutrito una fievole e fallace speranza, peraltro durata poco. I cambiamenti tattici si sono rivelati inutili: cinque difensori non sono serviti a nulla, se non a consegnare il centrocampo al Livorno. Che strazio questa fase del campionato, che pena assistere a questa serie A che si dilegua ogni domenica: e dire che credevo che finalmente si sarebbe avverato il mio sogno di vedere il Catania due anni di fila nella massima categoria! Altro che ritiri e sfuriate di Lo Monaco! Se le cose continuano così, e nulla mi lascia presagire che possa cambiare alcunché, Marino verrà mandato via, perché sarà l'ultima carta da tentare, quella della disperazione: lo dico con grande dispiacere, perché questo tecnico, oltre ad avere compiuto un'impresa che aspettavamo da più di quattro lustri, ha anche un passato da giocatore del Catania in uno dei momenti emotivamente più intensi della nostra storia. Non credo che ne sortirebbe alcun beneficio, ma sono sicuro che avverrà. Peccato davvero, perché basterebbe stendere il braccio per cogliere le salvezza, ma ormai il Catania non è in grado di protendere un solo dito. A presto,
Marco Tullio