Tovo azzeccatissimi i commenti di Bua e Garreccio e li condivido totalmente.
A questo punto non si sarebbe dovuti arrivare mai. Innanzitutto, sfruttando il vantaggio di aver vinto il campionato a marzo, si poteva progettare bene la nuova stagione (che non vuol dire comprare subito, appena si apre il calciomercato, tutti calciatori a qualsiasi prezzo). La prima opzione sul tavolo era rivoluzionare la squadra vincente o rinforzarla? Parole piene di verità quelle scritte da Garreccio: certi valori non si comprano al calciomercato e se hai la fortuna di averli devi mantenerli.
Adottata la scelta di rivoluzionare tutto, si doveva partire da un tecnico che aveva dimostrato di saper vincere in serie C girone meridionale (come si era fatto con Ferraro). E se si era deciso di puntare su un "giochista" (però non riesco a ricordarmene uno vincente) il mix di giocatori anziani "strutturati" e giovani, doveva vedere prevalere i giovani, meglio plasmabili a nuove idee tattiche e di gioco.
Si dovevano scegliere sedi di ritiro più adatte ad una squadra importante e concordare col tecnico un ciclo di amichevoli per rodare bene la squadra (anche se inizialmente incompleta).
Tutta questa incoerenza - che è ben lontana dalla capacità di progettare - ha portato alla situazione odierna, e non era difficile prevedere che ciò avvenisse.
Dopo i proclami di Grella della scorsa primavera circa la grande sintonia ed affinità con Laneri, si è dissolto tutto nel giro di 10 partite. Laneri ha avuto certamente le sue colpe, specie sul piano organizzativo della stagione (il ritiro) ma non credo che la strategia della totale rivoluzione e la scelta di Tabbiani siano opera sua. Grella, anziché ammettere onestamente gli errori di tutta la dirigenza, anche suoi quindi (e gli errori nel calcio sono la regola), ha voluto scaricare le colpe sul Direttore Sportivo. Un vero capo non fa così. E' un brutto segnale per il Catana, per tutti i suoi componenti.