[quote author=vasco link=topic=4764.msg76145#msg76145 date=1398704420
Del resto, questi giocatori, in gran parte, sono gli stessi che negli anni scorsi hanno lottato per il Catania e ci hanno dato tanti momenti di gioia. Cerchiamo di non dimenticarcelo. HANNO SICURAMENTE LE LORO COLPE, perché sono loro ad andare in campo, ma le dinamiche psicologiche che si innescano in situazioni critiche come quelle vissute dal Catania vanno gestite in un certo modo. E gestire bene una comunità di persone, qual è una squadra di calcio, in una realtà come la nostra non è cosa che tutti possono fare (né tanto meno un ragazzotto) perché occorre esperienza, competenza, autorevolezza di anni ed anni di calcio, di quello polveroso.
[/quote] Considerazioni condivisibilissime. Mi vorrei pero' soffermare sul concetto di "gestione del gruppo", visto che si dà tanta importanza nell'accludere le responsabilità maggiori alla società. Io , invece, me tapino, credo che i maggiori responsabili siano i soliti...figli di ignoti della domenica che vanno in campo. In altra occasione ho portato ad esempio i fatti di Cagliari e di Bari che nononstante le rispettive squadre fossero state investite da grosse turbolenze e incomprensioni tra tifosi e società, e società contro giocatori-allenatori, rendono al meglio sovvertendo l'equazione "buona gestione del gruppo uguale buoni risultati". Esistono da sempre altri casi(Siena dello scorso anno, Lazio etc etc) a conferma che non sempre a una attenta e accurata gestione del gruppo corrispondono altrettanti risultati in termini tecnici ed economici. Viceversa il Milan di quest'anno...
feti picchì stanu fitennu i iucaturi...Nel vocabolario di italiano alla voce
gestione risulta:insieme delle attività di conduzione e amministrazione di una azienda o di un gruppo....aggiungo io:atti a soddisfare i bisogni dei singoli e perciò del gruppo al fine di migliorare il conseguimento di risultati e obiettivi a suo tempo prefissati.
Il Catania dispone di un centro sportivo idoneo a soddisfare il bisogno primario di allenarsi in un ambiente confortevole e attrezzato all'uopo e meglio di tanti altri. Il pagamento degli emolumenti avviene regolarmente secondo i parametri accettati e sottoscritti da società e giocatori. Mi paiono che questi due elementi siano stati sempre soddisfatti in maniera puntuale e irreprensibile.
Poi è chiaro che nella gestione del gruppo entrano in gioco in maniera preponderante le dinamiche psicologiche che, senza entrare nel territorio della psicologia e della sociologia, hanno una importanza primaria nell'equilibrio gestionale di un gruppo di persone e perciò anche nella diversità che caratterizza i singoli. Va da sè che in seno al gruppo si stabiliscono dei ruoli e delle gerarchie e piu' ancora la leadership in base alle specificità e ai bisogni tecnici e caratteriali di ognuno, allenatore compreso.
In mancanza di questi viene meno l'elemento che è il collante tra gruppo e società-tifosi. Conclusione: leaders e guida tecnica sicura sono il propellente che ti permette di raggiungere buoni risultati, tutto il resto è di contorno...fermo restando che il nostro traguardo era il mantenimento della categoria....non mi stancherò di ripeterlo che sono i ferri che fanno il mastro e mai viceversa...certo poi è facile fare "filosofia" sulla conduzione societaria...è facile fare il Ds o il Dt....è facile sparare minkiate ( il riferimento è puramente casuale
) quando non si raggiunge l'obiettivo minimo...
Da due domeniche il presidente è assente dai campi di calcio, se è stato schierato il Tizio o il Caio a danno di altri piu' meritevoli, qualcosa vorrà dire. O no?
Adesso a questo punto dare addosso ai singoli è il modo peggiore per depauperare il parco giocatori. Alla stampa e ai tifosi in questo momento si impone il massimo riserbo, poi a tempo debito ognuno di noi deve sperare che sia soddisfatto nel bisogno di conoscere la verità....da questo momento io taccio...sui singoli non una parola