Illuminanti dissertazioni presidenziali nell'ultimo del mese di Aprile:
"Quest´anno ci sono stati troppo cambi, troppi cambi a partire dal direttore sportivo. Diciamo, che è stato uno sfortunato campionato di transizione, ma adesso si guarda avanti. Con Perinetti non avremo questi problemi. Abbiamo preso Paulo Dybala, è il più forte attaccante del Sudamerica, lo abbiamo pagato una cifra considerevole: 12 milioni di euro, ma penso che li valga tutti. E´ il primo tassello per il futuro".Sì, una stagione sfortunata... troppi cambi di DS piovuti dal Cielo... come la moria delle vacche di Totò e Peppino... Dybala nel frattempo è passato dai 3,5 milioni dichiarati dal presidente (golpista sembra) dell'Instituto, agli 0 milioni del segretario (controrivoluzionario) dell'Instituto, ai 12 milioni di Zamparini. Se mai arriverà a Palermo, un diciottenne della serie B argentina, per inciso, probabile che la strada percorsa alla fine sia quella di Pastore: contratti federali, carte private, holding inglesi, estorsioni, Procuratori della Repubblica italiani...
"Ero preoccupato, molto preoccupato perchè la nostra non è una squadra abituata a lottare per la salvezza. Dopo che il Lecce ha accorciato le distanze con il Parma, temevo la loro buona sorte nei minuti finali. Per nostra fortuna è finita bene. Ho la bottiglia di champagne in mano per brindare".Ma sì, proviamo pure a farci schifiare dai nostri fratelli Leccesi...
"Il Catania ci ha strapazzato. Montella è veramente bravo come allenatore. Sannino? E´ ancora presto per parlarne. In questo momento il nostro tecnico è Mutti, sta facendo un lavoro eccezionale con scrupolo e grande professionalità. A fine stagione dopo un bilancio decideremo che fare".Pare abbia anche aggiunto: "Non come quella mer.da di Delio Rossi", ma poi, per evitare strascichi giudiziari, ha chiesto che la frase venisse tolta dall'intervista.
"Per reggere il confronto con le squadre tecnicamente più forti bisogna essere superiori sia fisicamente che atleticamente. Nel passato ci riuscivamo spesso, quest´anno non siamo stati mai squadra, è mancato il ritmo necessario. Ecco spiegato il gap ma sono fiducioso per la trasferta di Napoli. Al San Paolo vinceremo".Ecco, la sintesi dello Zamparini pensiero/azione sta tutta qui: dipingere perfettamente un anno di anti-calcio e poi dire che si va a vincere a Napoli. L'archè, per dirla all'Anassimandro, è questo: la programmazione, gli acquisti, le scelte di tecnici e DS, sono tutte figlie di questa sorta di contorto e contraddittorio vortice di pensieri, che non rimangono tali, ma diventano poi, regolarmente, azioni.
Attendiamo fiduciosi gli sviluppi...