Certo ragazzi, dovremo difenderci in un altro processo, ma le carte dovrebbero essere quelle passate dalla procura di Catania, che non è stata in grado di provare che effettivamente ci sia stato passaggio di denaro e che la corruzione sia andata a buon fine. Detto inter nos, a mio avviso queste due gare, specie quella col Brescia, sono ben più sospette di quelle per cui Pulvirenti ha confessato. Ma non essendoci stavolta confessione, credo che sarà dura giustificare una pena pesante. Io penso che ce la caveremo con un'ammenda o con pochi punti di penalizzazione.
Tutto sarebbe più facile se fosse stato fatto quello che a suo tempo fece la Juventus (che come sapete detesto ma ciò non mi impedisce di riconoscerene la condotta intelligente): rinnovò (davevro) la dirigenza e si costituì parte civile nel processo alla triade. Certo, in quel caso non era stata la proprietà a macchiarsi del crimine, ma certo qualcosa di più qui si sarebbe potuta fare.
@Vasco. Mi pare che ci sia un clima di riabilitazione perché il tema Vergara non è più caldo, come se l'arrivo di Lo Monaco avesse risolto i problemi giudiziari di Pulvirenti, cosa che sarebbe vera solo se i giudici fossero dei fan sfegatati del Catania, per trascurare lo stato disastrato delle finanze del club (Lo Monaco dixit). Nessuno fa presente che i milioni di Vergara potrebbero portare un veloce risanamento invece di costringere Lo Monaco ai salti mortali per pianificare un risanamento in molti anni, risanamento che non è detto riesca a portare a termine essendoci la variabile dei risultati del campo. Poi da quanto leggo e sento in giro molti hanno preso come una sentenza le parole dell'avvocato del patron, che ha detto che Pulvirenti è stato truffato, ma si tratta solo della linea difensiva inventata e seguita fin dal primo momento. Poi alcuni parlano di complotti e persecuzioni, dimenticando che c'è una confessione e che qualunque club avrebbe pagato se il massimo dirigente fosse stato beccato con le mani nel sacco. Inoltre la mancata penalizzazione dei venditori (giustificata dal fatto che solo il tentato illecito è stato dimostrato) in nessun modo può rencdere ingiusta la condanna del compratore, nonché ideatore della truffa. Tutti concetti banali che in pochi sembrano condividere.
Riguardo le istituzioni, Bianco aveva fatto il suo dovere quando, all'indomani delle sentenze, aveva affermato che Pulvirenti avrebbe dovuto lasciare senza pretese assurde e che il Comune sisarebbe costituito parte civile in caso di processo a Pulvirenti. Ora dare a Lo Monaco fiducia incondizionata, nonché ospitare al Comune la presentazione della squadra è una evidente contraddizione e segno che dal suo punto di vista il ritorno del vecchio AD rende cancella le urgenze che invece restano le stesse.
Secondo me possiamo cavarcela anche questa volta, sebbene dirlo ora sembri una pazzia, ma solo recuperando la compattezza di cui solo noi siamo capaci quando veniamo attaccati. Questo significa che stampa e tifosi dovrebbero scegliere fra due strade:
1. accettare che non c'è una legge che non sia quella morale che possa costringere Pulvirenti a cedere e ricominciare con lui. Ma prima pretendere ceh il patron si scusi pubblicamente per quello che ha fatto e si rimangi le infamanti accuse alla città. E naturalmente stia da ora in poi con due piedi in una scarpa.
2. Provare con tutte le forze a voltare pagina organizzando una contestazione in formato "Massimino anni '70" o Lazio dei nostri giorni. Contestare a prescindere dai risultati perché la frode sportiva è qualcosa che nessun tifoso dovrebbe accettare. Esercitare insomma una pressione non violenta perché il nostro ceda la società al prezzo giusto, che non è nè 56 nè 60 milioni, questo è sicuro.
Io sarei per la soluzione 2. Ma vedo che i tifosi, organizzati e non, sono spaccati. E la stampa, vabbè basta pensare che il presidente dell'USSI alla presentazione di LM ha detto: "non ho alcuna domanda, volevo solo dire che sono contento che il direttore sia tornato". Questi sono i cani da guardia che abbiamo...