Autore Topic: Calati juncu...  (Letto 9923 volte)

Offline pier

  • Utente
  • *
  • Post: 45
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Calati juncu...
« Risposta #45 il: 04 Febbraio 2007, 08:41:17 pm »
Già, già, già;  
1) associare l'indulto con quelli di sinistra è meschino;
2)  il decreto Pisanu è una stupidata (certo, concepito in maniera così riduttiva come voluto dalle sinistre non serve a nulla);
3) Carlo Giuliani??? Per carità, non strumentializziamo quella storia.

***************

noto con dispiacere che a qualcuno piace ancora tirare in ballo persone morte in circostanze diverse e delle quali non centra nulla dibattere adesso, serve solo per confondere le idee. i morti vanno rispettati, punto.

anche la questione indulto ci distrae dall'argomento centrale, perchè è semplicemente sbagliato tirarla in ballo, non c'entra assolutamente niente (se poi vuoi criticare l'indulto, fallo pure, ma qui è fuor di luogo)

c'entra invece il clima che l'estrema destra ha alimentato in questi ANNI. ti domando tutte le scritte nausebonde contro palermitani, poliziotti e nemici in genere che vedi sparse per la città chi le fatte? qualcuno uscito per l'indulto? oppure i nazistelli locali, sempre a braccio con quattro mafiosetti di cirva a cantare "poliziotto primo nemico"?

se vogliamo cambiare le cose dobbiamo cambiare i nostri atteggiamenti sbagliati e giustificativi

perché non lavorare per un gemellaggio invece con gli AMICI palermitani, messinesi, reggini etc? io voglio che le partite di calcio si possano vedere con piacere insieme ai tifosi dell'altra squadra, con i quali andarci a fare una birra dopo la partita (come succede nel mio sport, il rugby...)

Offline Blochin

  • Newbie
  • Post: 6
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0

Offline Templare

  • Utente
  • *****
  • Post: 8942
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Calati juncu...
« Risposta #47 il: 05 Febbraio 2007, 11:13:16 am »
Citazione da: "Fein"
In questa triste vicenda, la rivalità coi palermitani non c'entra nulla.
Conta meno di zero.
Perché la guerriglia è stata fatta nella partita contro il Palermo e non in quelle contro l'Empoli o la Sampdoria o il Chievo? Non ci vuole molto a comprenderlo.


Non sono daccordo Fein. Mi capita di rado di pensarla diversamente da te, ma io credo che disagio, delinquenza, mancanza di valori siano delle concause, ma il catalizzatore rimane sempre lo scontro cercato col nemico.

Un tempo gli scontri avvenivano fra gruppi ultras, da quando le forze dell'ordine fanno da cuscinetto sono diventate loro l'inevitabile bersaglio dei teppisti. E questo avviene dappertutto, anche a Palermo.

Fra gli arrestati ci sono figli di medici e di poliziotti, non carusi delle cosche o quanto meno non solo. Ieri ho sentito l'intervista all'ultras su Controcampo. Mi è sembrato abbastanza chiaro a proposito di come siano stati avvisati che stavano arrivando i Palermitani e di come cercassero il contatto evitato solo dai poliziotti.

E' vero che il tipo ha citato le cariche in occasione della trasferta del 5-1 in C1, parlando di ultras in divisa e quindi spiegando anche la violenza cieca nei confronti della polizia, ma questo d'altro canto non fa che avvalorare la mia tesi sull'odio in cui un'intera generazione di tifosi é cresciuto.

Non dimentichiamoci quello che successe il giorno dopo quel derby, le dichiarazioni, le accuse di certi politici ultras (per loro stessa ammissione), sul comportamento delle forze dell'ordine. Non dico che le colpe in quel caso fossero unilaterali, la verità, spesso se non sempre, appartiene un pò a tutti, ma chi ha potere mediatico, chi si erge a capopopolo, certe cose dovrebbe metterle in preventivo.

Io parlo di cattivi maestri e menti deboli, non cadiamo nei soliti errori. A Genova i black block, a detta di no global e centri sociali, erano infiltrati di Forza Nuova, a Catania idem, con l'aggiunta di collusioni mafiose. Rimuoviamo gli steccati mentali e facciamo tutti, seriamente, un po' di autocritica. E' questa l'unica vera forma di rispetto per chi è caduto sul campo, non le facili parole di cordoglio e i piagnistei del momento.



"Non nobis Domine, sed nomini Tuo da gloriam"
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.