CATANIA. A proposito di teatro....Certo il caso del teatro club (che rischia di dover chiudere) è emblematico di una situazione alquanto "incerta" che riguarda la città, per vari aspetti, ma nello specifico per ciò che attiene l'Arte il Teatro la Musica la Ricerca la Libera Comunicazione Artistica la Formazione ecc ecc...
A fronte di un teatro che rischia di chiudere, nonostante i grandi contribuiti dati alla città e al panorama artistico, con dietro enormi sacrifici, con un grande investimento di idee, passioni, donne e uomini, tempo energia..., si ergono imponenti colossi che si fanno promotori di cultura offerta a tutti pubblicizzando eventi clamorori teatralizzando ogni evento per richiamare gente, numeri folla massa, senza dire però che tutto questo, almeno per alcune operazioni "spettacolari", significa aver ingaggiato un numero elevato di professionisti tra attori e ballerini , i quali,
dopo più di tre mesi dalla fine dell' "evento", realizzatosi sotto gli occhi di un'intera piazza in preda ai festeggiamenti dell'imminente Capo D'anno e costato grandi sacrifici a tutti gli artisti coinvolti (sia per le prove che per la replica), non vengono ancora pagati come loro diritto in merito alla prestazione offerta all'ente che nello specifico si individua nell'Ente Teatro Massimo Bellini!
E' una grande mortificazione che si prova sia come professionisti che come cittadini ...... si consiglia ai nuovi pseudo mecenati della città di avere rispetto per i lavoratori senza i quali tutte le loro "fantasie" non avrebbero possibilità di realizzarsi e si consiglia,se non si riescono a rispettare i termini "contrattuali", di fare meno fumo, fuochi, pire, sushi, mulini e quant'altro e di dimostrare serietà , perchè non si gioca a fare "cultura" sulle spalle dei professionisti.
Quest'ente ,come altri enti pubblici, ha il compito di promuovere, valorizzare, riflettere su questo complesso ma fondamentale aspetto che riguarda l'uomo e la società , ossia ciò che in generale definiamo cultura, ma ha anche il dovere, si presume, di promuovere, visti anche i "sostegni" pubblici che , s'immagina, riceva, l'occupazione di professionalità che in tali ambiti operano; ma lavorare con professionisti ha GIUSTAMENTE un costo da non intendere come puro risarcimento economico ma da considerare come il riconoscimento della dignità professionale e delle prestazioni effettuate con l'impegno e la serietà richieste.
Grazie per l'attenzione