Autore Topic: Mea culpa... Mea maxima culpa!  (Letto 2585 volte)

Martino Liotrino

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Mea culpa... Mea maxima culpa!
« il: 21 Ottobre 2006, 01:52:47 pm »
Per oggi basta critiche!

Ho criticato la mia squadra e mi sono "beccato" i rimbrotti del mio simpatico "Sodale" (ciao, Fratello! u viri ca m'ansignai macari ju 'sta parola?)  :wink:

Ho criticato il "Sistema Sportivo" (la doppia S.S. è una casualità, giuro!  :lol: ) e mi sono sorbito la giusta punizione da parte del Custode (usciere?) del Sacro Tempio del Divin Potere (o si scrive Podere? Scusate l'ignoranza tipica catanese)...

Basta: devo necessariamente fare penitenza!

Oggi non si parlerà di squadra, non si faranno critiche e si penserà soltanto a fare tesoro dei preziosi consigli che la nostra fiorente e ubertosa Madre Capitale dispensa proficuamente in modo così amorevole e disinteressato all'ingrata figliastra, quella squallida cenerentola catanese, così sciatta, sporca e ineducata...

Cominciamo dalla Società Calcio Catania '46: già il nome è tutto un programma! Ma si può?! Dico... Ma si può, in piena era del boom tecnologico e del consumismo più sfrenato, tenere ancora in vita una società che opera ormai da ben 60 anni? Prendiamo esempio dalla nostra Capitale... Bisogna fallire e rinascere più sani e più belli di prima! Ringiovanire... Svecchiare... Buttare roba vecchia e marcia e rifarsi il guardaroba!

Passiamo ai dirigenti. Anche qui dobbiamo fare il salto di qualità.
Io consiglierei al nostro Amministratore Delegato un corso accelerato "full immersion" di buone maniere, comunicazioni, P.R., eloquenza, simpatia, economia aziendale che la nostra amata Capitale sicula elargisce gratuitamente in modo amorevole, disinteressato ed a soli fini umanitari nei confronti della gente bisognosa... Ed i risultati sono miracolosi!
Ho sentito, finanche, di un Palermitano che organizza corsi accelerati full immersion capaci di illustrarti in 15 minuti le potenzialità e il corretto utilizzo del contenuto delle sacche scrotali! Pensate un po'!

Quanto ai colori sociali... Dobbiamo renderci conto che, anche in questo caso, risentiamo della "giurassicità" della nostra sessantenne società: ormai il rosso e l'azzurro sono colori fuori moda! Valentino, Versace, Armani, Gucci, Biagiotti, YSL, e chi più ne ha più ne metta hanno già da un po' chiarito che oggi il rosa ed il nero sono diventati d'obbligo per chi vuole vestire alla moda... Adeguiamoci, dunque!

I giocatori, poi, devono capire (preferibilmente attingendo all'illustre fonte panormita) che, in campo, devono acquisire la classe, la raffinatezza, l'aristocraticità ed il portamento del "Giocatore di Serie A - Collezione Rosanero 2006-07". Nessuno, infatti, può negare che i giocatori rosanero siano dei modelli di coraggio, autorevolezza, fierezza d'animo e nobiltà di sentimenti tanto che - pare - il regista del famoso film "Il gladiatore" si sia ispirato proprio a loro. I giocatori catanesi devono imparare ad essere "educati" in campo e, qui, purtroppo, l'allenatore dovrà lavorare parecchio: dovrà insegnare ai suoi rozzi uomini che essere "educati" in campo significa che ogni volta che un avversario gli spara un calcio nel cu... ehm, nel sedere, devono voltarsi prontamente e pregarlo di voler scusare la loro mancanza di rispetto nell'avergli voltato le spalle!

I tifosi, poi... lì c'è davero poco da fare: la classe o la si ha o non la si può certo inventare! Pensate la differenza con quelli palermitani: quando recentemente siamo stati a Palermo i tifosi palermitani ci hanno mandato delle dolcissime candeline decorative per festeggiare insieme i 60 anni della nostra storia calcistica e noi abbiamo ricambiato con dei rozzi fumogeni... Ma hanno fatto di più: si è visto chiaramente (in mondovisione) che hanno fatto di tutto per venirci ad abbracciare affettuosamente per congratularsi per la nostra recente promozione.
Ma la festa non è finita: da un cavalcavia della "tangenziale metropolitana" ci hanno pure lanciato una torta gigantesca che pesava come un macigno (chissà quanto sarà costata. Ma si sa: in tema di ospitalità il Palermitano non bada a spese!)... E noi ce ne siamo andati senza nemmeno ringraziare: Che gente!
E poi... Ancora con 'sti fumogeni? Ma lo vogliono capire i catanesi che sono passati di moda? Bisogna, ancora una volta, prendere esempio dalla nostra amata Madre-Capitale, laddove i tifosi si recano nel Tempio del Calcio siciliano non con rozzi bengala e fumogeni ma con mazzi di orchidee dal tenue colore rosella che oggi è così "trendy"... E a fine partita li lanciano agli ospiti per "omaggiare" le loro Gentili Signore al seguito! Pensate un po'... Siamo anni luce lontano da loro!

Speriamo che con questi piccoli accorgimenti riusciremo a fare un passo in avanti ed acquisire un po' di credibilità nel Sistema Sportivo... Con l'augurio che serva a cancellare un po' del discredito e del disonore che abbiamo gettato sul buon nome della "Famiglia" palermitana e della sua splendida Madre Capitale.

Buona domenica a Tutti, belli (loro) e brutti (ahimè, noi).

Offline NOISIAMOILCAPOLUOGO

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Mea culpa... Mea maxima culpa!
« Risposta #1 il: 21 Ottobre 2006, 01:58:54 pm »
:shock:  :shock:  :shock:

Offline santopesaro

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Mea culpa... Mea maxima culpa!
« Risposta #2 il: 21 Ottobre 2006, 02:18:56 pm »
Martino ahahahahahahahahaha :lol:  :lol:  :lol:

Offline marco-69

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« Risposta #3 il: 21 Ottobre 2006, 03:58:34 pm »
Martino, fratello speriamo la tua ironia sia apprezzata anche a Oves.

Nel frattempo io mi preparo per domani. E per mercoledi'.

Offline Sergio

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Mea culpa... Mea maxima culpa!
« Risposta #4 il: 21 Ottobre 2006, 04:17:49 pm »
Citazione
Cominciamo dalla Società Calcio Catania '46: già il nome è tutto un programma! Ma si può?! Dico... Ma si può, in piena era del boom tecnologico e del consumismo più sfrenato, tenere ancora in vita una società che opera ormai da ben 60 anni? Prendiamo esempio dalla nostra Capitale... Bisogna fallire e rinascere più sani e più belli di prima! Ringiovanire... Svecchiare... Buttare roba vecchia e marcia e rifarsi il guardaroba!


Anche tu contagiato dalla mania del 46?
Bisognerebbe che vi decidiate definitivamente sulla posizione da assumere lì a Catania davanti a tutti i grandi provvedimenti presi dalla lega nei confronti delle società di calcio (specie quelle cosiddette “minori”), radiazioni, cancellazioni, retrocessioni, lodo Petrucci e compagnia bella, che si sono succeduti in questi anni e tra i quali, ahime!, anche Catania, come Palermo, ne uscì immeritatamente con la faccia tagliata. Il 99.999% dei tifosi rossazzurri pensa che Matarrese e compagnia bella siano stati (e lo saranno ancora) una massa di lagroni e assassini, opinione che condivido in toto. Però vedo che a volte, a seconda di come furono dispensate le loro velenose freccie, vi torna il sorriso sulle labbra, specie quando l'argomento è la cancellazione del Palermo.
La ferita brucia ancora, specie se si pensa che altri più prestigiosi club non subirono analoga sorte per… (per qualcosa di così schifoso che non esistono termini adeguati per descriverlo a perfezione). Usando lo stesso metro che si utilizzò nel ’86 sul Palermo, tre quarti di società di calcio professionistico avrebbero dovuto fallire anch’esse. Ma, altro che Totò vasa vasa, oggi, dopo calciopoli finalmente si è scoperto in mano a chi era (ed è purtroppo rimasto) il calcio in Italia.
Chissà perché, però, quando si tratta del Palermo, il suo fallimento, la sua cancellazione, nell’immaginario collettivo rossazzurro assume i connotati della sacralità, della giustizia divina che trionfa e impera, che tutto ciò che era il Palermo prima dell’86 è sacrosanto che scompaia dalla memoria, dagli annali, dai ricordi dei suoi stessi tifosi.
Strani tifosi questi rossazzurri. In un viale colmo di mer.. come quello che riguarda la storia delle cancellazioni di parecchi club dal panorama calcistico per assecondare regole che MAI sono state uguali per tutte (e c’è proprio da turarsi il naso), se lungo questo viale colmo di mer.. c’è qualche cacchetta che possa tornare utile per le piccole beghe forensi, ci sono alcuni rossazzurri che non esitano a sporcarsi le mani e raccoglierla.  Tra questi, mai avrei pensato di trovarci una delle penne più brillanti e intelligenti di questo forum. Nutro tanta comprensione perché mi rendo conto che gli effetti del gimme five a volte sanno essere devastanti, specie se perduranti nel tempo. Del resto, quando non c’è (e non può esserci) competizione tra i due team, quando l’Europa è ancor meno di un miraggio rispetto a chi vi si è già consolidata, di cosa ci meravigliamo qui a Palermo se a 200 km da noi sono 20 anni che cantano sempre la stessa cantilena?!
In attesa di conoscere che relazione di sostanza possa esserci tra l’avvento di Ninuzzu ed i sessantanni del calcio Catania e di come non possa sussistere alcun nesso conduttore tra l’attuale Presidente del Palermo e gli oltre 100 anni di esistenza della squadra rosanero, mi preme ricordarvi che sono parecchi oggi i club colpiti dal fango fuoriuscito dalla lega calcio nella persona di Antonio Matarrese. Di fronte a tutto lo scempio che questo signore ha procurato in giro per l’Italia intera, Palermo è tra quelle che può fregiarsi dell’onore di non aver mai nutrito promiscuità di passioni tra i propri tifosi verso le squadre espressioni della propria città e che da noi l’apostasia non è nemmeno nata. A Catania, caro Omar, non mi sembra possiate menare lo stesso vanto.


P.S. A proposito di tifosi: ma cosa è successo lo scorso anno a Parma? 4 ragazzi hanno diviso l'Italia in due. Da consegnarli alla leggenda :lol:
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Martino Liotrino

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Mea culpa... Mea maxima culpa!
« Risposta #5 il: 21 Ottobre 2006, 11:01:21 pm »
Citazione da: "Sergio"


Anche tu contagiato dalla mania del 46?



Carissimo Sergio,
Mi conosci abbastanza per sapere che il riferimento al "numeretto" era scherzoso e volutamente provocatorio...  :lol:
Penso di averti riferito più volte la mia opinione in merito ma, dal momento che "repetita juv...entus" (come diceva Totò) mi ripeterò ancora (d'altronde non sono mica Paganini)!

Sono ancora in grado (nonostante la "raggia" per le 5 pappine avvelenate che ogni anno vi ostinate a propinarci  :evil: ) di riconoscere che il calcio (come sport) esiste a Palermo da tempi remoti (il calcio in cu.., invece, esiste da tempi immemorabili  :lol: ), tempi sicuramente ultrasessantenni, per intenderci e, forse, addirittura da ancor prima che questo sport prendesse piede pure a Catania (su questo però non sono informato, confesso!).
E già questo, di per sè, potrebbe essere troncante.

Dal mio punto di vista, però, il problema è un altro e prescinde dalle cervellotiche (o partigiane? Boh!) decisioni dell'ometto barese.

Oggi, come tu ben sai, per certi commerciantucoli o imprenditori bancarottieri fallire è una moda, un motivo di vanto, una grande manifestazione di furbizia, come quella di riuscire ad evadere questo fisco schifoso che ci dissangua... Noi, Amico mio, apparteniamo ad un'altra generazione: quella in cui il fallimento rappresentava un'onta talmente infamante che, molto spesso, provocava una vergogna tale nel commerciante da portarlo anche al suicidio. "Il fallimento è la morte giuridica dell'imprenditore commerciale" ripeteva spesso la Buonanima del Prof. Ragusa Maggiore, con quel simpatico, tipico, inconfondibile accento dell'entroterra siculo che lo caratterizzava...

La precedente Società calcistica palermitana, dunque, è giuridicamente deceduta (riposi in pace  8) ) nel preciso momento in cui, a ragione, ma molto più sicuramente per i torti subiti dal Sacro Sistema Sportivo, è stata dichiarata fallita.  E quando è successo - te lo posso giurare - non ho certo gioito... Pur essendo in quel periodo un baldo giovine con le bombe per la testa, mi rendevo conto che, al di là della rivalità calcistica, qualcosa nel "Sistema" non funzionava più per il verso giusto ed era stata perpetrata un'atroce iniquità ai danni di una (comunque) grande Società Siciliana ... Un senso di sgomento e di impotenza simile a quello che, per altri versi, suscitò nell'animo dei tuoi contifosi la Morte del Mitico Cav. Massimino, al punto da spingere i capi storici del tifo palermitano a venire ai suoi funerali (onore al merito palermitano!)
E come quando muore una persona fisica dal passato più o meno prestigioso si porta con sè tutto ciò che ha saputo fare in vita, allo stesso modo la persona giuridica si porta via i fasti del suo passato... Amen!

Oggi avete una nuova Società... Una grande Società... Una Società che in pochi anni ha raggiunto traguardi che in 60 anni di storia il Calcio Catania (quello del numeretto, appunto) non ha mai nemmeno sfiorato e questo nessuno lo può negare... Ma non è la stessa Società di sempre... Forse è migliore, forse no... Solo i tempi lo diranno! ...ma l'unica cosa certa e che non è la stessa Società: e nenche questo può essere negato, non trovi?

E questa nuova Società non è neanche lontana consanguinea della precedente: non è figlia sua, legittima o naturale, nè erede o avente causa ad altro titolo...

Sarò un sentimentale, Sergio... Ma per me la storia è importante! Per me è importante sapere che la Società per cui tifo è la stessa che mi rappresentava in giro per l'Italia e faceva palpitare il mio cuore sin da quando ero bambino e mio padre mi accompagnava allo stadio...

Mi riempie di gioia sapere che la cara vecchia sessantenne '46, nonostante le gravi malattie e le ingiuste traversie che ha dovuto subire, è riuscita ad uscirne indenne... Malconcia, ma indenne... Anche grazie al mio modestissimo contributo, che insieme a quello di tutti gli altri Tifosi, ha fatto si che il miracolo si realizzasse (domani, potercela giocare contro la Lazio è già, di per sè, un grande miracolo)!

Ecco perchè, nei momenti difficili, quelli in cui il vicino spocchioso - che ovviamente non sei tu - si loda e si sbroda come un villico arricchito e ride e si beffa delle disavventure altrui  (vedi, su tutto, la storia dei ricorsi al TAR solo per garantirci il diritto alla sopravvivenza), ci si aggrappa anche alla storia, alle proprie radici e se ne trae forza ed orgoglio per andare avanti con fierezza e dignità...

Mi dispiace, Sergio... Ma questo voi Palermitani non potete più permettervelo: avete un nuovo giocattolo, ricco, bello e tecnologico, figlio dei tempi e proiettato al futuro... Ma è una nuova creazione!
 
Sarà forse, se avrà fortuna, il giocattolo dei tuoi figli o dei tuoi nipoti (perchè è nato con loro o poco prima di loro) o delle generazioni che seguiranno ma non è (e non potrà mai essere) il tuo... Non sarà mai la stessa creatura di quando eri bambino!

Poi, se preferisci, oggi puoi goderti il probabile scudetto, la sicura futura champions, la coppa UEFA, la Coppa Italia, il Trofeo Silvio Berlusconi, Birra Moretti e Messina riunite ed il torneo internazionale di tresette del comune di Montepidocchio... Ma chi lo vincerà sarà sempre una creatura diversa da quella che hai cresciuto, alimentato con i tuoi risparmi, quella in cui credevi, confidavi, speravi e che un giorno, improvvisamente, è scomparsa lasciandoti in preda alla disperazione (un anno senza calcio)... Disperazione calcistica, s'intende.

Ed anche questa è una circostanza innegabile sulla quale ti invito a riflettere... Innegabile come la disperazione (sempre calcistica) di molti miei concittadini che in preda allo sconforto (e momenti di scoforto ne abbiamo passati tanti, credimi) andarono ad assistere allo storico spareggio dell'Atl... At... Alt.. Come si chiamava quella squadra?!?  :lol:

Mi conosci e, dunque, sai bene che uno come me in quel numero di disperati non c'era nè mai sarebbe potuto esserci, ma non per questo solo mi va di fare il moralista e contestare le scelte altrui...

Buona notte, Amico mio... Non appena si calmeranno le acque a casa mia e mia moglie rinuncerà all'idea del divorzio a causa di 'sto forum che ultimamente mi sta tenendo eccessivamente occupato, riparleremo di autoctonia delle società calcistiche, se ti fa piacere!  :wink:

P.S.
L'altra sera Catania ha dovuto subire un altro clamoroso 5-1 dal Palermo in quel di Capaci...  :evil:  :evil:  :evil:

...1) Antipasto, 2) primo, 3) secondo, 4) frutta, 5) dolce e sorvoliamo sul caffè (il goal della bandiera!  :D )... Tutto, ovviamente a base di pesce e confezionato a regola d'arte
Risultato: Capomulini sconfitta sotto ogni profilo e senza possibilità di replica alcuna...   :cry:

Queste sono le sconfitte che preferisco! :lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:

Secondo P.S.
Appena puoi richiamami perchè ho perduto il cellulare con tutti i numeretti: così, se posso, la prossima volta che sono da quelle parti ti sfido a... Calamari e vino!!!   :wink:

Offline Sergio

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« Risposta #6 il: 22 Ottobre 2006, 12:47:54 am »
Citazione da: "Martino Liotrino"
La precedente Società calcistica palermitana, dunque, è giuridicamente deceduta (riposi in pace)

Caro Amico mio: l’assunto qui sopra, se giuridicamente avrà (ma tuttalpiù avrà avuto) la sua valenza, dal punto di vista degli affetti è assolutamente destituito di fondamento. Non ho mai considerato questo Palermo creatura diversa da quella che l’ha preceduta, né ho mai insegnato a mio figlio a pensarla in quel modo. Evidentemente, tranne che a Catania, in tutta Italia si è parlato di Palermo tornato in A dopo 32 anni. Mai nessuno ha detto che il Palermo in A non c’è mai stato, dato che è nato nell’86.
A pagina 50 dell’album della Panini edizione 2005/06 c’è scritto che il Palermo ha giocato in A 632 partite (un po’ troppe per soli due anni) di cui 175 vinte, 179 pareggiate, 278 perse. E nella pagina accanto vengono riportate le date delle 8 precedenti promozioni tra il 1931 (quando il Catania non era ancora nato) ed il 2004. Queste notizie non sono riportate nel capitolo riservato ai cadaveri ma nella pagina dell’US Città di Palermo 1987, messa tra i viventi come tutti le altre. Se la nostra storia non la riconoscete voi, poco importa, ce la riconosce il resto d’Italia. Per quanto testé esposto, la tua deduzione secondo cui chi muore “si porta con sè tutto ciò che ha saputo fare in vita, allo stesso modo la persona giuridica si porta via i fasti del suo passato” possiamo anche buttarla nel cassonetto delle min… :P iature rossazzurre (e ch’è grande sto cassonetto!!)
Il Palermo è stato fatto fallire per 6 mld di debiti. L’iscrizione è stata respinta malgrado Orlando e Vizzini si fossero recati da Matarrese con 1.5 mld tra contanti e assegni ed una cordata di imprenditori pronti a rilevare la società ed accollarsi il dipanare dei debiti. Anni dopo sono state salvate squadre con 200 mld di debiti perché chi doveva garantire regole uguali per tutti aveva i suoi personali interessi da perseguire. Per quanto sopra, io non mi sento un fallito ma un perseguitato. Anche il Catania è stato perseguitato. A lei è stato riserbato un destino, a noi un altro. Ma non parlarmi di tifosi che hanno fatto chissacche perché questi hanno potuto fare ben poco per sovvertire l’infame destino riserbatole. Onore per aver tenuto in vita la società di Massimino ma l'onta di essere stati sdirrubati nei campetti di periferia (destino a noi risparmiatoci) quasi che foste la squadretta di uno squallido paesino piuttosto che la legittima rappresentante di una moderna città italiana perfettamente inserita nel circuito dell'economia europea, non potrà mai cancellarla nessuno. Singolare che nessun palermitano ne faccia mai cenno, con lo stesso ritmo con cui a Catania si fa cenno al nostro fallimento. Evidentemente abbiamo altre mire ed altra forma mentis.  :P

Citazione
E questa nuova Società non è neanche lontana consanguinea della precedente: non è figlia sua, legittima o naturale, nè erede o avente causa ad altro titolo...


Sarà! La sede sociale è sempre in viale del Fante. Le maglie sono quelle di sempre, dai toni rosanero. Lo stadio è sempre quello, anche se ha cambiato nome ma è stato indipendentemente dalle vicende giudiziarie. I tifosi sono quelli di sempre e sempre quelli sono state le maestranze di allora, richiamati tali e quali subito dopo la rifondazione. L’aquila, il nostro simbolo, è sempre quello. La storia, caro Omar, la fanno gli uomini con le loro idee, non i numeri di matricola. Quest’ultimi possono passare e venire azzerati o annientati anche per decisioni disoneste piuttosto che per demeriti propri; ma la passione vera e genuina, la fede nei propri colori, quelli rimangono indelebili ed in eterno proiettati verso un unico e inamovibile soggetto (il Palermo) e non cambiano mai.
Domattina ti chiamerò verso le dieci.
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Martino Liotrino

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« Risposta #7 il: 22 Ottobre 2006, 11:20:55 am »
Citazione da: "Sergio"

Queste notizie non sono riportate nel capitolo riservato ai cadaveri ma nella pagina dell’US Città di Palermo 1987, messa tra i viventi come tutti le altre. Se la nostra storia non la riconoscete voi, poco importa, ce la riconosce il resto d’Italia. Per quanto testé esposto, la tua deduzione secondo cui chi muore “si porta con sè tutto ciò che ha saputo fare in vita, allo stesso modo la persona giuridica si porta via i fasti del suo passato” possiamo anche buttarla nel cassonetto delle min… :P iature rossazzurre (e ch’è grande sto cassonetto!!)

....

Sarà! La sede sociale è sempre in viale del Fante. Le maglie sono quelle di sempre, dai toni rosanero. Lo stadio è sempre quello, anche se ha cambiato nome ma è stato indipendentemente dalle vicende giudiziarie. I tifosi sono quelli di sempre e sempre quelli sono state le maestranze di allora, richiamati tali e quali subito dopo la rifondazione. L’aquila, il nostro simbolo, è sempre quello.


Sarà come dici tu...

Allora a voler ragionare così, ritieni che se viene a mancare una persona cara, basti prenderne un'altra, vestirla con i suoi vestiti, farla vivere nella stessa casa perchè quest'ultima sia uguale, in tutto e per tutto, a quella venuta a mancare? Io non credo sia così semplice... Poi la convinzione fa miracoli, sai?  :wink:

Per quanto riguarda l'Album delle figurine (a proposito, non sei un po' troppo cresciutello per giocare, ancora, con le figurine  :lol: ), tu pensi davvero che la Panini rischierebbe un simile "flop" di popolarità a scrivere certe "scomode" verità? Oppure pensi che i quotidiani sportivi... O tutto il "Sacro Sistema Sportivo" (ivi compresi giornalisti prezzolati, opinionisti di favore, scommetitori di tutte le specie, etc. etc.) abbia un concreto interesse a ricordare certe "magagne" ovvero abbia l'interesse opposto, cercando in tutti i modi di farle sprofondare in quello che tu definisci "mare" di minch... rossazzurre?!

Qualcuno di questo forum mi ha dato dell'ipocrita: caro Sergio... Tu sai che io sono abituato a dire le cose come le penso e me ne assumo sempre tutta la responsabilità!

Io non dico (nè ho mai detto) che Palermo non avesse il sacrosanto diritto di rifondare una Società calcistica che la rappresentasse e che i suoi tifosi non avessero il sacrosanto diritto di amare questa nuova creatura come e più di quella di prima: ho detto solo che questa NUOVA creatura è DIVERSA da quella precedente (INGIUSTAMENTE GIUSTIZIATA)... Se sarà migliore o peggiore della precedente, solo il tempo potrà dirlo... Punto!

E ho detto pure (e lo confermo) che pur dovendo passare attraverso i campetti di periferia, Catania non ha, però, subito l'onta di dover mettere fuori dall'esercizio commerciale per un anno intero il cartello con su scritto "Chiuso per FALLIMENTO" e, un anno dopo... "Prossima Apertura, dopo il clamoroso fallimento, PALERMO NUOVA GESTIONE"... Venghino Siori, Venghino!  :lol:  :lol:  :lol:

A meno che tu appartenga alla schiera di commercianti falliti che hanno fatto fortuna proprio con il giochetto dei fallimenti facili!!! (E' UNA BATTUTA, lo sai!)  :lol:  :lol:  :lol:

Offline Sergio

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« Risposta #8 il: 22 Ottobre 2006, 02:07:24 pm »
Carissimo Omar: intanto mi scuso per il cattivo sottofondo musicale che ti ho costretto mio malgrado ad ascoltare durante la nostra conversazione di poco fa :P .
Un paio d'anni fa, un mio collega ha perso la targa della sua vecchia seat Fura. Impossibilitati a ristampare una copia coi vecchi numeri, la motorizzazione gli ha fornito una nuova targa di quelle moderne con 3 numeri nel mezzo e 4 lettere ai lati. Ecco: al Palermo è successo qualcosa di simile: nuovo numero di matricola ma stesso carrozzone (la città di Palermo) e stesso proprietario (i tifosi rosanero). A Catania, prendere coscienza di una cosa del genere è molto difficile da digerire. Pazienza. Del resto il mio collega non si sogna mai di dire che la macchina è nuova perchè nuova è la targa. :P
P.S. Non confondiamo le cose inanimate da ciò che è vivente e, per definizione, prima o poi necessariamente muore. Una persona che muore non potrà mai risorgere. Discorso diverso per un attività, un esercizio, un azienda. Essa può risorgere quando vuole. E lo stesso Palermo, che per ora giuridicamente è diverso dal precedente, potrebbe riacquistarsi il vecchio titolo sportivo, come fece la Fiorentina che non si chiama più Florentia viola. Ma per noi questa esigenza non è questione di vita o di morte. Diciamo che siamo impegnatissimi anche sul sociale e ci rendiamo conto che se il Palermo si riappriopriasse della sua vecchia denominazione sociale, a Catania parecchi rozzazzurri convinti di essere la più antica rappresentazione calcistica di Sicilia cadrebbero nel più nero e totale sconforto. E noi, generosissimi, non vogliamo che ciò accada. :P  :P
P.S. Piuttosto che crogiuolarvi sui 60 anni scarsi di vita rossazzurra, assai grama per la verità, che ne diresti di rimpinguare il vostro palmares, assolutamente languente? :lol:  :lol:
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sonar

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« Risposta #9 il: 22 Ottobre 2006, 08:15:26 pm »
Citazione
E lo stesso Palermo, che per ora giuridicamente è diverso dal precedente, potrebbe riacquistarsi il vecchio titolo sportivo


Così completerete l'opera e zampalesta potrà vantarsi di avervi comprato :CAVADDHU e CARRETTO. :shock:

NOI SIAMO IL CALCIO CATANIA! :lol:

l'orgoglio di essere soli contro tutti. :P

PS. Se Marino continuerà a dare lezioni di calcio come oggi, difficilmente lo avremo a Catania anche l'anno prossimo :(

Offline marco-69

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« Risposta #10 il: 22 Ottobre 2006, 11:43:51 pm »
Sonar, mi meraviglio di te...
Marino non puo' essere un grande allenatore...
Ha fatto la gavetta, e' partito dal basso, non insulta nessuno, non e' presuntuoso, non da mai la colpa all'arbitro...

E Moratti e Zamparini non lo hanno mai contattato..

Ma potrebbero farlo in seguito Sonar sshhhhhh, non ci fari capiri u truccu :lol:

Offline bua

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« Risposta #11 il: 23 Ottobre 2006, 12:22:42 pm »
Sergio, l'unica cosa che mi preme sottolineare, se proprio dobbiamo confrontarci anche nei crack finanziari, è che il Catania non era fallito, aveva solo un debito che avrebbe avuto diritto di dilazionare perché era nei confronti dello stato e non della federazione. Il Palermo invece è fallito (fra l'altro per la quinta volta nella sua storia), quindi l'ingiustiza è sicuramente stata agevolata dalla cattiva gestione societaria di quei tempi. Detto questo, ricordo anche ai miei concittadini, che se non fosse intervenuto Massimino, Attaguile ci avrebbe senz'altro condotto alla stessa fine dei nostri cugini e di molte altre squadre, dal momento che eravamo finiti in liquidazione. Capisco l'orgoglio di essere sempre caduti in piedi e di essere rinati con le nostre forze dalle nostre ceneri, ma non capisco perché dobbiamo sempre andare a gurdare a casa d'altri o dengrare gli avversari perché hanno avuto una storia diversa.
Se vogliamo rispetto dobbiamo anche imparare ad averne.
Ciao!

Offline Sergio

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« Risposta #12 il: 23 Ottobre 2006, 01:06:51 pm »
Citazione
ma non capisco perché dobbiamo sempre andare a gurdare a casa d'altri o dengrare gli avversari perché hanno avuto una storia diversa.

Bua credo di indovinare dove sta la cagione: c’è almeno un quinquennio di dislivellamento di valori sportivi da colmare. Sul piatto rosanero della bilancia ci sono già tre gimme five, terzo campionato consecutivo in serie A, secondo di coppa uefa e squadra che sta facendo parlare di se anche in Europa. Sul piatto rossazzurro invece c’è un antico (e sbiadito da tempo) 0-2 al Barbera con reti di Palmisano e Cipriani un 2-0 in casa con Cordone e Oliveira già relegato nel dimenticatoio ed una marea di chiacchiere e tabacchiere di legno. Vuoi che non ci mettano anche radiazioni e numeri di matricole per compensare il gap? Bisogna rilivellare i valori per passare definitivamente a discorsi più seri :wink:
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Mauro Spina

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Mea culpa... Mea maxima culpa!
« Risposta #13 il: 23 Ottobre 2006, 05:58:35 pm »
Citazione da: "bua"
Detto questo, ricordo anche ai miei concittadini, che se non fosse intervenuto Massimino, Attaguile ci avrebbe senz'altro condotto alla stessa fine dei nostri cugini e di molte altre squadre, dal momento che eravamo finiti in liquidazione. Capisco l'orgoglio di essere sempre caduti in piedi e di essere rinati con le nostre forze dalle nostre ceneri, ma non capisco perché dobbiamo sempre andare a gurdare a casa d'altri o dengrare gli avversari perché hanno avuto una storia diversa.
Se vogliamo rispetto dobbiamo anche imparare ad averne.
Ciao!



Bua continui a fare il buon Samaritano con certi personaggi e la cosa è divetata stucchevole. Prima attenziona l'utente e poi rifletti prima di porgergli l'altra guancia!

Il tizio che ti ha puntalmente risposto enunciando tutte le mirabilie di una squadra aribbattuta, è lo stesso che invece si fa in continuazione i caiser nostri, mettendo spessissimo bocca dove nessuno glielo chiede.
E' quello che ha anche ammesso che gli piace provocare le reazioni nostre dentro il forum!
Quindi attento a dire che siamo noi che guardiamo in casa d'altri, attento alla persona che lo scrive.

Ciao!

Offline marco-69

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Mea culpa... Mea maxima culpa!
« Risposta #14 il: 23 Ottobre 2006, 10:30:32 pm »
...perché dobbiamo sempre andare a gurdare a casa d'altri o dengrare gli avversari perché hanno avuto una storia diversa.
Se vogliamo rispetto dobbiamo anche imparare ad averne....

Bua il rispetto lo devi anche pretendere, altrimenti fai la figura del fesso.
Te lo dico in fraterna amicizia, per il resto Forza Catania a facci re mmiriusu :wink: