Cannavo' sta male

[santopesaro]

L'ex direttore della gazzetta sportiva e' in condizioni critiche.

Non aggiungo nulla solo una cosa.

Nel 1996 commento' la notizia della morte del Presidente Massimino con un trafiletto ironico"e' morto il patron del Catania"nulla di piu'.

Il giornalismo e' altra cosa.

[Caprarupens]

Mai piaciuto sia sotto il profilo giornalistico che quello umano; il tipico solone che grida allo scandalo "solo" quando questo è scoperto (vedi doping nel ciclismo).
Io personalmente non ne sentirò la mancanza....

[Diegos]

Pensavo nessuno avrebbe risposto a questo topico....dico la mia che non volevo dire....giornalisticamente Cannavo' e' criticabile anch'io come tanti spesso non ero d'accordo su quello che diceva....stilisticamente un pezzo d'Italiano ci lascia perche' il modo di scrivere "Italiano" di Cannavo' e' unico quindi parlo del puro stile grammaticale e stilistico; da questo punto di vista lo ammiravo sembrava che per ogni vocabolo scelto nei suoi testi studiasse lo stesso per giorni e giorni.

Saluti

[Diegos]

un'ultima cosa che non volevo dire ma devo sottolineare la morte non si augura nemmeno al peggior nemico...e chi lo fa' ha problemi forse!

Saluti

[Fantadrum]

Voglio sottolineare la maturità del pibblico catanese che, a parte dieci-dodici imbecilli, ha rispettato con commozione il minuto di silenzio allo stadio.

[Caprarupens]

un'ultima cosa che non volevo dire ma devo sottolineare la morte non si augura nemmeno al peggior nemico...e chi lo fa' ha problemi forse!

Saluti

E chi gli e la ha mai augurata? ho solo detto che non mi piaceva ne come uomo ne come giornalista e che "adesso" non ne sento per niente la mancanza poi per me poteva benissimo vivere anche cent'anni e continuare a scrivere quel che voleva tanto io ho smesso di leggerlo quando ancora faceva il giornalista a Catania.

[THOR]

...era un figlio di CATANIA che si era fatto onore ed apprezzare in Italia e nel mondo, un giornalista particolare ma con tanti occhi al sociale.....certo nei confronti della sua città non era mai stato tenero, ma forse faceva parte del personaggio in "rosa" AMEN!

[marco-69]

Mai piaciuto sia sotto il profilo giornalistico che quello umano; il tipico solone che grida allo scandalo "solo" quando questo è scoperto (vedi doping nel ciclismo).
Io personalmente non ne sentirò la mancanza....

  quoto Caprarupens.

Requiescat in pacem.

[santopesaro]

Io non ho mai augurato il male a nessuno,pensa se lo auguravo a Cannavo' che per me non esisteva come giornalista.Il giornalismo e' altra cosa,se devo vedere una bella poesia maccattu un libro di prosa.Pace all'anima sua e condoglianze alla famiglia.



Cito solo un post dell'amico Nino Russo tratto dal muro di CalcioCatania.com

1536257) Nino Michelin set.B f.10 p.21   
 
   
 Domenica, 22 Febbraio 2009 21:36 Host: host44-145-dynamic.13-87-r.retail.telecomitalia.it

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A salastampa elogiano cannavò...ho amndato questa mail ...ma non credo che leggeranno...

Stasera tutti elogiate Candido Cannavò...vero è stato un grande giornalista...ma i rapporti con la sua città di nascita sono stati travagliati...infatti oggi allo stadio un minuto di silenzio molto freddo...e non solo per la temperatura.
I tifosi della squadra della sua città non gli hanno mai perdonato l'essersi schierato contro Angelo Massimino, il presidentissimo del Catania, al tempo della ingiusta radiazione della società etnea nel 1993.

Il 31 luglio di quell'anno il Consiglio federale esclude la societa' etnea di Angelo Massimino dal campionato di C1 per inadempienze e un deficit che ammonta a circa 6 miliardi di lire. Massimino attraverso una lunghissima battaglia legale che gli costerà finanche la morte riuscirà ad ottenere giustizia. Ma sportivamente quella radiazione costerà un decennio di esilio dal calcio che conta.

Il giorno successivo, domenica 1 agosto, su La Gazzetta dello Sport esce un fondo del suo vicedirettore Alfio Caruso dal titolo "L' ultima mazzata". Un articolo che definisce senza metafore Catania: "nona citta' di questo Paese, ma ultima per qualita' della vita. Una citta' sventrata dalla peggior classe politica dell' intera Nazione e, visto il resto, vi lasciamo immaginare che cosa sia stata una popolazione che dopo decenni di umiliante vassallaggio sta tentando di rimettersi in piedi. Ieri, pero' e' giunta l' ultima mazzata: la conferma che la valanga distruttiva ha lasciato dietro di se' soltanto macerie".

E ancora: "Eppure la Federazione ha compiuto soltanto il proprio dovere e sarebbe stata da criticare se ancora una volta avesse ceduto a calcoli dettati dall' opportunismo".

I tifosi rossazzurri non gli hanno mai perdonato negli anni la scelta di schierarsi a favore del Golia-Lega contro il piccolo Catania.


Nino Russo
 

[bua]

Io non ho mai augurato il male a nessuno,pensa se lo auguravo a Cannavo' che per me non esisteva come giornalista.Il giornalismo e' altra cosa,se devo vedere una bella poesia maccattu un libro di prosa.Pace all'anima sua e condoglianze alla famiglia.



Cito solo un post dell'amico Nino Russo tratto dal muro di CalcioCatania.com

1536257) Nino Michelin set.B f.10 p.21   
 
   
 Domenica, 22 Febbraio 2009 21:36 Host: host44-145-dynamic.13-87-r.retail.telecomitalia.it

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A salastampa elogiano cannavò...ho amndato questa mail ...ma non credo che leggeranno...

Stasera tutti elogiate Candido Cannavò...vero è stato un grande giornalista...ma i rapporti con la sua città di nascita sono stati travagliati...infatti oggi allo stadio un minuto di silenzio molto freddo...e non solo per la temperatura.
I tifosi della squadra della sua città non gli hanno mai perdonato l'essersi schierato contro Angelo Massimino, il presidentissimo del Catania, al tempo della ingiusta radiazione della società etnea nel 1993.

Il 31 luglio di quell'anno il Consiglio federale esclude la societa' etnea di Angelo Massimino dal campionato di C1 per inadempienze e un deficit che ammonta a circa 6 miliardi di lire. Massimino attraverso una lunghissima battaglia legale che gli costerà finanche la morte riuscirà ad ottenere giustizia. Ma sportivamente quella radiazione costerà un decennio di esilio dal calcio che conta.

Il giorno successivo, domenica 1 agosto, su La Gazzetta dello Sport esce un fondo del suo vicedirettore Alfio Caruso dal titolo "L' ultima mazzata". Un articolo che definisce senza metafore Catania: "nona citta' di questo Paese, ma ultima per qualita' della vita. Una citta' sventrata dalla peggior classe politica dell' intera Nazione e, visto il resto, vi lasciamo immaginare che cosa sia stata una popolazione che dopo decenni di umiliante vassallaggio sta tentando di rimettersi in piedi. Ieri, pero' e' giunta l' ultima mazzata: la conferma che la valanga distruttiva ha lasciato dietro di se' soltanto macerie".

E ancora: "Eppure la Federazione ha compiuto soltanto il proprio dovere e sarebbe stata da criticare se ancora una volta avesse ceduto a calcoli dettati dall' opportunismo".

I tifosi rossazzurri non gli hanno mai perdonato negli anni la scelta di schierarsi a favore del Golia-Lega contro il piccolo Catania.


Nino Russo
 

Neanche io ho mai condiviso quell'atteggiamento. Durante le mie ricerche mi è capitato di rileggere gli articoli de "La Sicilia" sul cosiddetto caso-Scaramella, che nel 1955 ci riportò in Serie B dopo il primo torneo di A concluso con una salvezza tranquilla. Inutile dire che a quei tempi l'atteggiamento di Candidò Cannavò era stato assai più garantista, nonostante assai meno difendibile fosse la posizione della società di allora. E' evidente che i tempi erano diversi, ma certo la distanza da Catania gli impedì di avere chiara la situazione del '93, o a voler pensare male, il ruolo differente imponeva atteggiamenti differenti.

Comunque ormai è passato tanto tempo, da quelle disgrazie giudiziarie siamo rinati contro ogni pronostico, un po' coiem la città dopo le varie distruzioni, dimostrando un incredibile spirito di sopravvivenza.

Anche per questo non avrebbe avuto senso non rispettare il minuto di silenzio di ieri.

[Fantadrum]

Non vorrei fare sempre il bastian contrario,
però l'email citata da §santo proprio non la capisco. A me Cannavò non é mai particolarmente piaciuto come giornalista, mi sembrava il tipo che parlava sempre e comunque a cose accadute. E' morto, condoglianze alla famiglia.
Per inciso: ritengo che la politica della federazione nei confronti del Catania di Massimino sia stata vergognosa confrontata ad altre situazioni simili.

TUTTAVIA
TUTTAVIA
TUTTAVIA

non riesco proprio a capire perché Cannavò, IN VIRTU' DELLA SUA NASCITA A CATANIA, avrebbe dovuto prendere le difese di Massimino. Proprio non lo capisco, aiutatemi voi. Allora, se io nasco a Palermo, devo prendere le parti del Palermo, se a Torino, della Juve o del toro e via così.
No, mi sembra una sciocchezza, e mi sembra che vada contro quelle due paroline che oggi in Italia (ma anche ieri), non vanno più di moda: Etica e moralità.

[bua]

Non vorrei fare sempre il bastian contrario,
però l'email citata da §santo proprio non la capisco. A me Cannavò non é mai particolarmente piaciuto come giornalista, mi sembrava il tipo che parlava sempre e comunque a cose accadute. E' morto, condoglianze alla famiglia.
Per inciso: ritengo che la politica della federazione nei confronti del Catania di Massimino sia stata vergognosa confrontata ad altre situazioni simili.

TUTTAVIA
TUTTAVIA
TUTTAVIA

non riesco proprio a capire perché Cannavò, IN VIRTU' DELLA SUA NASCITA A CATANIA, avrebbe dovuto prendere le difese di Massimino. Proprio non lo capisco, aiutatemi voi. Allora, se io nasco a Palermo, devo prendere le parti del Palermo, se a Torino, della Juve o del toro e via così.
No, mi sembra una sciocchezza, e mi sembra che vada contro quelle due paroline che oggi in Italia (ma anche ieri), non vanno più di moda: Etica e moralità.

Personalmente penso che avrebbe dovuto prendere atto del fatto che si trattava di un provvedimento sproporzionato s enon ingiustificato, e la sua conoscenza della città avrebbe dovuto aiutarlo a capire questa cosa. Invece l'impressione è stata che abbia al contrario preso le difese della federzazione senza sapere (o fingendo di non sapere) come stavano le cose. Si parlò allora di situazione paradossale, come se un giudice assegnasse un rigore: non mi pare che sia un modo corretto di presentare la diatriba.
Insomma, non è che avrebbe dovuto difenderci perché suoi concittadini, ma solo perché avevamo ragione.

[santopesaro]

Fanta,sei duro di comprendonio e non leggi bene.Ha avallato il motto"Catanese incivile abituato alle barbarie"scritte dal suo concittadino Caruso e poi riprese da lui.Ha offeso Massimino sia durante la vita che alla sua morte.Non volevamo difese,ma reputo' giusto il ripescaggio abominevole della fiorentina ed invece si scaglio' con violenza,acredine e maleducazione contro il Calcio Catania,il suo Presidente e i cittadini tutti nessuno escluso.Perche'?

[marco-69]

Fanta, non si voleva una difesa d'uffcio. Si voleva un atto di cronaca e una fedele registrazione della verita'.
La Gazzetta non lo fece. Zingales venne paternalisitcamente esortato ad occuparsi di altro.

E nella rosea di allora non si mise in rilievo che la situazione debitoria del Catania era un debito di 3mld (di lire), rateizzabile, con lo Stato, senza alcuna esposizione bancaria. Venne sottaciuto il fatto che la Co.Vi.Soc. ammise societa' (Napoli in testa) con passivi ben peggiori.

Bastava dire la verita'. Bastava scriverla DIO..Solo questo chiedevamo.
Nessun trattamento di favore Fanta. Poi ci sarebbe il fatto che venissimo descritti come una plebe pericolosa e destabilizzante. Per Catania Giarre, la partita fantasma, eravamo 15000 al Cibali. La Gazzetta derubrico', per bocca di Matarrese, l'accaduto "una gazzarra". Noi facevamo "gazzarra"

Fanta 16 anni sono passati. Ma quella Gazzetta, quel lordume, non lo scordero' MAI!

E adesso..Pace all'anima sua.

[Caprarupens]

Fanta, hai citato "Etica e Moralità"  e su questo ce ne sarebbero da dire di cose.
In ogni caso dal forum apprendo come il caro Candido (di nome e di fatto) si sia voltato dall'altra parte sull'affaire Catania e questo non mi sembra nè "Etico" nè "Morale" e nè (aggiungo io ) "professionale".
In somma il tipico atteggiamento "forte con i deboli e debole con i forti".
La mia disistima sopratutto professionale nasce invece da tutt'altra storia ovvero l'aver scoperto il doping nel ciclismo quando anche gli amatori delle gare toscane (io vivo quì) si dopavano come cavalli per vincere il prosciutto o la scatola di vini.... ancora una volta Candido come il suo nome.
Naturalmente a soloneggiare dopo è stato bravissimo; ricordo ancora con quale accoramento ha raccontato e si è rivolto a Pantani dopo che la guardia di Finanza aveva scoperto che aveva il sangue con la stessa intensità della gomma..... Ed io che pensavo: "ma come? ti occupi  e sponsorizzi il giro d'Italia e non sai che tutti i ciclisti di questo circo si dopano? e mi cadi dalle nuvole? ma che schifo......" ed ho smesso ddi seguire i vari Giri d'Italia.
E con quale bla bla bla ha commentato l'esclusione dal giro di Mario Cipollini (altro dopato intoccabile) e così mentre i francesi mandavano in galera i loro ciclisti più bravi e dopati noi difendavamo l'indifendibile ed insabbiavamo le inchieste delle magistrature (non ne parlavamo nei giornali se non in sporadiche uscite per personaggi minori).... Insomma non credo che sia stato, sopratutto nella sua carriera nè "Etico" nè "morale" se non alla maniera "gesuita" ma solo "opportunista".......................
Poi dal lato umano essendo un uomo con affetti e sentimenti mi dispiace per la sua morte e per la sua famiglia.
Ma niente di più...