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LaSiciliaweb => Calcio siciliano => Topic aperto da: MALATO PO CATANIA - 25 Febbraio 2015, 02:35:25 pm

Titolo: La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: MALATO PO CATANIA - 25 Febbraio 2015, 02:35:25 pm
E’ vero,  basta davvero poco per distruggere ciò che diligentemente si è costruito con minuzia e sacrifici. Quel “poco” non è un errore, oppure una dimenticanza, ma la mancanza totale di umiltà, la riluttanza nel cercare un confronto costruttivo con chi ha come priorità la passione e l’affetto, con chi magari ci rimette di tasca e si rode il fegato ad ogni sconfitta.
Eravamo un modello per tutti! E tutti c’invidiavano il modo come riuscivamo a stare nel calcio con budget irrisori rispetto alla media: i nostri fuoriclasse si chiamavano Mascara, Spinesi, Martinez, Gomez, Maxi  Lopez nulla che vedere con gente come Eto, Ibrahimović, Pastore, Cavani, Lavezzi… Eppure eravamo lì, ce la giocavamo e ci toglievamo grosse soddisfazioni. Ricordo ancora l’Inter di Mourinho in ginocchio al Massimino, umiliata dal cucchiaio di Mascara ed irrisa dalla Malaka di Martinez, Inter che quell’anno vinse tutto ciò che c’era da vincere, come rimane indelebile nella memoria lo 0-4 contro il Palermo più forte di sempre.
Gli errori non mancavano e neanche i momenti di tensione, ma alla fine la competenza emergeva come sempre e ci riportava in carreggiata, riaccendendo gli entusiasmi e confermando la regola che dove c’è serietà ed attitudini ci saranno sempre risultati!
E così, anno dopo anno, questa Società si è andata affermando nel massimo campionato e nel territorio, ritagliandosi uno spazio proprio e distinguendosi dalle altre per il modo di amministrarsi, di gestire gli uomini, di fare mercato. Nasce il centro sportivo di TDG, unico al centro sud e tra i primi in Europa come impianti, attrezzature, design.  Si scala la classifica, fino ad arrivare al miglior piazzamento di sempre, ottavo posto. 
Eravamo tutti orgogliosi del nostro Presidente, convinti di essere proiettati in un’altra dimensione,…un’isola felice.
Fin quando accade l’impoderabile, un fatto strano ed  insolito per quello che era stata fino a quel momento la logica societaria: il Presidente smembra un’organizzazione perfetta e vincente per affidare le redini del suo gioiello ad un procuratore che detiene le procure della maggior parte dei calciatori in organico.
Subito molti storcano il naso di fronte a questa palese anomalia, molti si chiedono increduli come faccia un dirigente in pieno conflitto d’interesse a poter operare liberamente e portare risultati, ma il Presidente, colui che ci ha creati dal nulla, ci assicurava che si trattava dell’uomo giusto al momento giusto, di una vera e propria “risorsa” necessaria se si voleva raggiungere l’obiettivo Europa.
Ed invece subito emerge una gestione disastrosa: mercato sbagliato; giocatori che a campionato in corso minacciano di andar via in caso di mancato accordo sul rinnovo; condizione fisica pessima; nervosismo a fior di pelle; tecnici che vanno e vengono..
Si sprofonda in classifica e si retrocede in un campionato dove la quota salvezza è di 35 punti! Dramma…!!
A questo punto il Presidente invece di mettere alla porta la “risorsa”, lo promuove, trasformandolo da uomo mercato in A.D. e dandogli di fatto le redini della Società.
Si riparte dalla serie cadetta con l’obiettivo di ammazzare il campionato e per questo si riconfermano per tre quarti gli stessi uomini che ci avevano fatto retrocedere, gente senza interesse e senza voglia di riscattarsi. Si rimpingua l’organico con giocatori privi dell’esperienza necessaria  per vincere il campionato cadetto e si sceglie un tecnico che non ha mai vinto nulla e non ha mai dato prova di personalità sportiva.
SI chiama un preparatore da sempre in primo piano per i suoi metodi fallimentari e si aprono le porte della società ad organizzazioni ed uomini in passato implicati in prima persona nel calcio-truffa.
Risultato: si perdono partite assurde, si viene surclassati da squadrette di paesini e quindi si arriva al fondo classifica. Dopo tre mesi  la nostra “risorsa” dichiara di aver sbagliato guida tecnica e chiama un allenatore preparato, un sergente di ferro, certo ancora di dover ammazzare il campionato! Il buon sergente trova una situazione disastrosa: pessima condizione atletica (come l’anno prima), alto numero di ammonizioni, ma soprattutto si ritrova a lavorare in solitudine senza l’appoggio incondizionato della società, in balia dei risultati e della insubordinazione dei propri uomini. Così non va da nessuna parte! Ed infatti dopo appena tre mesi viene esonerato e viene richiamato l’allenatore precedente, tacciato pubblicamente di non essere all’altezza del compito!!
Naturalmente si perdono partite su partite e si arriva ultimi prima della pausa.
In questo frangente la società chiude i ponti con tutti, in puro stile nordcoreano e si trincera dentro il bunker TDG, una volta centro sportivo d’avanguardia. Il tifo organizzato decide di disertare lo stadio in segno di protesta e di fatto si crea una frattura insanabile tra Calcio Catania ed ambiente tutto.
Si riparte come prima…si cambia tutta la squadra, si chiama un tecnico con poca esperienza alle spalle e per nulla vincente e si riconferma l’obiettivo promozione.
 Il risultato è che dopo appena quattro partite, la musica rimane la stessa ed il calciatore più rappresentativo di questa squadra, dichiara pubblicamente e mestamente che non ha più senso parlare di promozione, ma di concentrarsi per evitare la retrocessione, di fatto l’ennesimo fallimento sportivo.
Morale, da quando la “risorsa” è in società il Catania ha perso un numero di partite superiore a quelle perse nei sette anni precedenti; ha cambiato un numero impressionante di giocatori; ha cambiato 5 tecnici (ed ancora non è finita..); ha sempre occupato il fondo classifica del campionato disputato!
Bene, Pulvirenti continua con imbarazzante ostinazione a dare fiducia alla “risorsa” e questo a mio avviso risulta essere  l’aspetto più preoccupante….  :-( :-(

Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: vasco - 25 Febbraio 2015, 03:01:38 pm
Un commento tra nostalgia, rimpianto ed un pizzico di rassegnazione.
Solo su quest'ultimo aspetto non mi trovo daccordo, perché per me la "teoria" delle 5 componenti è valida sia nel bene che nel male e da tifoso non voglio considerare il destino come "inevitabile" visto che esso è frutto di scelte ben precise. Per ora la prioritá è la salvezza dopo sará il ripristino di una dimensione di "provinciale" illuminata, o se volete gestita bene e con competenza da persone capaci, fuori dai riflettori e dalle lampade abbronzanti, dove si ri-costruisce tutto passo passo secondo una programmazione che non si può fare senza continue verifiche, senza aspettare la fine dei campionati, quando è troppo tardi per correggere gli errori commessi (del tutto naturali nello sport e nella vita).
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: THOR - 25 Febbraio 2015, 08:48:07 pm
E’ vero,  basta davvero poco per distruggere ciò che diligentemente si è costruito con minuzia e sacrifici. Quel “poco” non è un errore, oppure una dimenticanza, ma la mancanza totale di umiltà, la riluttanza nel cercare un confronto costruttivo con chi ha come priorità la passione e l’affetto, con chi magari ci rimette di tasca e si rode il fegato ad ogni sconfitta.
Eravamo un modello per tutti! E tutti c’invidiavano il modo come riuscivamo a stare nel calcio con budget irrisori rispetto alla media: i nostri fuoriclasse si chiamavano Mascara, Spinesi, Martinez, Gomez, Maxi  Lopez nulla che vedere con gente come Eto, Ibrahimović, Pastore, Cavani, Lavezzi… Eppure eravamo lì, ce la giocavamo e ci toglievamo grosse soddisfazioni. Ricordo ancora l’Inter di Mourinho in ginocchio al Massimino, umiliata dal cucchiaio di Mascara ed irrisa dalla Malaka di Martinez, Inter che quell’anno vinse tutto ciò che c’era da vincere, come rimane indelebile nella memoria lo 0-4 contro il Palermo più forte di sempre.
Gli errori non mancavano e neanche i momenti di tensione, ma alla fine la competenza emergeva come sempre e ci riportava in carreggiata, riaccendendo gli entusiasmi e confermando la regola che dove c’è serietà ed attitudini ci saranno sempre risultati!
E così, anno dopo anno, questa Società si è andata affermando nel massimo campionato e nel territorio, ritagliandosi uno spazio proprio e distinguendosi dalle altre per il modo di amministrarsi, di gestire gli uomini, di fare mercato. Nasce il centro sportivo di TDG, unico al centro sud e tra i primi in Europa come impianti, attrezzature, design.  Si scala la classifica, fino ad arrivare al miglior piazzamento di sempre, ottavo posto. 
Eravamo tutti orgogliosi del nostro Presidente, convinti di essere proiettati in un’altra dimensione,…un’isola felice.
Fin quando accade l’impoderabile, un fatto strano ed  insolito per quello che era stata fino a quel momento la logica societaria: il Presidente smembra un’organizzazione perfetta e vincente per affidare le redini del suo gioiello ad un procuratore che detiene le procure della maggior parte dei calciatori in organico.
Subito molti storcano il naso di fronte a questa palese anomalia, molti si chiedono increduli come faccia un dirigente in pieno conflitto d’interesse a poter operare liberamente e portare risultati, ma il Presidente, colui che ci ha creati dal nulla, ci assicurava che si trattava dell’uomo giusto al momento giusto, di una vera e propria “risorsa” necessaria se si voleva raggiungere l’obiettivo Europa.
Ed invece subito emerge una gestione disastrosa: mercato sbagliato; giocatori che a campionato in corso minacciano di andar via in caso di mancato accordo sul rinnovo; condizione fisica pessima; nervosismo a fior di pelle; tecnici che vanno e vengono..
Si sprofonda in classifica e si retrocede in un campionato dove la quota salvezza è di 35 punti! Dramma…!!
A questo punto il Presidente invece di mettere alla porta la “risorsa”, lo promuove, trasformandolo da uomo mercato in A.D. e dandogli di fatto le redini della Società.
Si riparte dalla serie cadetta con l’obiettivo di ammazzare il campionato e per questo si riconfermano per tre quarti gli stessi uomini che ci avevano fatto retrocedere, gente senza interesse e senza voglia di riscattarsi. Si rimpingua l’organico con giocatori privi dell’esperienza necessaria  per vincere il campionato cadetto e si sceglie un tecnico che non ha mai vinto nulla e non ha mai dato prova di personalità sportiva.
SI chiama un preparatore da sempre in primo piano per i suoi metodi fallimentari e si aprono le porte della società ad organizzazioni ed uomini in passato implicati in prima persona nel calcio-truffa.
Risultato: si perdono partite assurde, si viene surclassati da squadrette di paesini e quindi si arriva al fondo classifica. Dopo tre mesi  la nostra “risorsa” dichiara di aver sbagliato guida tecnica e chiama un allenatore preparato, un sergente di ferro, certo ancora di dover ammazzare il campionato! Il buon sergente trova una situazione disastrosa: pessima condizione atletica (come l’anno prima), alto numero di ammonizioni, ma soprattutto si ritrova a lavorare in solitudine senza l’appoggio incondizionato della società, in balia dei risultati e della insubordinazione dei propri uomini. Così non va da nessuna parte! Ed infatti dopo appena tre mesi viene esonerato e viene richiamato l’allenatore precedente, tacciato pubblicamente di non essere all’altezza del compito!!
Naturalmente si perdono partite su partite e si arriva ultimi prima della pausa.
In questo frangente la società chiude i ponti con tutti, in puro stile nordcoreano e si trincera dentro il bunker TDG, una volta centro sportivo d’avanguardia. Il tifo organizzato decide di disertare lo stadio in segno di protesta e di fatto si crea una frattura insanabile tra Calcio Catania ed ambiente tutto.
Si riparte come prima…si cambia tutta la squadra, si chiama un tecnico con poca esperienza alle spalle e per nulla vincente e si riconferma l’obiettivo promozione.
 Il risultato è che dopo appena quattro partite, la musica rimane la stessa ed il calciatore più rappresentativo di questa squadra, dichiara pubblicamente e mestamente che non ha più senso parlare di promozione, ma di concentrarsi per evitare la retrocessione, di fatto l’ennesimo fallimento sportivo.
Morale, da quando la “risorsa” è in società il Catania ha perso un numero di partite superiore a quelle perse nei sette anni precedenti; ha cambiato un numero impressionante di giocatori; ha cambiato 5 tecnici (ed ancora non è finita..); ha sempre occupato il fondo classifica del campionato disputato!
Bene, Pulvirenti continua con imbarazzante ostinazione a dare fiducia alla “risorsa” e questo a mio avviso risulta essere  l’aspetto più preoccupante….  :-( :-(
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Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: GPalermo1954 - 25 Febbraio 2015, 09:37:44 pm
http://m.sport.livesicilia.it/2015/02/25/catania-cosentino-addio-pulvirenti_549030/
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: santopesaro - 25 Febbraio 2015, 10:12:14 pm
Bah....Pulvirenti aveva detto ad inizio anno che tutti erano in discussione.Se si sarebbe fallito il campionato anche Cosentino avrebbe pagato.

Mi sembra inutile disquisire su qualcosa di ovvio.

Ed a fine anno vediamo se Pulvirenti mantiene la parola.
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: LUIS - 25 Febbraio 2015, 10:21:06 pm
Tutto quello che era stato costruito in poco più di otto anni è stato distrutto in pochi mesi.

A farlo di proposito penso che nessuno di noi nel forum ci sarebbe riuscito, neanche

santopesaro, almeno penso.... :-)) :-)) :-))
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: Davide da Miami - 25 Febbraio 2015, 11:13:30 pm
http://m.sport.livesicilia.it/2015/02/25/catania-cosentino-addio-pulvirenti_549030/

Se è vera, questa è una gran bella notizia, quella che tutti noi tifosi rossazzurri aspettiamo ormai da tempo.
E se questa notizia è vera, spero proprio che l'allontanamento del Corona argentino e di tutto il suo entourage avvenga già a stagione in corso, anzi quanto prima possibile.
Chissà se allontanato anche Ventone, la squadra nelle mani di Petralia, o di un altro preparatore atletico, non torni a correre come a inizio gennaio.
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: U mastru - 25 Febbraio 2015, 11:23:26 pm
http://m.sport.livesicilia.it/2015/02/25/catania-cosentino-addio-pulvirenti_549030/

Se è vera, questa è una gran bella notizia, quella che tutti noi tifosi rossazzurri aspettiamo ormai da tempo.
E se questa notizia è vera, spero proprio che l'allontanamento del Corona argentino e di tutto il suo entourage avvenga già a stagione in corso, anzi quanto prima possibile.
Chissà se allontanato anche Ventone, la squadra nelle mani di Petralia, o di un altro preparatore atletico, non torni a correre come a inizio gennaio.
Te lo scordi, ormai la forma fisica è compromessa, si possono solo limitare i danni.
"U mastru"
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: Davide da Miami - 25 Febbraio 2015, 11:39:29 pm
http://m.sport.livesicilia.it/2015/02/25/catania-cosentino-addio-pulvirenti_549030/

Se è vera, questa è una gran bella notizia, quella che tutti noi tifosi rossazzurri aspettiamo ormai da tempo.
E se questa notizia è vera, spero proprio che l'allontanamento del Corona argentino e di tutto il suo entourage avvenga già a stagione in corso, anzi quanto prima possibile.
Chissà se allontanato anche Ventone, la squadra nelle mani di Petralia, o di un altro preparatore atletico, non torni a correre come a inizio gennaio.
Te lo scordi, ormai la forma fisica è compromessa, si possono solo limitare i danni.
"U mastru"

Non è detto UMastru, l'anno scorso dopo il licenziamento di De Bellis, Petralia riuscì a dare una qualche parvenza di buona forma fisica ai giocatori del Catania.
Chissà se il buon Giovanni non sarebbe in grado di rifare lo stesso prestigio anche quest'anno.
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: vasco - 26 Febbraio 2015, 10:08:45 am
Articolo poco credibile, visto che si magnifica il ruolo di Delli Carri nel mercato di gennaio, quando invece lo stesso Cosentino in conferenza stampa ha ribadito categoricamente di  essere l'unico artefice del mercato. E poi la contrapposizione  mi sembra forzata, visto che fanno parte della stessa "famiglia".

Se Pulvirenti la vorra fare, la rivoluzione dovrá essere totale e riportare il Catania a ciò che, dal punto di vista organizzativo, era 2 anni fa (competenza, esperienza, professionalitá, progettualitá). Si dovrà ripartire praticamente da zero, ma in una situazione diversa e certamente migliore di quando divenne proprietario del Catania.
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: vasco - 26 Febbraio 2015, 11:15:02 am
...........ed infatti, pronta la smentita:
http://www.itasportpress.it/catania-news/catania-nessun-diverbio-pulvirenti-cosentino-178686
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: LUIS - 01 Marzo 2015, 09:42:09 pm
Esonerato Ventrone, al suo posto Neri, con petralia in casa, mah................

Cosentino invece è ancora li, rimasto a dare il colpo di grazia al catania

Il palmares di Cosentino da quando è arrivato a catania:

15 vittorie, 15 pareggi, 35 sconfitte, 73 gol fatti, 109 gol subiti

una retrocessione in serie b

6 allenatori cambiati, 2 preparatori atletici,

un ultimo posto in serie B

PULVIRENTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII


Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: Aldo - 01 Marzo 2015, 10:03:27 pm
LUIS, per essere precisi, ad oggi, sono 8 i cambi di allenatore, che hanno coinvolto 6 professionisti, e non è detto che sia finita qui.  ;-)
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: Marco Tullio - 01 Marzo 2015, 10:21:06 pm
Casorezzo, (MI), 1 Marzo 2015,
Carissimi,
 ma non era un insulto all'intelligenza indicare in ventrone la causa dei mali del Catania? Evidentemente a capo della società vi sono persone non particolarmente intelligenti, visto che il summenzionato è stato rimosso. Che figure pietose! Cordialmente,
Marco Tullio
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: FUODDI pu Paliermu - 04 Marzo 2015, 03:49:51 pm
E’ vero,  basta davvero poco per distruggere ciò che diligentemente si è costruito con minuzia e sacrifici. Quel “poco” non è un errore, oppure una dimenticanza, ma la mancanza totale di umiltà, la riluttanza nel cercare un confronto costruttivo con chi ha come priorità la passione e l’affetto, con chi magari ci rimette di tasca e si rode il fegato ad ogni sconfitta.
Eravamo un modello per tutti! E tutti c’invidiavano il modo come riuscivamo a stare nel calcio con budget irrisori rispetto alla media: i nostri fuoriclasse si chiamavano Mascara, Spinesi, Martinez, Gomez, Maxi  Lopez nulla che vedere con gente come Eto, Ibrahimović, Pastore, Cavani, Lavezzi… Eppure eravamo lì, ce la giocavamo e ci toglievamo grosse soddisfazioni. Ricordo ancora l’Inter di Mourinho in ginocchio al Massimino, umiliata dal cucchiaio di Mascara ed irrisa dalla Malaka di Martinez, Inter che quell’anno vinse tutto ciò che c’era da vincere, come rimane indelebile nella memoria lo 0-4 contro il Palermo più forte di sempre.
Gli errori non mancavano e neanche i momenti di tensione, ma alla fine la competenza emergeva come sempre e ci riportava in carreggiata, riaccendendo gli entusiasmi e confermando la regola che dove c’è serietà ed attitudini ci saranno sempre risultati!
E così, anno dopo anno, questa Società si è andata affermando nel massimo campionato e nel territorio, ritagliandosi uno spazio proprio e distinguendosi dalle altre per il modo di amministrarsi, di gestire gli uomini, di fare mercato. Nasce il centro sportivo di TDG, unico al centro sud e tra i primi in Europa come impianti, attrezzature, design.  Si scala la classifica, fino ad arrivare al miglior piazzamento di sempre, ottavo posto. 
Eravamo tutti orgogliosi del nostro Presidente, convinti di essere proiettati in un’altra dimensione,…un’isola felice.
Fin quando accade l’impoderabile, un fatto strano ed  insolito per quello che era stata fino a quel momento la logica societaria: il Presidente smembra un’organizzazione perfetta e vincente per affidare le redini del suo gioiello ad un procuratore che detiene le procure della maggior parte dei calciatori in organico.
Subito molti storcano il naso di fronte a questa palese anomalia, molti si chiedono increduli come faccia un dirigente in pieno conflitto d’interesse a poter operare liberamente e portare risultati, ma il Presidente, colui che ci ha creati dal nulla, ci assicurava che si trattava dell’uomo giusto al momento giusto, di una vera e propria “risorsa” necessaria se si voleva raggiungere l’obiettivo Europa.
Ed invece subito emerge una gestione disastrosa: mercato sbagliato; giocatori che a campionato in corso minacciano di andar via in caso di mancato accordo sul rinnovo; condizione fisica pessima; nervosismo a fior di pelle; tecnici che vanno e vengono..
Si sprofonda in classifica e si retrocede in un campionato dove la quota salvezza è di 35 punti! Dramma…!!
A questo punto il Presidente invece di mettere alla porta la “risorsa”, lo promuove, trasformandolo da uomo mercato in A.D. e dandogli di fatto le redini della Società.
Si riparte dalla serie cadetta con l’obiettivo di ammazzare il campionato e per questo si riconfermano per tre quarti gli stessi uomini che ci avevano fatto retrocedere, gente senza interesse e senza voglia di riscattarsi. Si rimpingua l’organico con giocatori privi dell’esperienza necessaria  per vincere il campionato cadetto e si sceglie un tecnico che non ha mai vinto nulla e non ha mai dato prova di personalità sportiva.
SI chiama un preparatore da sempre in primo piano per i suoi metodi fallimentari e si aprono le porte della società ad organizzazioni ed uomini in passato implicati in prima persona nel calcio-truffa.
Risultato: si perdono partite assurde, si viene surclassati da squadrette di paesini e quindi si arriva al fondo classifica. Dopo tre mesi  la nostra “risorsa” dichiara di aver sbagliato guida tecnica e chiama un allenatore preparato, un sergente di ferro, certo ancora di dover ammazzare il campionato! Il buon sergente trova una situazione disastrosa: pessima condizione atletica (come l’anno prima), alto numero di ammonizioni, ma soprattutto si ritrova a lavorare in solitudine senza l’appoggio incondizionato della società, in balia dei risultati e della insubordinazione dei propri uomini. Così non va da nessuna parte! Ed infatti dopo appena tre mesi viene esonerato e viene richiamato l’allenatore precedente, tacciato pubblicamente di non essere all’altezza del compito!!
Naturalmente si perdono partite su partite e si arriva ultimi prima della pausa.
In questo frangente la società chiude i ponti con tutti, in puro stile nordcoreano e si trincera dentro il bunker TDG, una volta centro sportivo d’avanguardia. Il tifo organizzato decide di disertare lo stadio in segno di protesta e di fatto si crea una frattura insanabile tra Calcio Catania ed ambiente tutto.
Si riparte come prima…si cambia tutta la squadra, si chiama un tecnico con poca esperienza alle spalle e per nulla vincente e si riconferma l’obiettivo promozione.
 Il risultato è che dopo appena quattro partite, la musica rimane la stessa ed il calciatore più rappresentativo di questa squadra, dichiara pubblicamente e mestamente che non ha più senso parlare di promozione, ma di concentrarsi per evitare la retrocessione, di fatto l’ennesimo fallimento sportivo.
Morale, da quando la “risorsa” è in società il Catania ha perso un numero di partite superiore a quelle perse nei sette anni precedenti; ha cambiato un numero impressionante di giocatori; ha cambiato 5 tecnici (ed ancora non è finita..); ha sempre occupato il fondo classifica del campionato disputato!
Bene, Pulvirenti continua con imbarazzante ostinazione a dare fiducia alla “risorsa” e questo a mio avviso risulta essere  l’aspetto più preoccupante….  :-( :-(

MEGLIO 10, 100, 1000 ZAMPA CHE UN AUTOCTONO DA STRAPAZZO  ::) ::) ::)
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: FUODDI pu Paliermu - 04 Marzo 2015, 03:51:14 pm
Casorezzo, (MI), 1 Marzo 2015,
Carissimi,
 ma non era un insulto all'intelligenza indicare in ventrone la causa dei mali del Catania? Evidentemente a capo della società vi sono persone non particolarmente intelligenti, visto che il summenzionato è stato rimosso. Che figure pietose! Cordialmente,
Marco Tullio

MEGLIO 10, 100, 1000 ZAMPA CHE UN AUTOCTONO DA STRAPAZZO  ::) ::) ::)
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: FUODDI pu Paliermu - 04 Marzo 2015, 03:51:52 pm
LUIS, per essere precisi, ad oggi, sono 8 i cambi di allenatore, che hanno coinvolto 6 professionisti, e non è detto che sia finita qui.  ;-)

MEGLIO 10, 100, 1000 ZAMPA CHE UN AUTOCTONO DA STRAPAZZO  ::) ::) ::)
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: Sergio - 04 Marzo 2015, 04:07:45 pm
LUIS, per essere precisi, ad oggi, sono 8 i cambi di allenatore, che hanno coinvolto 6 professionisti, e non è detto che sia finita qui.  ;-)

MEGLIO 10, 100, 1000 ZAMPA CHE UN AUTOCTONO DA STRAPAZZO  ::) ::) ::)

Premesso che non sono fatti nostri, ci sarà da chiedersi (almeno si spera che lo faranno i diretti interessati) quanto di autoctono ci sia rimasto in seno alla società etnea e credo lo si vedrà a fine campionato. Certo l'odore di quel gamberone che vendono a 10 euro al mercato di Ballarò ::) è molto intenso.
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: GASPARE - 04 Marzo 2015, 06:11:07 pm


...Mai discutere con un idiota. Ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza

Oscar Wilde


Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: Marco Tullio - 04 Marzo 2015, 06:56:35 pm
Casorezzo (MI), 4 Marzo 2015
Caro Fu,
 l'autoctonia è un'idea rispettabile: io sono un illuso e confido che ci sia qualcuno a Catania che incarni quest'ideale. Forse a Palermo avete perso la speranza che tra di voi ci sia qualcuno capace? Non sembrerebbe dall'alta considerazione che avete di voi stessi. Cordialmente,
Marco Tullio
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: U mastru - 04 Marzo 2015, 08:51:29 pm
Casorezzo (MI), 4 Marzo 2015
Caro Fu,
 l'autoctonia è un'idea rispettabile: io sono un illuso e confido che ci sia qualcuno a Catania che incarni quest'ideale. Forse a Palermo avete perso la speranza che tra di voi ci sia qualcuno capace? Non sembrerebbe dall'alta considerazione che avete di voi stessi. Cordialmente,
Marco Tullio
::) ::) ::) =D> =D> =D> =D> =D> =D> Ti adoro. 8D
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: Sergio - 04 Marzo 2015, 09:27:30 pm
Casorezzo (MI), 4 Marzo 2015
Caro Fu,
 l'autoctonia è un'idea rispettabile: io sono un illuso e confido che ci sia qualcuno a Catania che incarni quest'ideale. Forse a Palermo avete perso la speranza che tra di voi ci sia qualcuno capace? Non sembrerebbe dall'alta considerazione che avete di voi stessi. Cordialmente,
Marco Tullio

Ma rispettabile di cosa? Sono anni che ci si sente dire che l'autoctonia è un bene. Un bene per che cosa? Perchè passa il pulmanino sotto casa e porta seco i tifosi allo stadio, come si fa con le scolaresce? Perchè a chi va allo stadio c'è un ghiacciolo e un caffè pagato? Perchè ti fa trovare i seggiolini puliti e spolverati? Perchè ti da le partite a 2 euro e gli abbonamenti a 90? Oppure perchè l'autoctonia, secondo il vostro immaginario collettivo, avrebbe dovuto tramutarsi in risultati sportivi (inarrivabili laddove l'autoctonia non esiste)? Ebbene non peritatevi di dire che l'autoctono Pulvirenti ad oggi ha fallito. Non peritatevi di riconoscere che dal punto di vista dei risultati ottenuti e dal punto di vista dei CAMPIONI ammirati nei rispettivi stadi, Zampa a Ninuzzu su misi 'nta sacchietta. Non peritatevi di tutto ciò per non apparire più idiota degli idioti!  ;-) ;-) ::)
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: Marco Tullio - 04 Marzo 2015, 09:44:58 pm
Casorezzo (MI), 4 Marzo 2015
Caro Sergio,
 oggi sta fallendo, quanto al domani, meglio non pensarci, ma ieri abbiamo goduto, e a lungo. Zamparini è purtroppo di un altro pianeta, perché è inserito in un contesto economico-sociale completamente inarrivabile, e non stiamo parlando di Palermo. Affettuosamente,
Marco Tullio
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: FUODDI pu Paliermu - 07 Marzo 2015, 08:05:31 pm
Casorezzo (MI), 4 Marzo 2015
Caro Fu,
 l'autoctonia è un'idea rispettabile: io sono un illuso e confido che ci sia qualcuno a Catania che incarni quest'ideale. Forse a Palermo avete perso la speranza che tra di voi ci sia qualcuno capace? Non sembrerebbe dall'alta considerazione che avete di voi stessi. Cordialmente,
Marco Tullio
::) ::) ::) =D> =D> =D> =D> =D> =D> Ti adoro. 8D
Carissimo Marco Tullio,
ma dopo anni e anni non riesci a leggere tra le righe?
Non capisci che mi diverto a punzecchiare mio cugino Malato?
Nelle mie parole non c'è l'acredine di quell' "intelettuale scienziato" che cita Oscar Wilde? E credimi che avrei diritto a vomitarne tanta verso oriente!!!
Io sono veramente dispiaciuto per gente come te, mio cugino Malato o come Umastru, tanto per citare qualche tifoso rossoazzurro, ma sarei ipocrita a negare "ca cciaiu priu pi Ninuzzu", un presuntuoso ed incompetente che come dicono a Bolzano in passato in passato "s'annacò troppu".
In altro post tu affermi che grazie a lui hai goduto...Ti accontenti di poco caro mio! Ma cosa ha fatto di così eclatante per farti godere?  A parte (se non mi sbaglio) un ottavo posto nella stagione 2012-2013, credo che vi abbia soltanto regalato (ma penso che i meriti siano più del Vate che suoi )una serie di salvezze risicate e giocatori come Maxi Lopez, Gomez, Mascara, Bergesssio, Lodi, Spolli e gente del genere.
E che avresti fatto se fossi stato al posto nostro con i piazzamenti conseguiti, con i records battuti, con giocatori del calibro di CASSANI, BARZAGLI, BALAZARETTI, CORINI, TONI, CAVANI, PASTORE, HERNANDEZ, MICCOLI, DYBALA tanto per citarne alcuni?
L'autoctonia sarà pure un ideale ma "quannu è malacumpassa", quando è presunzione fine a se stessa, è meglio rinunciarci.
La vera ed importante autoctonia sarebbe quella rappresentata dai giocatori. Se poteste avere 11 giocatori tutti catanesi o anche siciliani, degni di scendere in campo in serie A, allora sì che potreste essere orgogliosi dell'AUTOCTONIA..

Con altrettanto affetto
Fuoddi
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: U mastru - 07 Marzo 2015, 08:41:11 pm
Casorezzo (MI), 4 Marzo 2015
Caro Fu,
 l'autoctonia è un'idea rispettabile: io sono un illuso e confido che ci sia qualcuno a Catania che incarni quest'ideale. Forse a Palermo avete perso la speranza che tra di voi ci sia qualcuno capace? Non sembrerebbe dall'alta considerazione che avete di voi stessi. Cordialmente,
Marco Tullio
::) ::) ::) =D> =D> =D> =D> =D> =D> Ti adoro. 8D
Carissimo Marco Tullio,
ma dopo anni e anni non riesci a leggere tra le righe?
Non capisci che mi diverto a punzecchiare mio cugino Malato?
Nelle mie parole non c'è l'acredine di quell' "intelettuale scienziato" che cita Oscar Wilde? E credimi che avrei diritto a vomitarne tanta verso oriente!!!
Io sono veramente dispiaciuto per gente come te, mio cugino Malato o come Umastru, tanto per citare qualche tifoso rossoazzurro, ma sarei ipocrita a negare "ca cciaiu priu pi Ninuzzu", un presuntuoso ed incompetente che come dicono a Bolzano in passato in passato "s'annacò troppu".
In altro post tu affermi che grazie a lui hai goduto...Ti accontenti di poco caro mio! Ma cosa ha fatto di così eclatante per farti godere?  A parte (se non mi sbaglio) un ottavo posto nella stagione 2012-2013, credo che vi abbia soltanto regalato (ma penso che i meriti siano più del Vate che suoi )una serie di salvezze risicate e giocatori come Maxi Lopez, Gomez, Mascara, Bergesssio, Lodi, Spolli e gente del genere.
E che avresti fatto se fossi stato al posto nostro con i piazzamenti conseguiti, con i records battuti, con giocatori del calibro di CASSANI, BARZAGLI, BALAZARETTI, CORINI, TONI, CAVANI, PASTORE, HERNANDEZ, MICCOLI, DYBALA tanto per citarne alcuni?
L'autoctonia sarà pure un ideale ma "quannu è malacumpassa", quando è presunzione fine a se stessa, è meglio rinunciarci.
La vera ed importante autoctonia sarebbe quella rappresentata dai giocatori. Se poteste avere 11 giocatori tutti catanesi o anche siciliani, degni di scendere in campo in serie A, allora sì che potreste essere orgogliosi dell'AUTOCTONIA..

Con altrettanto affetto
Fuoddi
Ma noi li schieriamo due giocatori siciliani..... mi.n.c.hi.a son di Palermo. :-\
"U Mastru"
P.S. La liscia, unica ancora di salvezza.
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: Marco Tullio - 07 Marzo 2015, 10:15:47 pm
Casorezzo (MI), 7 Marzo 2015
Caro Fù,
mi accontento di poco? Prima del 2006 tiravo avanti con ancora di meno: l'ottavo posto è stato uno scialo e me ne accorgo adesso nella cattiva sorte. Per quanto riguarda i successi mietuti in questi anni dal Palermo, sono contento per te e ti auguro tutto il bene di questo mondo, ma tutto ciò non rientra nei miei paramentri per l'invidia. L'autoctonia forse illusione, ma non so che farmene del panem et circenses del forestiero che si degna di venire in Sicilia e si attende gratitudine eterna: a proposito, in questi anni siete stati effettivamente ingrati, perché tutti quei successi di cui ti vanti sono merito suo, e tuttavia tra di voi spesso si è manifestato del malumore al primo rovescio di sfortuna. Pulvirenti ha tutti i difetti che hai detto tu e forse anche molti altri, ma per lo meno è riuscito a portare un po' di serie A a Catania, quanta non ne avevamo vista mai prima in passato. E per far ciò non si è mosso dalla Sicilia. Stammi bene,
Marco Tullio
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: FUODDI pu Paliermu - 08 Marzo 2015, 11:06:05 pm
Casorezzo (MI), 7 Marzo 2015
Caro Fù,
mi accontento di poco? Prima del 2006 tiravo avanti con ancora di meno: l'ottavo posto è stato uno scialo e me ne accorgo adesso nella cattiva sorte. Per quanto riguarda i successi mietuti in questi anni dal Palermo, sono contento per te e ti auguro tutto il bene di questo mondo, ma tutto ciò non rientra nei miei paramentri per l'invidia. L'autoctonia forse illusione, ma non so che farmene del panem et circenses del forestiero che si degna di venire in Sicilia e si attende gratitudine eterna: a proposito, in questi anni siete stati effettivamente ingrati, perché tutti quei successi di cui ti vanti sono merito suo, e tuttavia tra di voi spesso si è manifestato del malumore al primo rovescio di sfortuna. Pulvirenti ha tutti i difetti che hai detto tu e forse anche molti altri, ma per lo meno è riuscito a portare un po' di serie A a Catania, quanta non ne avevamo vista mai prima in passato. E per far ciò non si è mosso dalla Sicilia. Stammi bene,
Marco Tullio

Carissimo Marco Tullio, non è mia intenzione portarla alle lunghe con considerazioni del tipo “io ce l’ho più grosso o più lungo di te” e così via (tipiche di qualche anno fa su questo forum), ma dalle tue affermazioni (per te è stato uno scialo l’ottavo posto) si ha la conferma che le tue o forse le vostre ambizioni e i risultati da voi ottenuti sono inferiori ai nostri.
In effetti dopo i picchi ottenuti dal 2004 al 2010 il nostro entusiasmo è scemato e per riportarlo ai fasti dei tempi migliori non sarebbe sufficiente neanche competere per una qualificazione in Europa League. Solo delle utopiche speranze di lottare per un piazzamento in Champions League o per lo scudetto potrebbero sconvolgere la vita del tifoso rosanero medio.
Personalmente io non mi faccio più illusioni (un tempo ho sperato di poter trattenere i campioni e competere per alti traguardi) e mi rendo conto che, in questo calcio malato e nelle mani di poteri sporchi e potenti, mantenere la categoria è già un grosso risultato. E se il merito è del forestiero (come lo chiami tu) la cosa non mi sconvolge affatto, intanto perché la maggior parte delle squadre (compresi voi e poco più avanti ti spiego il perché) sono gestite da gente non autoctona, secondo perché l’importante è raggiungere i  migliori obbiettivi per la squadra della mia città e non me ne frega una mazza se  il suo presidente debba muoversi da fuori Sicilia, ed infine perché noi  (come tu stesso hai detto) siamo grati a Zamparini e lo ringraziamo per le cose buone che ha fatto e che fa ma siamo anche in grado di essere critici nei suoi confronti quando sbaglia. La gratitudine nostra nei suoi confronti non è assolutamente eterna ed è l’errore che state compiendo voi nei confronti di Pulvy.
Il tuo presidente low-cost  è vero che è riuscito ”a portare un po’ di serie A a Catania, tanta  quanta non ne avevate mai visto prima”, ma i meriti non sono tutti suoi, anzi, credo che la competenza manageriale e calcistica sia da attribuire al Vate che a un certo punto voleva più riconoscimenti e più soldi. In pratica “ci vulia futtiri a società”.  Qui Pulvy ha capito ed ha cercato di trovare una degna sostituzione del “mariolo”,  e l’aveva pure trovata in quella persona competente di Gasparin, uno in gamba!
Ma col fallimento di Wind Jet ed il calo evidente della catena di supermercati low-cost Forte (che arrancano di fronte all’escalation di altre catene come Lidl e company) il buon Pulvy si è trovato ostaggio di quell’incompetente di Cosentino che di fatto, foraggiandolo per poter rimanere a fare calcio a certi livelli, è diventato lui il vero presidente del Catania Calcio. Ecco perché affermo che anche la gestione della vostra società non è autoctona!
Vi siete chiesti perché Pulvy ha cacciato Gasparin e continua a cacciare via allenatori, preparatori atletici, giocatori ma non riesce a liberarsi di Cosentino?
L’incompetenza di “Ninuzzu testa rura” e la sua prigionia nel carcere argentino e/o in quello della Gea si sono palesati in tutto il loro splendore. Mr Fortè non ha capitoo forse fa finta din non capire che le scelte di Cosentino erano e sono scellerate. In serie B serve gente con grinta, che corre e che suda, non un’accozzaglia di nomi più o meno conosciuti. Serve gente che sappia fare una squadra!
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: Marco Tullio - 08 Marzo 2015, 11:59:31 pm
Casorezzo (MI), 8 Marzo 2015
Caro Fù,
 il fatto che Pulvirenti non incarni perfettamente l'ideale non significa di necessità che l'autoctonia sia un valore da rigettare: aspirare a fare da soli è solo una forma di rispetto per se stessi, anche in un mondo ormai globalizzato in cui bisogna tener conto delle altre realtà. Poi è chiaro che bisogna avvalersi della collaborazione di gente che viene da fuori o di giocatori arruolati per l'intero orbe terracqueo, ma il calcio è un investimento di capitali, e sarebbe buona cosa che questi provenissero dal nostro territorio e non da altre regioni. Poche ambizioni rispetto alle vostre? Dimenticate che anche per voi regnicoli questi ultimi undici anni sono stati un'eccezione di fronte agli stenti degli oltre trent'anni precedenti: lunga vita a Zamparini e che gli resti sempre la voglia di investire sul calcio a Palermo! Altrimenti anche a voi toccherà volare basso. Dodici anni fa anche ai Palermitani un ottavo posto in A sarebbe parso uno scialo. In ogni caso, difficilmente tu ce l'hai più lungo del mio: modestamente negli ultimi tempi lo uso per tenermi su, e ce ne vuole! Stammi bene,
Marco Tullio
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: LUIS - 09 Marzo 2015, 10:24:15 pm
Casorezzo (MI), 8 Marzo 2015
Caro Fù,
 il fatto che Pulvirenti non incarni perfettamente l'ideale non significa di necessità che l'autoctonia sia un valore da rigettare: aspirare a fare da soli è solo una forma di rispetto per se stessi, anche in un mondo ormai globalizzato in cui bisogna tener conto delle altre realtà. Poi è chiaro che bisogna avvalersi della collaborazione di gente che viene da fuori o di giocatori arruolati per l'intero orbe terracqueo, ma il calcio è un investimento di capitali, e sarebbe buona cosa che questi provenissero dal nostro territorio e non da altre regioni. Poche ambizioni rispetto alle vostre? Dimenticate che anche per voi regnicoli questi ultimi undici anni sono stati un'eccezione di fronte agli stenti degli oltre trent'anni precedenti: lunga vita a Zamparini e che gli resti sempre la voglia di investire sul calcio a Palermo! Altrimenti anche a voi toccherà volare basso. Dodici anni fa anche ai Palermitani un ottavo posto in A sarebbe parso uno scialo. In ogni caso, difficilmente tu ce l'hai più lungo del mio: modestamente negli ultimi tempi lo uso per tenermi su, e ce ne vuole! Stammi bene,
Marco Tullio

dodici anni fa, ai palermitani soltanto la partecipazione al campionato di serie A sarebbe parso uno scialo, visto la fame di calcio nella città rosanero, data dalla storia del club dal dopoguerra fino a quel periodo, costellata da modesti risultati (come d'altronde il catania) e da un fallimento.
con zamparini a palermo hanno visto il calcio che conta e nonostante ciò lo scorso anno lo volevano assicutare, dimenticando cosa era il palermo senza zamparini.
ma il tifoso ragiona così ovunque.
Titolo: Re:La "risorsa". Storia di un fallimento annunciato.
Inserito da: FUODDI pu Paliermu - 10 Marzo 2015, 03:00:52 pm
In ogni caso, difficilmente tu ce l'hai più lungo del mio: modestamente negli ultimi tempi lo uso per tenermi su, e ce ne vuole! Stammi bene,
Marco Tullio

Min...a u solitu spucchiusu catanisi! Ma chi nni sai tu quantu ci l'aiu iu?


Un abbraccio
Francesco alias Fuoddi pu Paliermu