Autore Topic: II perduto onore  (Letto 3337 volte)

Offline Marco Tullio

  • Utente
  • *****
  • Post: 3130
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
  • La continuità nella discontinuità
II perduto onore
« il: 30 Giugno 2015, 03:33:45 pm »
Casorezzo (MI), 30 Giugno 2015
Carissimi,
 quando Pulvirenti prese il Catania nel 2004, ero contento e soddisfatto, perché, dopo la presidenza dei Gaucci, che non avevo mai digerito e che avvertivo come un corpo estraneo, finalmente si ritornava a una proprietà catanese con tanta voglia di fare che si trasmetteva a tutto l'ambiente. La mia fiducia era al limite del fanatismo, perché ero pronto a dare ascolto a tutto quanto il presidente e il suo braccio destro di allora promettevano, del resto con senso della realtà e senza voli fantastici, tanto che l'unica volta, almeno fino al 2013, in cui non si sono attenuti a quanto dichiarato è stata quando hanno prospettato la serie A in tre anni, mentre invece ne sono bastati appena due. Inoltre, sempre fino al 2013, le poche volte in cui Pulvirenti mi ha lasciato perplesso ebbero luogo in occasione dei dolorosi fatti del 2 Febbraio, quando fu troppo precipitoso nell'addosare la colpa dell'interruzione della partita ai tifosi rosanero appena sopraggiunti e quando due giorni dopo, nella trasmissione domenicale di Simona Ventura, fu troppo reticente riguardo alle vessazioni che la società subiva da certa parte del tifo organizzato che sistematicamente faceva scoppiare dei botti ad ogni partita, causando di proposito pene pecuniarie. Quando le cose sportivamente andavano in maniera fiacca, ad esempio nel 2009/2010 o nel 2010/2011, non lesinavo il mio appoggio e non esitavo a dare ancora credito, perché mi sentivo sicuro sulla base dei risultati raggiunti sul campo che solo pochi anni prima sarebbero sembrati un'utopia. Quando l'anno scorso è arrivata la retrocessione, nonostante il mio disappunto per la presenza di Cosentino individuato come il responsabile di tutte le disgrazie, avevo interpretato l'insuccesso come qualcosa di fisiologico, perché in fondo tutti possono sbagliare e l'errore, se commesso in buona fede, fa parte del gioco: perché accanirsi contro Pulvirenti, se stavolta le cose non erano andate secondo previsioni? Fino a martedì scorso ero dell'idea che, in ogni caso, dal 1946 ad oggi Pulvirenti rimaneva il migliore presidente del Catania di tutti i tempi, quello degli otto anni consecutivi di serie A che facevano impallidire perfino i mitici anni '60. Altro che Massimino, autore di due fugaci e sconfortanti apparizioni in massima serie in oltre vent'anni di gestione e avversato al di là dei suoi meriti da tutti, anche da quelli che ipocritamente lo hanno divinizzato dopo la morte! Purtroppo cominciavo a capire che si trattava di un giudizio che ormai apparteneva alla storia, cioè al passato. Ma Pulvirenti ha voluto guastare una gloria che non avrebbe potuto compromettere neppure con tre retrocessioni di seguito, perché quello che noi abbiamo perduto non potremmo recuperarlo neppure se fra qualche anno ci ritrovassimo in serie A e se vincessimo uno scudetto. Infatti abbiamo perduto l'onore, quello che mi faceva sentire diverso dagli juventini, perché non mi spaventavano le sconfitte, perché tenevo alta la bandiera a dispetto di tutto e tutti, perché sapevo di avere goduto nel 2006 tanto quanto loro non avrebbero mai potuto con tutti i loro scudetti, perché tifare per una squadra come il Catania significava andare contro il sistema che pretende che tutti siano tifosi delle solite squadre, perché i raggiri e gli imbrogli non ci appartenevano, almeno fino alla settimana scorsa. Lo so che non sono responsabile di quello che ha fatto Pulvirenti e che quindi il disonore è tutto suo, ma nel calcio è così: le vittorie, le sconfitte, la gloria e l'infamia ricadono su tutti indistintamente. Del resto, noi facciamo dipendere le nostre gioie e il nostro orgoglio cittadino da una squadra composta da professionisti pronti a cambiare casacca per un compenso migliore e di rado provvisti di un legame territoriale con la città: a pensarci bene, che merito o che guadagno abbiamo noi se questi forestieri vincono il campionato? Il nostro tifo è una follia, ma fino a oggi mi compiacevo di essa. Come sarebbe stato bello retrocedere sul campo! Avremmo avuto la possibilità di un riscatto calcistico, come avvenne dopo il '93. Purtroppo non sarà possibile un'altra Gangi, non basterà affollare le tribune di un campicello sabbioso per affermare che noi abbiamo una differente mentalità, per cui la vittoria non è poi così importante, la cultura del successo a tutti i costi non è un codice di comportamento accettabile e l'amore per la maglia, quale simbolo di un'identità territoriale, è un valore da trasmettere ai figli. Oggi, invece, mi vergogno di entrare pure in argomento su quanto sta succedendo con i miei figli, dopo averli in questi anni di successi cresciuti all'amore per i nostri colori malgrado i comprensibili sfottò dei compagni di scuola per i quali è scandaloso non essere tifosi di una delle squadre della triade. L'anno scorso, dopo la discesa, quando siamo venuti a Catania per le vacanze, per rafforzarne il senso di appartenenza, ho procurato loro la tessera del tifoso, promettendo che li avrei portati alla partita valevole per la promozione. Quest'anno che posso fare? E pensare che il Catania per me in questi anni era il surrogato della città da cui sono partito quando ero ancora un bambino! Pulvirenti non immagina neanche che guaio ha combinato con questo papocchio, perché altrimenti non avrebbe la forza di sopravvivere alla delusione che ha provocato in ciascuno di noi. Ma d'altronde lui martedì aveva fatto sapere di poter dimostrare di essere completamente estraneo ai fatti, mentre ieri è stato costretto ad ammettere la sua colpevolezza. Tutto è perduto, anche l'onore. Non mi ribello più neppure quando alla televisione dicono rosoblù anziché rossazzurri. La giustizia sportiva non può infliggerci una pena peggiore. Vostro,
Marco Tullio
« Ultima modifica: 30 Giugno 2015, 04:00:38 pm da Marco Tullio »
Nuovo Catania, nuovo nome

Offline Marco Tullio

  • Utente
  • *****
  • Post: 3130
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
  • La continuità nella discontinuità
Re:II perduto onore
« Risposta #1 il: 30 Giugno 2015, 03:58:31 pm »
 :$
« Ultima modifica: 30 Giugno 2015, 04:01:29 pm da Marco Tullio »
Nuovo Catania, nuovo nome

Offline bua

  • Utente
  • *****
  • Post: 5531
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
    • http://cccatania46.altervista.org/
Re:II perduto onore
« Risposta #2 il: 30 Giugno 2015, 04:04:31 pm »
Per chi ha vissuto le esaltanti battaglie del 1993 e del 2003, questo è senz'altro un momento buio. Perché allora avevamo palesemente ragione e lottavamo contro delle ingiustizie.
Oggi abbiamo palesemente torto e ci ritroviamo con una macchia indelebile sul nostro stemma.
Tuttavia non concordo sul fatto che sia tutto perdto. Ripartire, si spera dalal Lega Pro e riemergere, perché con una tifoseria come la nostra, che è uscita benissimo da questo schifo, e con il potenziale della piazza sul piano degli affari della pay tv sono certo che riemergeremo, sarà coem purificarsi.
Non è vero nemmeno che non c'è nulla a parte Pulvirenti, sul piano economico. CI sono anche imprenditori un po' meno ricchi ma un po' più onesti.
Se sapremo vigilare, stampa in testa, potremo venirne fuori con un modello vincente. Ho idea che TdG finirà alle banche, ma questo è il male minore.


P.S.: Oggi su "La Sicilia" i giornalisti si fanno delle domande sul famoso incontro di Taormina. Sorge loro persino qualche dubbio sull'integrità dei personaggi coinvolti.
La prossima volta una maggiore tempestività nell'azionare i processi logico-deduttivi, o le orecchie, potrebbe aiutare a prevenire macchie indelebili.

P.S.2: un articolo che ha sintetizzato il mio sentire in questi brutit momenti: http://catania.meridionews.it/articolo/34923/dalla-polvere-pulita-di-gangi-a-quella-di-oggi-per-ricordarci-che-la-vergogna-non-e-nostra/

Offline vasco

  • Utente
  • *****
  • Post: 2448
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:II perduto onore
« Risposta #3 il: 30 Giugno 2015, 04:48:56 pm »
Marco Tullio, ciascuno di noi vive questo momento in maniera diversa ma con un sentimentno di fondo, uno scoramento che per quanto si tenti, non riesce ad andare via e che, mi pare, sia comune a tutti.
Ho letto quanto hai scrito, la tua rivisitazione del passato ed in larga parte mi ci sono ritrovato. A me quello che più rendeva orgoglioso era che il Catania stava dimostrando a tutti che in questa terra era possibile fare le cose BENE, con un criterio di programmazione, con la logica degli obiettivi che vedevano il Catania (interesse generale) davanti a tutto.

Ciò fino a due anni fa, quando l'arrivo di Cosentino al posto di Gasparin, apparve subito una "stonatura" rispetto a quel percorso virtuoso condotto fin lì.
Se in questi  due anni, anche con Cosentino, si fosse continuato su quella linea, indipendentemente dai risultati che nello sport sono sempre aleatori, nessuno avrebbe avuto nulla da obiettare, da contestare, da rimpiangere. Ma così non è stato. E' stato questo capovolgimento di prospettiva che a me ha fatto più male, fino al 23 giugno: il giorno in cui diventa pubblico il "perduto onore", l'epilogo di un percorso durato due anni.

Non possiamo distinguerci dal Presidente che rappresentava il nostro Catania, è vero; ma l'onore è una condizione che si costruisce faticosamente  giorno per giorno e che si può perdere in un attimo, e ciò può capitare a tutti. Io credo che bisogna fare ogni sforzo per ritrovare quella condizione di cui andare fieri (e se gli altri non lo capiscono chi se ne importa), quella VOGLIA E QUELLA CAPACITA' DI FARE LE COSE BENE che è il mattone fondamentale dell'onore. A questo dobbiamo mirare, su questo dobbiamo vigilare, per questo dobbiamo spenderci, questo dobbiamo trasmettere ai nostri figli. E questo è già onore.

Offline Aldo

  • Utente
  • *****
  • Post: 3910
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:II perduto onore
« Risposta #4 il: 30 Giugno 2015, 05:11:13 pm »
Marco Tullio, capisco il tuo stato d'animo che è anche il mio, ma non credo che noi dobbiamo vergognarci, noi siamo le vittime di questa storia, non i colpevoli. Noi questi delinquenti li avevamo già sgamati e, come tifoseria, gli abbiamo fatto la guerra da tempo, comportandoci, e non parlo di te e di me ma della parte più becera del nostro tifo, molto, ma molto civilmente. No, noi tifosi non abbiamo nulla di cui vergognarci, sono altri che dovrebbero arrossire di vergogna, ma loro la dignità non sanno nemmeno cosa sia.
Melior de cinere surgo! ❤️💙❤️💙

Offline U mastru

  • Utente
  • *****
  • Post: 1778
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:II perduto onore
« Risposta #5 il: 30 Giugno 2015, 11:02:12 pm »
Non posso che applaudire i commenti di Aldo, ma soprattutto quello del prof. Quasi quasi sono contento adesso che a i miei due frugoli non gli e ne frega molto del Calcio...
E' dura, molto dura da mandare giù, stalvolta i cattivi sono nostri.
"U Mastru"

Offline franco-ct al nord

  • Utente
  • ****
  • Post: 688
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:II perduto onore
« Risposta #6 il: 01 Luglio 2015, 09:51:32 am »
Marco Tullio,
condivido i tuoi sentimenti che sono anche i miei. Costoro hanno distrutto il nostro onore, il nostro orgoglio e la nostra memoria di quando, piccoli col boccone ancora in bocca,  mano nella mano con i nostri papà andavamo allo stadio tutte le domeniche fieri di essere tifosi del Catania.
È vero, noi non c'entriamo nulla direttamente e non potremmo mai identificarci con questi individui, ma oggi subiamo le conseguenze di questo misfatto anche se da inermi spettatori.
Spero che spariscano dalla Catania calcistica e dalla Catania civile.
Incredibile solo pensarci.

Offline Davide da Miami

  • Utente
  • *****
  • Post: 1174
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:II perduto onore
« Risposta #7 il: 01 Luglio 2015, 05:18:24 pm »
Non posso che applaudire i commenti di Aldo, ma soprattutto quello del prof. Quasi quasi sono contento adesso che a i miei due frugoli non gli e ne frega molto del Calcio...
E' dura, molto dura da mandare giù, stalvolta i cattivi sono nostri.
"U Mastru"

Infatti, stavolta i cattivi siamo proprio noi. Non sapete quanto mi rode questo fatto. Non potrò più chiamare Rubentus una certa squadra di Torino perché dal 23 giugno di quest'anno in poi siamo annoverati anche noi tra i ladroni d'Italia. Forse adesso tutto il mondo ci chiamerà "i ladroni del sud" o qualcosa del genere.
In gran parte mi sento anch'io come Marco Tullio, anche se io, se noi tutti tifosi rossazzurri, non abbiamo fatto nulla e anzi siamo proprio noi le prime vittime delle mascalzonate del presidente.
Oggi come oggi è assolutamente fondamentale difendere quella matricola 11700 datata al lontano 1946 perché è l'ultimissimo pezzo di onore che ci è ancora rimasto. Non potremo più vantarci di essere una club innocente e virtuoso, ma almeno potremo continuare a fregiarci del titolo di squadra siciliana con il più antico numero di matricola.

Sempri
FOZZA CATANIA

Offline THOR

  • Utente
  • *****
  • Post: 1331
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:II perduto onore
« Risposta #8 il: 01 Luglio 2015, 05:24:51 pm »
 =D> =D> =D> =D> =D> =D>
 =D> =D> =D> =D> =D> =D>

A tutti Noi !!!!!