Senti sulujaci... Anche ammesso che tu sia veramente acese, non puoi negare che il tuo comportamento sia stato sempre particolarmente otile nei miei confronti e, viceversa, piuttosto corrivo nei confronti dei catanesi, che chiaramente tentano di fare sponda sulle tue affermazioni per deridere la nostra città e la nostra squadra.
Come puoi seriamente negare che la gestione pulvirenti sia stata l'inizio della fine per la nostra società?
Come puoi seriamente negare che i destini di due squadre e di due città così vicine e dagli interessi così opposti siano inevitabilmente legati nel senso mors tua, vita mea?
Come puoi non vedere come il degrado di Acireale sia coinciso con una strisciante "catanesizzazione" dell'ambiente e della classe imprenditoriale e politica?
Come fa ad andarti bene un futuro per Acireale del tutto ancillare a ct?
Dici poi che hai cercato il dialogo: io non ho avuto questa impressione. Ho invece avuto la sensazione che tu tentassi di accreditare delle ipotesi alquanto fantasiose, tutte volte a dimostrare che il fallimento dell'Acireale sia dovuto esclusivamente all'incapacità o alla modesta motivazione dell'imprenditoria acese, come piace, appunto, ai catanesi, cui non pare vero che intervenga un acese a sostenere le loro tesi. Non sono d'accordo: gli ultimi proprietari dell'Acireale NON sono stati acesi, e ne hanno combinate di tutti i colori, generando un deficit non ripianabile con interventi ordinari. Non puoi buttare la croce addosso a chi non se l'è sentita di scucire 5 mln, che sono tanti, a fondo perduto. Ti ho già elencato le malefatte degli ultimi tre presidenti e non voglio ripetermi. Dietro c'è una squallida storia di prestanome e di individui privi di scrupoli, tra cui, ahimè, anche alcuni acesi (ma i panni sporchi, lo ripeto, si lavano in famiglia, non di fronte a chi ci vuole male).
A questo punto si sono poste le condizioni per ricominciare da capo, senza spade di damocle sulla testa, con una gestione acese. A me, pur nella profonda tristezza per quello che è successo, va bene. Se riusciremo a risalire la china, non faremo, spero, più l'errore di affidarci a gente che non aveva l'Acireale nel cuore. Nel frattempo, spero che con il fallimento dell'Acireale vengano alla luce le responsabilità dei precedenti proprietari, facendo cadere rovinosamente i loro castelli di carte, già piuttosto fragili.