...Nelson...avevo premesso che pure per me Marcolin è stata una mezza delusione, così come altre volte ho scritto che parlare di sola sfortuna è sbagliato...ma tantè...
Certamente, Gaspare, abbiamo le stesse intenzioni e speranze, su questo non c'è dubbio.
...però se pensi che gli episodi non determinino la vita e la morte professionale di allenatori e giocatori...vuol dire che è meglio non parlare di calcio giocato, ma tresette col morto
Allora dovrei giocare a tresette
, perché ho un'altra idea di calcio giocato. Comunque, preferisco la brisola pazza.
Gaspare, gli episodi nel calcio sono importanti per determinare - come dici tu - il destino professionale di allenatori e calciatori. Ma questi episodi determinanti e da cui non si può tornare indietro sono, ad esempio, l'infortunio che stroncò la carriera del promettente Kawasaki Rocca, oppure l'infortunio drammatico e impressionante subito da Casiraghi o gli infortuni che hanno indotto Van Basten a ritirarsi a 28 anni, privandoci della sua classe pura un po' troppo presto.
Un altro episodio determinante è il gol di Sergio Ramos al 93', che strappò la coppa dei Campioni dalle mani di Simeone lo scorso anno. Sarebbe stata una vittoria sorprendente.
Questi sono episodi determinanti per il destino di allenatori e calciatori e non il tiro di Martinho per Marcolin.
...a tal proposito...vorrei invitarti a vedere quale calcio champagne producono, invece, le due prime della classe...Carpi e Bologna...e poi parliamo
Nessuno ha storto il naso per la scarsa qualità del gioco. Anzi, proprio il Catania, quando gira, offre spettacolo per le giocate dei singoli, da Calaiò a Rosina, da Martinho a Mazzotta.
Carpi e Bologna non giocano un bel calcio, ma sono squadre solide che si giocano la promozione, mentre noi ci giochiamo la salvezza. Farei poca ironia, sinceramente, perché già a mala cumpassa è indefinibile. Se facciamo gli snob con Bologna e Carpi, ci copriamo di ridicolo.
Ma la colpa non è di Marcolin, caro Gaspare. Lo sappiamo bene di chi è.
Perché programmare e progettare è la base di tutto. Ed è per questo che noi siamo qui e loro sono lassù. Lassù, lassù, lassù, che quasi non li vedo più.