Quella col Picerno è una partita da cui non aspettarsi niente e su cui niente di dovrebbe dire. Innanzitutto perché arriva nel bel mezzo di una rivoluzione tecnico - societaria (è di ieri la notizia dell'ingresso ufficiale di Bresciano nel CdA del Catania), che ha impattato sulla vita del Catania, sul progetto tecnico, sugli ultimi 4 mesi di lavoro.
Eppure il Catania ha giocato, i giocatori sono andati in campo contro il loro avversario e una partita c'è stata. Voglio dire pertanto alcune impressioni personali avute nel corso della partita.
Per prima cosa finalmente non ho visto più una cosa che personalmente mi dava molto fastidio: l'allenatore agitarsi inutilmente, in modo quasi forsennato, nell'area tecnica a bordo campo, richiamando i giocatori come se fossero i pulcini alle loro prime partite.
Altra "anomalia" rispetto al recentissimo passato, il fatto che hanno segnato giocatori "nuovi" ancora estranei al tabellino marcatori del Catania.
Altra impressione positiva, quella che ha visto una caparbietà nell'andare a cercare la vittoria quando, dopo la rimonta del Picerno, la situazione sembra compromessa. I goal del Picerno avrebbero dovuto fiaccare moralmente i giocatori del Catania, che avevano meritato pienamente nel primo tempo, il doppio vantaggio: ma ciò non è avvenuto. Il Catania ha sofferto cercando sempre come fare male all'avversario (oltre al goal il palo di Sarao, l'ennesimo della stagione).
Solo impressioni dicevo. Altro, a mio parere, per ora non si può dire.