Strano il calcio. Il Palermo stavolta gioca benino, prende due pali pieni, uno con salvataggio impossibile del difensore, gli annullano un gol regolare, poi gli danno un rigore contro molto dubbio e si spegne la luce per dieci minuti.
L'Entella raddoppia, pure di culo, perche' il tiro a porta vuota e' una ciofeca che entra solo perche' Lancini lo devia e lo rende imparabile per Massolo.
Sembra finita ed invece il Palermo in cinque minuti accorcia e poi pareggia, insomma la raddrizza, conserva l'imbattibilita' interna, segna per la ventesima (credo) partita di seguito e va, stavolta meritatamente, in semifinale, contro la Feralpi Salo' (luogo ameno ed a me caro, Salo'), quando avrebbe dovuto essere la favorita Reggiana.
Questa squadra, se allenta un attimo d'intensita, puo' essere infilata pure da un manipolo di dilettanti, perche' Marconi e Lancini nell'uno contro uno in velocita' sono imbarazzanti. Il rigore, generosissimo, nasce da un errore a centrocampo, un errore tattico che a questi livelli ed a questo punto del campionato si dovrebbe evitare. Ma credo che l'unica strada per questa squadra sia giocare con mentalita' zemaniana e provare a farne sempre uno in piu' degli avversari.
Onestamente ritengo che piu' di questo non si possa chiedere a questi giocatori, mi avessero detto a febbraio che saremmo arrivati ai play off da migliore terza in assoluto e poi alle semifinali, mi sarebbe scappato un sorriso.
Godiamoci il momento finche' dura.