Abbiamo incontrato una squadra decisamente più forte di noi e abbiamo limitato i danni soprattutto per l'ingenuità degli avversari che non hanno saputo chiudere la pratica ma che rimangono favoriti per la gara di ritorno, anche qualora si giocasse a porte aperte, tanto più che nessuno ha più paura del Cibali, ammesso e n on concesso che qualcuno si faccia ancora intimidire da uno stadio pieno, come a qualcuno piace illudersi che sia.
Riguardo l'impresa dei teppisti c'è da dire che queste persone sapevano di agire contro gli interessi della squadra e quindi non vanno classificati come tifosi. Si è trattato di un'azione organizzata e che ha coinvolto almeno un centinaio di persone, comprese quelle che lanciavano fumogeni e che, senza volerlo, hanno agevolato la polizia che ha potuto entrare in azione senza essere vista. Mi dicono comunque che ci sono staqate botte da orbi e qualche poliziotto è finito in osedale per cui la pagheremo cara.
Noi, la pagheremo cara, non chi ha fatto queste cose, che è facilmente identficabile perché evidentemente appartiene a gruppi organizzati, tanto è vero che l'obiettivo era di rubare degli striscioni, cosa che interessa solo agli ultrà.
Quindi personalmente dico a questa gente tenetevi le coreografie e risparmaiateci queste azioni demenziali e la vostra demenziale mentalità che ci costa trasferte vietate, squalifiche e danni econimici e di immagine,oltra lal mortificazione della città di cui dite (ripetendo a pappagallo degli sloga n che nemmeno sapete cosa significhino) di voler difendere l'onore.
Siamo messi male quanto la tifoseria della Roma da questo punto di vista.
Detto questo, sapendo del gemellaggio Padova-Palermo, della propensione alla discriminazione territoriale dei padavini e dell'importanza della posta in palio, una gestione adeguata dell'ordine pubblico era una più che dovuta e non si spiega l'assenza di un cordone di poliziotit a presidiare le barriere divisorie e il mancato sequestro preventivo dei fumogeni, che sono vietati da anni, a quanto mi risulta.
Evidentemente si è data una opportunità ai nostri di dimostrare di non essere quello che tutti pensano, nonostante precedenti recenti, anche per non rovinare la festa di una finale, e questo ci si ritorcerà contro.
Spero almeno di non sentire dire con ogoglio "non è successo niente" nel caso di future trasferte, chissà quando se ne potranno fare di nuovo, perché la normalità non va celebrata come chissà quale merito.