Autore Topic: Ennesimo addio al Gela  (Letto 2160 volte)

Offline bua

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Ennesimo addio al Gela
« il: 01 Luglio 2011, 09:05:05 am »
Gela, sparisce il calcio
Scaduti i termini per iscriversi alla Lega Pro, tifosi increduli. Nessuno ha rilevato il club dal presidente dimissionario Tuccio


GELA (CALTANISSETTA) - Il Gela Calcio non si è iscritto al campionato di Prima Divisione di Lega Pro. Alle 19 di oggi sono scaduti i termini di presentazione della pratica. La compagine siciliana scompare così dal panorama del calcio professionistico italiano.

La crisi societaria non ha trovato sbocchi e il presidente dimissionario, Angelo Tuccio, così come aveva annunciato da mesi, ha deciso di mettere in liquidazione la società. Nominati i legali che tuteleranno gli interessi del club presso la Lega Pro e la Figc. E dire che dal punto di vista economico e normativo, il Gela risultava in regola con tutti i pagamenti: retribuzioni, oneri contributivi e tributi federali.

Sono mancati i fondi per sostenere le spese di un nuovo campionato ed in particolare i promessi contributi del Comune (quasi 500 mila euro). Angelo Tuccio aveva chiesto al sindaco di Gela, Angelo Fasulo, di trovare un gruppo di imprenditori che rilevasse la squadra, anche a costo zero. I nuovi soci avrebbero dovuto sostenere, con fondi propri, le spese di iscrizione del Gela Calcio al torneo 2011-2012 e offrire proprie garanzie per la fideiussione bancaria di 600 mila euro da presentare in lega con la domanda di ammissione. Nessuno si è fatto avanti e Tuccio ha deciso di chiudere la Spa-calcio gelese. La tifoseria della città è incredula e sta organizzando iniziative di protesta.

30/06/2011

Offline garreccio

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Re: Ennesimo addio al Gela
« Risposta #1 il: 01 Luglio 2011, 10:57:35 am »
Mi dispiace  8-).
Ma la terra di Trinacria è purtroppo avvezza a tali situazioni; se l'imprenditoria locale non regge e le istituzioni pubbliche non intervengono (perchè non vogliono o non possono), il risultato, ahimè, è questo.

Un augurio agli sportivi gelesi  =D>.

Offline bua

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Re: Ennesimo addio al Gela
« Risposta #2 il: 01 Luglio 2011, 11:07:44 am »
Contrordine (da SicilyToday):

La Sicilia che vince
Giornata al cardiopalmo quella vissuta dalle società siciliane di Lega Pro. In tarda mattinata era giunta la notizia ‘drammatica’, sportivamente parlando, della mancata iscrizione in Prima Divisione del Gela Calcio. Una notizia annunciata nelle settimane scorse ed ufficializzata da un comunicato stampa emesso dalla società gelese che metteva fine al calcio nella città di Gela.

“La Società Gela Calcio SpA informa tutti gli Sportivi Gelesi che NESSUNO ha mostrato il benché minimo interesse a rilevare e/o aiutare e/o sostenere la Società per iscriverla al prossimo Campionato di Calcio Professionistico di 1a Divisione della LegaPRO, pertanto oggi nessuna domanda di iscrizione potrà essere presentata in Lega”.

In serata, però, ecco il clamoroso colpo di scena con il contrordine. Spinto dall’ex sindaco di Gela Crocetta e dall’attuale primo cittadino gelese Fasulo il Presidente biancoazzurro Angelo Tuccio compie il ‘miracolo’calcistico: la squadra si iscrive, con la sola tassa di 32 mila euro; per gli altri adempimenti (pagamento di Iva e quant’altro) ci sarà tempo fino al 12 luglio, pur con qualche punto di penalizzazione. Un passo importante che alimenta le speranze dei tifosi gelesi.

Da Gela a Milazzo il passo è breve. Dopo settimane vissute con l’incubo di non farcela il Milazzo ce l’ha fatta. La società mamertina ha presentato in extremis la fidejussione di 300 mila euro necessaria per l’iscrizione della squadra rossoblù al prossimo campionato di Seconda Divisione. Dopo il terzo posto ottenuto dopo un brillante torneo potrà proseguire la favola del Milazzo pronto, addirittura, ad un possibile ripescaggio in Prima Divisione. Clamoroso al “Grotta Polifemo”. Stadio mamertino che dovrà necessariamente essere ampliato. A tal proposito appare fiducioso l'assessore allo Sport, Pippo Midili: “Abbiamo avuto l'ok della Prefettura per l'ampliamento dello stadio a 2.500 posti ed, inoltre, siamo disponibilissimi per la gestione dello stadio”.

Pura formalità, invece, l’iscrizione effettuata dal Siracusa. Questo il comunicato ufficiale emesso dalla società aretusea: “L’U.S. Siracusa comunica di aver formalizzato in data odierna l’iscrizione al prossimo campionato di Prima Divisione. Questa mattina alle 10 nella sede di Firenze della Lega Pro il segretario Sebastiano Galizia ha depositato la documentazione inerente l’iscrizione al Campionato Nazionale Professionistico di 1^ divisione. Presso la sede della CO.VI.SO.C. FIGC di corso d’Italia a Roma, invece, è stata inoltrata la documentazione inerente gli aspetti amministrativi e fiscali”.

Questa la situazione attuale per la prossima stagione di Lega Pro: in Prima Divisione Trapani, Siracusa e Gela; in Seconda il Milazzo. La Sicilia che non molla mai e che vince.

Offline GPalermo1954

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Re: Ennesimo addio al Gela
« Risposta #3 il: 01 Luglio 2011, 11:41:36 am »
Bene cosi'. =D> =D>
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Offline garreccio

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Re: Ennesimo addio al Gela
« Risposta #4 il: 01 Luglio 2011, 12:41:29 pm »
Ottimo e abbondante  :-)).
Meglio così  ;-) ;-)
 =D> =D>

Offline Sergio

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Re: Ennesimo addio al Gela
« Risposta #5 il: 01 Luglio 2011, 03:14:07 pm »
Il calcio purtroppo è cambiato. Mi sembra di rivedere lo stesso film dei grandi centri commerciali che con la loro esistenza hanno affogato l’economia spicciola cittadina. Allo stesso modo, il colossale business delle payTV ha pesantemente condizionato il mercato calcistico, lasciando alle povere squadre dell’estrema provincia solo le briciole. Non solo che squadre come Gela o come il Milazzo altro non hanno che il loro striminzito pubblico locale, ma questo stesso è stato attratto da un abbonamento televisivo a pochi euro al mese e…, altro che calcio paesano (che comunque, per cuore ed agonismo non ha nulla da invidiare ai grandi eventi calcistici della serie A), ti vedi il più bel campionato di calcio italiano comodamente sdraiato nel tuo divano di casa, al riparo dall’acqua e dal vento.
Penso già a quelle giornate nere, di pioggia battente per ore ed ore, di freddo rigoroso e implacabile e la prospettiva di uno stadio (di sicuro fatiscente se siamo nel profondo sud) a cielo aperto, esposto a tutte le intemperie atmosferiche e la tua squadra (del cuore) che tenterà di giocare una la sua gara in campo reso pantano dalle condizioni climatiche avverse. Se al contempo c’è un Inter Milan o un Roma juventus in TV, è facile immaginare dove passerà la sua domenica sportiva il tifoso gelese o milazzese che sia. Con buona pace di quei pochi presidenti facoltosi locali che chissà perché, ancora credono in questo sport nelle categorie inferiori.
Le squadre che falliscono ogni anno in Italia si contano a dozzine. Se ne parla poco e in maggioranza solo a livello locale.
Cosa fare: leggo cose assurde, tipo presentare 600 mila euro di fidejussione, tipo aspettare 500 mila euro di contributi del comune, e chissà quant’altro. Penso che occorra una legge che di fatto inserisca il calcio di questi livelli (quindi scoperto da qualsiasi contributo esterno ma che si regge solo su risorse attienti al comprensorio di competenza), tra le attività ricreative di utilità sociale e quindi venga defiscalizzato al massimo. Creare stadi nuovi, piccoli ma moderni; coperti, comodi da raggiungere, uno stadio che non sia fruibile solo in concomitanza delll’evento sportivo ma che diventi parte integrante della quotidianità locale e dell’economia cittadina, in modo che l’andare allo stadio diventi una consuetudine per la maggior parte dei cittadini.   Poi, se oltre a tutto ciò il presidente locale riesce anche ad avere un simil Lo Monaco che oltre ad essere un bravo talent scout sappia gestire bene i bilanci, reggere  una squadra di calcio nelle categorie minori diventa senz’altro più semplice ed il rischio fallimento dovrebbe essere scongiurato.
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline GPalermo1954

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Re: Ennesimo addio al Gela
« Risposta #6 il: 01 Luglio 2011, 04:22:51 pm »
Il calcio purtroppo è cambiato. Mi sembra di rivedere lo stesso film dei grandi centri commerciali che con la loro esistenza hanno affogato l’economia spicciola cittadina. Allo stesso modo, il colossale business delle payTV ha pesantemente condizionato il mercato calcistico, lasciando alle povere squadre dell’estrema provincia solo le briciole. Non solo che squadre come Gela o come il Milazzo altro non hanno che il loro striminzito pubblico locale, ma questo stesso è stato attratto da un abbonamento televisivo a pochi euro al mese e…, altro che calcio paesano (che comunque, per cuore ed agonismo non ha nulla da invidiare ai grandi eventi calcistici della serie A), ti vedi il più bel campionato di calcio italiano comodamente sdraiato nel tuo divano di casa, al riparo dall’acqua e dal vento.
Penso già a quelle giornate nere, di pioggia battente per ore ed ore, di freddo rigoroso e implacabile e la prospettiva di uno stadio (di sicuro fatiscente se siamo nel profondo sud) a cielo aperto, esposto a tutte le intemperie atmosferiche e la tua squadra (del cuore) che tenterà di giocare una la sua gara in campo reso pantano dalle condizioni climatiche avverse. Se al contempo c’è un Inter Milan o un Roma juventus in TV, è facile immaginare dove passerà la sua domenica sportiva il tifoso gelese o milazzese che sia. Con buona pace di quei pochi presidenti facoltosi locali che chissà perché, ancora credono in questo sport nelle categorie inferiori.
Le squadre che falliscono ogni anno in Italia si contano a dozzine. Se ne parla poco e in maggioranza solo a livello locale.
Cosa fare: leggo cose assurde, tipo presentare 600 mila euro di fidejussione, tipo aspettare 500 mila euro di contributi del comune, e chissà quant’altro. Penso che occorra una legge che di fatto inserisca il calcio di questi livelli (quindi scoperto da qualsiasi contributo esterno ma che si regge solo su risorse attienti al comprensorio di competenza), tra le attività ricreative di utilità sociale e quindi venga defiscalizzato al massimo. Creare stadi nuovi, piccoli ma moderni; coperti, comodi da raggiungere, uno stadio che non sia fruibile solo in concomitanza delll’evento sportivo ma che diventi parte integrante della quotidianità locale e dell’economia cittadina, in modo che l’andare allo stadio diventi una consuetudine per la maggior parte dei cittadini.   Poi, se oltre a tutto ciò il presidente locale riesce anche ad avere un simil Lo Monaco che oltre ad essere un bravo talent scout sappia gestire bene i bilanci, reggere  una squadra di calcio nelle categorie minori diventa senz’altro più semplice ed il rischio fallimento dovrebbe essere scongiurato.

=D> =D> =D>
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Re: Ennesimo addio al Gela
« Risposta #7 il: 13 Luglio 2011, 01:42:36 pm »
http://www.siciliatoday.net/quotidiano/calcio/Calcio-Lega-Pro-addio-Gela_27003.shtml
Niente da fare:-(

Lacrime gelesi
Il Gela Calcio non esiste più. È questa la triste ed inappellabile sentenza emessa nella tarda serata di ieri, martedì 12 luglio. Entro tale data infatti bisognava regolarizzare l’iscrizione al prossimo torneo di Prima Divisione presentando una fidejussione bancaria da 600mila euro e la ricevuta di pagamento di Iva e Irap del 2010, per una somma pari a 287mila euro. Nonostante il pagamento della fidejussione, da parte del presidente Tuccio, i restanti pagamenti non sono stati effettuati da chi di dovere: imprenditori locali.

A nulla è servito il ‘miracolo’ dello scorso 30 giugno con l’iscrizione presentata in extremis dal presidente gelese Angelo Tuccio, supportato dall’attuale sindaco Fasulo e dall’ex primo cittadino gelese Crocetta. Un fuoco di paglia visto e considerato che il massimo dirigente gelese è rimasto letteralmente da solo, ignorato da tutti gli imprenditori locali.

Il Gela Calcio scompare così dopo 17 anni di militanza tra C1 e C2 (oggi Prima e Seconda Divisione) lasciando un grande vuoto pieno di amarezza. Un’altra pagina triste per tutto il movimento calcistico siciliano.

Offline GPalermo1954

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Re: Ennesimo addio al Gela
« Risposta #8 il: 13 Luglio 2011, 01:55:07 pm »
..se tu pensi a realta' di piu' spessore come la Salernitana..te ne puoi fare una ragione..
 8-) ::)
CATANIA USQUE AD FINEM

Offline Sergio

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Re: Ennesimo addio al Gela
« Risposta #9 il: 13 Luglio 2011, 02:01:27 pm »
Il Gela Calcio scompare così dopo 17 anni di militanza tra C1 e C2 (oggi Prima e Seconda Divisione) lasciando un grande vuoto pieno di amarezza. Un’altra pagina triste per tutto il movimento calcistico siciliano. [/i]

Un grande vuoto pieno di amarezza che io ho vissuto in prima persona 26 anni fa e di cui non scorderò mai la macerazione interiore che arreca ad ogni tifoso un evento di questo tipo. Quando leggo notizie del genere mi si stringe il cuore; e la mente non può non tornare a quell'estate di tanti anni fa, fatta di angosciante attesa e di malinconica trepidazione, culminata con la cancellazione del vecchio Palermo, sommerso da miliardi e miliardi di debiti.
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline bua

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Re: Ennesimo addio al Gela
« Risposta #10 il: 13 Luglio 2011, 02:20:38 pm »
Il Gela Calcio scompare così dopo 17 anni di militanza tra C1 e C2 (oggi Prima e Seconda Divisione) lasciando un grande vuoto pieno di amarezza. Un’altra pagina triste per tutto il movimento calcistico siciliano. [/i]

Un grande vuoto pieno di amarezza che io ho vissuto in prima persona 26 anni fa e di cui non scorderò mai la macerazione interiore che arreca ad ogni tifoso un evento di questo tipo. Quando leggo notizie del genere mi si stringe il cuore; e la mente non può non tornare a quell'estate di tanti anni fa, fatta di angosciante attesa e di malinconica trepidazione, culminata con la cancellazione del vecchio Palermo, sommerso da miliardi e miliardi di debiti.

Purtroppo per Gela è ormai una consuetudine, ed è sempre una cosa triste e una sconfitta per lo sport. Per le piccole realtà diventa sempre più difficile sopravvivere e sono finiti i tempi in cui bastavano gli aiuti degli enti locali per fare calcio a livelli dignitosi e adesso che il grano lo sganciano solo le pay-tv, nemmeno il botteghino è più un'ancora di salvezza.
Bisogna dire che il sitema si dovrebbe comunque ridimensionare riducendo il numero di società professionistiche.