Autore Topic: la domenica senza pallone  (Letto 886 volte)

Offline ciccio

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la domenica senza pallone
« il: 05 Febbraio 2007, 10:27:00 pm »
se non fosse assolutamente inopportuno in un simile momento potrei anche scriverlo, che la mia domenica "soccer-free" è stata più serena, senza il coinvolgimento emotivo della partita, l'ansia che ti attanaglia e ti fa essere irascibile con tutti. Avrei potuto scriverlo se questa fosse stata una domenica qualsiasi ma così non è stato.
E' inutile aggiungere parole a tutte quelle dette e scritte dentro e fuori questo forum, ma vorrei solo riportare alcune mie sensazioni.
Anzi sopratutto una sensazione, che è quella di "disagio", del tipo "cosa sto a fare qui?" che ho provato ogni volta che in tempi recenti ho visto una partita. Ed è la sensazione che credo provi ogni persona normale e mediamente per bene quando per entrare in uno stadio passi attraverso controlli militareschi; quando assisti ad una partita ed un mentecatto, col quale nel tuo quotidiano non spartiresti nulla, ti apostrofa ordinandoti di saltare, di stare in piedi per 90 minuti perchè altrimenti non sei un tifoso D.O.C.; lo stesso quando esci da una partita con la fidanzata e ti trovi in mezzo ai lacrimogeni perchè dei delinquenti prendono "inspiegabilmente" a sassate i poliziotti, quando in televisione parla un capo ultras in qualità di "esperto del momento" spiegando che sì, l'ultras ha un'etica, porta in se' un progetto di aggregazione sociale e che il suo ideale ultimo e sovrano, 24/24 ore, 7 giorni a settimana è la propria squadra.
Io tifo per la mia squadra, mi arrabbio, patisco, ma vivaddio ho altre cose da fare nella vita. Durante una partita posso gridare, insultare l'arbitro, imprecare coi giocatori, sfottere i tifosi avversari ma se i toni si alzano oltre un certo punto sono il primo a frenare.
Tutto questo per dire che il mio (e di tanti altri) calcio è ormai ostaggio dei sopradescritti mentecatti e delinquenti. Non mi vergogno di essere catanese (anche se emigrato) ma venerdì qualcosa si è rotto. Avevo guardato la partita e già al momento della sospensione era venuta fuori quella sensazione di disagio (a proposito, dalle poche immagini Sky sembrava che gli incidenti fossero in qualche modo in relazione ai tifosi rosanero ai quali devo evidentemente le mie scuse per i cattivi pensieri) ed ero subito dopo tornato a casa anche incavolato per il risultato beffa. Quando ho saputo il resto sono rimasto di sasso. Cari Gaspare, Templare, Alex, Santo, etc. è inutile discutere sul fatto che le bestie esistono o meno anche fra le altre tifoserie, che gli incidenti sono consueti ogni domenica ed ovunque, che i palermitani sono peggio dei catanesi, meglio dei messinesi e come i bergamaschi o che altro. Il punto è che nella situazione attuale pochi (relativamente) violenti dettano legge sui tanti per bene. In attesa che ci sia la certezza della pena, del rispetto delle leggi, del vivere civile, che si concretizzino le tante invocate rivoluzioni sociali e culturali, non dimentichiamo che il calcio è pur sempre un "divertimento", qualcosa di superfluo di cui si potrà anche fare a meno.