Bua, il Messina ha puntato sui social per caricare l'ambiente- Quindi lascia che ora si divertano i catanesi, fa parte del gioco.
Francamente Messina-Catania è un grande classico del calcio siciliano. Non è la Champions League, né per loro né per noi, ma vincere a Messina è un risultato prestigioso e mi unisco a tutti i tifosi catanesi che festeggiano e si entusiasmano, purché si rimanga su toni accettabili. Ci sta. CI STA.
Messina-Catania è un grande classico, dicevo, e non è equiparabile a partite contro Akragas e Siracusa.
Comunque, per quel poco che ho visto sui social, il pubblico catanese ha riconosciuto i meriti di Siracusa e Akragas, puntando il dito su Rigoli e sui calciatori.
P.S.: ma perché stai pensando alla prossima "rosicata"? Addivettiti, Bua.
In radio quando parlano di Akragas e Siracusa ne parlano sempre irridendoli per come hanno festeggiato i successi su di noi, come se fossero solo demerito dei nostri.
Comunque a Messina vinciamo spesso, quasi quanto a Reggio Calabria, non è che ci sia poi tutta questa rivalità. Ad ogni modo, il mio è un invito a non distrarsi col Melfi in vista di Lecce e Foggia, che sono i due banchi di prova che diranno quasi tutto quello che vogliamo sapere sulle nostre possibilità in questo campionato.
Sei una persona educata e ti rispetto. Quindi, se dico “addivettiti”, mi riferisco al piacere di commentare una vittoria in trasferta mettendo da parte le dietrologie. Conosci la storia del Catania e sai quanto è importante e purtroppo rara - soprattutto quest’anno – una vittoria esterna. Per il resto, ci mancherebbe, hai tutto il diritto di dire e fare quello che reputi opportuno.
So che non parli di noi ma ti riferisci a radio, giornali, testate web e social. Quasi sempre concordo con quello che dici. Tuttavia, non ti nascondo che dopo aver visto il video di presentazione della partita Siracusa-Catania, descritta come la sfida della “storia”, mi è scappata una sincera risata. A fine partita, seppur deluso, ho riconosciuto i meriti ai giocatori avversari, bravi ad essere pratici e concreti. Per non parlare della risata che mi è scappata nel vedere un tifoso dell’Akragas piangere dopo la meritata vittoria della sua squadra. Con tutto il rispetto, mi era sembrata una gioia esagerata. Però poi ho pensato che il bello del calcio è proprio questo, cioè andare oltre le categorie e vivere la propria passione, scoprendo che può vincere anche chi non è in corsa per un trofeo: essere vincenti anche per aver vinto solo una partita.
Per quanto riguarda la rivalità tra Messina e Catania, ti prendo in parola, alzo le mani e mi affido al tuo parere. Però bisogna capire cosa si intende per rivalità:
- potrebbe essere municipalismo, quindi sentirsi legati al proprio territorio e alla squadra della propria città in relazione alle realtà limitrofe o regionali. Il calcio ci insegna che queste rivalità esistono;
- potrebbe essere una rivalità pregressa, giacché tra fine anni Novanta e inizio anni Duemila le due squadre ebbero gli stessi obiettivi, vincendo una la C2 e l’altra la C1 a discapito dell’avversario;
- potrebbe essere tante altre cose che sento dire a chi perde o a chi vince un Messina-Catania;
Potrebbe essere tante cose, purché non porti a estreme conseguenze, come portare una bomba carta allo stadio. A quel punto mi inca.zzerei fino a fare la morale agli altri. Ma finché si festeggia come vincere una Champions League, magari contraddicendosi, a me va benissimo.
Per quanto riguarda il nuovo argomento, cioè non distrarsi contro il Melfi sono totalmente d’accordo.
Un saluto.