Non ho (fortunatamente) visto la partita, solo i riflessi filmati pochi minuti fa e letto qualche commento.
Diventa noioso ripetersi, ma questa squadra e' in decomposizione dal secondo tempo di Cremona, dilaniata da due anni di guida tecnica insulsa e mortificante, prima di Corini, oggi di Caronte Mignani, che sta accompagnando all'inferno quel che resta delle spoglie mortali di quella che doveva essere una delle candidate alla promozione e che oggi da quel secondo posto occupato dal Como quasi promosso, si trova a ben 19 punti.
Diventa noioso anche ripetere che la societa' ha assistito a meta' fra l'inerme e lo strafottente a questo processo di distruzione, senza prendere provvedimenti quando si doveva e prendendoli, sbagliando tutto, quando ormai non c'era piu' speranza.
Mignani non ci sta capendo nulla, ma nulla ci capirebbero pure Ancelotti, Guardiola e Emery riuniti in seduta plenaria 24/7. Per lo stato di cose, per dare un senso al denaro, per dare una dimensione a questi giocatori che confusi e disorientati per quanto si vuole, sono gia' in tappine e costume da bagno con indecorosa ciambella a forma di paperella, bisognava affidare la squadra a Di Benedetto, raccogliere da 0 a 21 punti ed archiviare la stagione dicendo: abbiamo sbagliato tutto, chiediamo scusa, dal prossimo anno si ricomincia da zero a partire da un allenatore con i controcoglioni.
Non e' successo nulla di tutto questo, curioso di vedere se le prime parole dopo la fine di questa ignominiosa stagione saranno: Mignani e' il nostro allenatore. Sarebbe la conferma che di calcio giocato quelli che il CFG ha messo a Palermo ne capiscono pochissimo. Mignani si e' bruciato, riconfermarlo sarebbe dare in qualche modo continuita' ad un anno che va invece consegnato all'oblio.
Due ne mancano, ne mancano due. Se il Sudtirol vince domenica potremmo evitarci la squallida coda di una partita. Un sogno.