Autore Topic: Estremi del tifo (per Bua)  (Letto 1217 volte)

Offline Sergio

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Estremi del tifo (per Bua)
« il: 01 Luglio 2010, 12:10:53 pm »
Caro Bua, ti rispondo qui in un nuovo topic perché in quell'altro si parla del mercato del Palermo e stiamo andando fuori tema. 
Tu sei una persona eccezionale (non lo dico per adularti) e sono certo che frequenti persone del tuo stesso livello. Anch’io conosco qualcuno di persona a Catania e l’antipalermitano al massimo ce l’hanno solo in ambito sportivo e circoscritto in prossimità dei derby. A chi era di condizione diversa, ho tolto anche il saluto. Tornando a noi, constato alcune cose: diversi tesserati rossazzurri (alcuni dei quali neanche sono italiani, quindi poco avvezzi alle nostre cose) manifestano con sin troppa premura che non andranno mai al Palermo; io qui l’esatto inverso, tranne qualche rara eccezione (mi sembra Cappioli), l’ho sentito dire solo da calciatori nati e cresciuti a Palermo (Rinaudo, Tedesco). Da un autoctono, questo sentimento lo posso capire ed anche condividere.   Da un allogeno, specie di pochi mesi (Sinisa), mi sembra un esagerazione che sa tanto di adulazione. A parte il fatto che non crederò mai che Sinisa non andrà mai al Milan se questi lo cercasse (vorrei vedere 8-) 8-)) e  direbbe no anche al Palermo solo nel caso in cui la sua carriera si riempisse di successi uno dietro l’altro e prendesse un ascesa incredibile verso club di un certo livello. A parte questo, dicevamo, a chi (e a cosa) servono queste manifestazioni antirosanero, fatte ancor prima che ce ne fosse bisogno? L’unica spiegazione plausibile è che questa cultura antirosanero è così diffusa negli ambienti rossazzurri che ogni tesserato ne avverte subito la presenza. A quanto pare, affermare che non si andrà mai a lavorare a Palermo diventa una scorciatoia per ingraziarsi i tifosi, più di una bella giocata. A breve si scopre che anche Capuano non verrà mai a Palermo se lo si richiamasse, dimenticandosi forse che qui l’abbiamo cacciato via a pedate di quanto era svogliato. :-))
Personalmente, se domani dovessi leggere in un quotidiano che… Nocerino (tiro un nome a caso) non andrebbe mai a giocare a Catania, penserei istintivamente “ma chi minni futti???”.
 Miccoli: vive a due passi dal Borgo Vecchio, a strettissimo contatto con la frangia estrema del tifo rosanero. Di lui ci credo che, proprio per i suoi trascorsi in rosanero, non indosserebbe mai la casacca rossazzurra. Ancora, però, non gliel’ho sentito dire, malgrado sia qui da tre anni. Evidentemente questa cultura d’avversità estrema contro il rivale non è così diffusa ed estesa a più livelli come da voi.
Ultima considerazione sul muro di .com dove l’antirosanero , com’è legittimo che sia, sta di casa. Circa 10 anni fa, due rossazzurri d’oltreoceano, coadiuvati da quel gran comunicatore di Orazio Esposito, vecchio utente anche di questo forum, crearono con pochi mezzi e tante idee un nuovo muro rossazzurro che presto si rivelò un piccolo miracolo di comunicabilità anche tra tifosi di squadre “acerrime nemiche” come lo sono, appunto, Catania e Palermo. Ricordo che curavo “l’angolo rosanero”, un piccolo spazio in homepage che settimanalmente accoglieva un mio commento (poche righe) sulle gare del Palermo. C’era anche spazio per il Messina che a quei tempi arrancava insieme a noi in C1. Probabilmente Palermo e Messina erano fuori posto in un sito rossazzurro ma va stigmatizzata l’idea dei creatori di quel sito, improntata sull’accoglienza, sul rispetto, sulla cordialità, oserei dire anche sull’amicizia. E c’era sempre il muro che comunque era molto più  moderato e, nel volgere di un paio di mesi, soppiantò di fatto il vecchio sito rossazzurro dove spazio per il calcio ne era rimasto pochissimo e sozzerie e offese verso i rivali imperavano da dì a sera.  Oggi, con tristezza, constato che anche questo sito ha preso la sua vecchia tendenza al turpiloquio. E non è colpa dei troll rosanero che ivi si affacciano come sostiene qualcuno, personalmente sono dell’idea che i troll o si ignorano o gli si fa una pernacchia.  I troll, qualunque sia il colore della sciarpa che indossano, sono una piaga in qualsiasi comunità e vanno tenuti a distanza. I troll (e quindi anche i flaming, cioè i messaggi da questi postati), anche se sono della stessa fede calcistica, non vanno lusingati, non vanno esaltati, non vanno considerati. Si deve provare la stessa indignazione sia quando sia legge “rossazzurro pezzo di m…” che quando si legge “rosanero pezzo di m…”. L’ho sostenuto in tempi non sospetti e rilevato dozzine di volte ma, evidentemente, a testa è dura (non mi riferisco a te Bua).
L’augurio , PER ME, oggi, è che un altro Luca e un altro Tony ripetano lo stesso miracolo di allora e si possa tornare a babbiare come ai vecchi tempi con i tifosi avversi di tua conoscenza. In quello attuale io ormai non ci scrivo più da qualche mese. Perché si può anche accettare che un utente scriva, anche se poco elegante, “il Palermo fa schifo”. Quello che non si può tollerare è che le vicende storiche delle nostre squadre vengano prese a misura per tracciare profili e differenze di razza tra palermitani e catanesi. Questo può farlo il demente di passaggio (perchè di demenza si tratta), non chi riveste una figura di prominenza in quel sito ed agli occhi dell’intera comunità passa per unu bonu. Probabilmente, ma non ne sono sicuro, ha anche le chiavi del sito e avendo la facoltà di eliminare indiscriminatamente i messaggi a lui non graditi riesce a indirizzarne il pensiero comune e a trascinare seco anche altri utenti che in passato si erano mostrati molto più moderati. Tutto ciò chiaramente è inaccettabile e non riesco a spiegarmi poi come si abbia il coraggio di lagnarsi della presenza STABILE dei troll rosanero e di meravigliarsi  come mai gli utenti rosanero di buona volontà da quel sito ormai stanno molto alla larga. Probabilmente a Catania il muro lo vogliono così, tutto rossazzurro e con estranei al bando. 8-)
Per concludere, caro Bua, se l’antirosanero ha un estensione così diffusa a Catania, un po’ fuori dall’ordinario, poi non mi meraviglio affatto che diversi tesserati rossazzurri hanno questa frenesia di palesare, anche senza esserne sollecitati, che non sceglieranno mai Palermo come loro destinazione futura.
Ciao!
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline bua

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Re: Estremi del tifo (per Bua)
« Risposta #1 il: 01 Luglio 2010, 01:54:30 pm »
Caro Sergio,
come sai anche io ho stima di te.
Con il mio sito, che non è purtroppo riuscito a creare una comunità ma rappresenta solo un posto dove chiunque può, se vuole postare un articolo, purché rispettoso delle comuni norme di civiltà (ho ospitato Marco, Templare, ultras del Licata, del Siracusa, il buon Biagio, nostro collega di forum messinese), ho sempre provato a portare un po' di ragionevolezza nel mondo rossazzurro e non solo. Ma non potrei, per motivi di tempo, tenere in piedi un muro o un forum moderato, per questo ho una mia teoria sulla parziale metamorfosi di ".com".
Probabilmente quando CalcioCatania.com era un capolavoro di comunicazione, tanto Orazio quanto Luca avevano il tempo di moderare il muro nel modo migliore. Oggi i flames, per quello che ho potuto notare nelle mie saltuarie visite, sono parecchi, da entrambe le sponde. Un po' perché penso vogliano evitare di reprimere anche le forme più estreme di libertà (che sconfinano nell'anarchie e hanno fruttato loro qualche querela indotta da certi turpiloqui, per cui la scelta è rispettabile visto che ne pagano le conseguenze), un po' perché hanno un lavoro e una famiglia cui stare dietro, come noi.
Io ci credo che si possa riuscire a divulgare una cultura sportiva adeguata, anche perché nello spicchio di curva che frequento non ho mai trovato degli scalmanati, esagitati o fratricidi, anche se so che ovviamente ci sono.
Tornando alla questione delle dichiarazioni, parto dalla costatazione che, dopo Caserta, e ancor più dopo Zenga, la domanda precisa del tipo "andresti a Palermo?" compare sistematicamente. Criscitello, di Sport Italia, la fa puntualmente: l'ha fatta a Stovini, a Lo Monaco, persino ad Atzori, che sappiamo a Palermo ha giocato. Quando lo hanno chiesto a  Sinisa, la domanda era dettata dal parallelo con Zenga.
Credo che gente come Stovini, che a Catania ha fatto tre anni in trincea, come Biagianti che al Catania deve tutto, e come Caserta, che se non era per noi stava ancora in C2, come Martìnez, possono considerarsi catanesi di adozione. Anche con Sinisa, i 6 mesi che ci hanno portato ad una vera e propria impresa, condita da successi che non si registravano da oltre 40 anni, il legame è stato forte. Stiamo parlando di gente che è già ricca e che lo può diventare di più andando a Palermo subito o aspettando un altro anno di alto livello e scegliere altre squadre di levatura pari o superiore. Dunque io credo che questo tipo di persone, pur essendo professionisti, se davvero si sono trovati bene a Catania (al punto da piangere al saluto finale), se hanno davvero trovato un feeling con i tifosi, hanno vissuto la straordinaria atmosfera dei derby, non dovrebbero cambiare maglia per passare ai rivali. Soprattutto perché per loro non cambia nulla andare da qualche altra parte. Poi se uno glielo chiede, a meno che non siano totalmente masochisti, è evidente che non possono che glissare o dire quello che hanno detto. Non ci trovo alcuna differenza con Miccoli. Per esempio pure Brienza ha detto che non si vedeva in rossazzurro dopo tanti anni a Palermo, ma io non mi sono offeso e non ho tratto al tua conclusione. Certo, Capuano o Terlizzi o Andujar farebbero ridere a dire cose del genere. Zenga, che ha fatto solo un anno "normale", è un discorso diverso, l'unica cosa che può dare fastidio è la tempistica e il fatto che si era capito che aveva dei problemi logistici a stare in Sicilia evidentemente non era così).

Attenzione: dico che non ci dovrebbero essere certi cambi di maglia di maglia perché l'identificazione e la contrapposizione delle maglie, il senso di appartenenza, sono parte del gioco. Ci sono stati poi tntissimi casi illustri di passaggi da rosanero al rossazzurro, persino i grandi della nostra storia come Carmelo Di Bella,Alvaro Biagini, Micheloni, Santamaria, per limitarci agli anni 50-70, e tanti altri.

Il discorso del lavaggio del cervello per gente grande  e vaccinata, non sta in piedi. I tesserati rossazzurri non sono soliti convocare conferenze stampa per dire "non andrò mai la Palermo", e non credo sia meno grave, anzi è molto pericoloso, fare dichiarazioni come quelle di Rinaudo, Tedesco, ma anche Lo Monaco e Pulvirenti (il primo disse di avere odiato i palermitani in occasione dell'utlima sconfitat  nel derby, il secondo accusò i rosanero degli incidenti del 2 febbraio, prima che sisapesse cosa era successo) e anche Zamparini qualche parolina sbagliata sulle qualità del Catania e dei suoi dirigenti l'ha detta, ma purtroppo questa gente, che non sempre sa gestire la propri lingua, in qualche modo rappresenta le nostre città, e quindi tendiamo a risponderne.

Se tu da queste come riesci a trarre delle conclusioni su un intero popolo, avrai un campione molto ampio, io non me la sento di farlo, anche se spesso i luoghi comuni hanno un fondamento.
Io la superiorità in termini di mentalità sportiva dei rosanero (intesa come massa, naturalmente non parlo di te o altri) proprio non riesco a vederla. Ricordo che dagli anni '80 la violenza becera è stata corollario costante dei derby, e non sempre per colpa catanese. Nel 2001, solo per fare un esempio, oltre ai "simpatici" gavettoni di pipì volarono sanitari dal secondo al primo anello del Barbera (e non c i vuole una laure in fisica per capire che un pezzo di ceramica cadendo da quell'altezza può ammazzare una persona). Per di più quando i catanesi cercarono di allontanarsi furono caricati dalla polizia, che a Palermo è uun po' tifosa, contrariamente a Catania. Certo quella volta la colpa fu del prefetto o del questore oche non seppe trovarci sistemazione migliore.

Quello che vogio dire è che c'è molta strada da fare, quindi meglio lasciarle correre certe cose, piuttosto che caricarle, e farebbero bene i media a evitare domande cretine dalla risposta scontata.

Offline marco-69

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Re: Estremi del tifo (per Bua)
« Risposta #2 il: 01 Luglio 2010, 08:18:35 pm »
Bua ti chiedo il pemesso di utilizzare un post a te dedicato per alcune precisazioni

La storia di calciocatania.com.

Il fondatore del primo sito dedicato ai tifosi del Catania e' Roberto Nicotra, in arte Robnic. Ormai non lo ricorda piu' nessuno.

Il sito si chiamava Universo Rossazzurro. Fu il primo contenitore virtuale che consentiva ai tifosi rossazzurri di tutto il mondo di parlare della loro squadra..anche a migliaia di Km di distanza..
Ricordo Alfio dalla Germania, Fabio da Hong Kong..Era uno spettacolo.

Poi con l'avvento di Luca Fontanarosa e Max Licari nacque CalcioCatania.com, la prima testata giornalistica virtuale dedicata al CalcioCatania.
Ed era un piacere leggerla. Come era un piacere leggere anche tifosi di altre squadre, compresi quelli di Palermo.
I tempi cambiano. E non si puo' restare a vita dentro Internet, perche la vita e' fuori da Internet.
E i tempi che si potevano dedicare da ragazzi non sono gli stessi che si possono dedicare da adulti.

Negli anni Internet e' diventata di uso comune, un po' come il telefono, la TV, la radio..
Senza dovere sconfinare nella sociologia d'accatto..Prima c'era un uditorio ristretto, adesso c'e' una platea vasta, dove non tutti sono a conoscenza delle regole di civile convivenza.

Orazio Esposito ha sempre dato prova di correttezza e maturita', ma e' difficile controllare un sito che giornalmente ha migliaia di accessi.
E spesso, con la scusa che l'accesso e' free, ovvero senza registrazione, sono accadute cose sgradevoli. Da ambo le parti. Ma se c'e' un posto dove chiunque puo' scrivere quello che vuole..
E' calciocatania.com. Altro che antirosanero.

Io quel sito lo frequento giornalmente.
E si incendia quando due o tre personaggi, sempre i soliti, da due anni a questa parte, vengono a provocare LURIDAMENTE la tifoseria rossazzurra.
Devo anche dire che frequentando forum rosanero so bene quanto indigesta, per certuni, sia la presenza di tifosi rossazzurri.
A volte vengo offeso solo per recare la presenza del nome Catania..
A volte leggo teorie demenziali sulla cosiddetta "razza fausa".

Ma io lo so. E lo accetto. Perche' non tutti sono abituati al confronto e al dialogo.
E perche' l'idiozia e il luogo comune sono piu' semplici da gestire che non il confronto, pure quello aspro. E fortunatamente non tutti gli avventori dei Forum rosa dileggiano la citta' di Catania, o hanno argomentazioni da Ventennio..
Potrei indossare l'armatura del paladino e difendere la mia "razza" dagli infedeli..ma farei la fine di Orlando mentre suonava l'olifante: mi spezzerei i timpani senza costrutto. Sarebbe una guerra persa in partenza che sfocierebbe semplicemente nel mio ban da quel forum.

E poi..l'intolleranza e' sempre minoritaria.
E se non viene coltivata (o raccolta) la provocazione...si puo' stare ovunque.
A Palermo da Catanese (e io l'ho fatto benissimo, non solo virtualmente, ma in carne e ossa).
E a Catania da Palermitano, come fanno decine e decine  di persone, alcune delle quali ho il piacere di conoscere e di avere come amici.

Scusa l'intrusione Bua.
A ben risentirci.

Offline bua

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Re: Estremi del tifo (per Bua)
« Risposta #3 il: 01 Luglio 2010, 09:32:20 pm »
Bua ti chiedo il pemesso di utilizzare un post a te dedicato per alcune precisazioni


Ci mancherebbe, tutti possono intervenire, può essere interessante.

Offline Sergio

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Re: Estremi del tifo (per Bua)
« Risposta #4 il: 01 Luglio 2010, 11:39:28 pm »
Bua, solo un paio di precisazioni:
ho sempre provato a portare un po' di ragionevolezza nel mondo rossazzurro e non solo. Ma non potrei, per motivi di tempo, tenere in piedi un muro o un forum moderato, per questo ho una mia teoria sulla parziale metamorfosi di ".com".
Sicuramente. Ma per quanto riferitomi da un caro amico di .com in un messaggio privato, l’improvvisa mancanza di Peppino, una cara persona che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente, ha pesato notevolmente. Finché Lui era in vita il muro in oggetto si manteneva su standard elevatissimi per quanto riguarda la comunicabilità tra opposte fazioni. Hai ragione tu che chi vi è subentrato evidentemente non ha il tempo necessario per curarlo a dovere.

 
Io ci credo che si possa riuscire a divulgare una cultura sportiva adeguata, anche perché nello spicchio di curva che frequento non ho mai trovato degli scalmanati, esagitati o fratricidi, anche se so che ovviamente ci sono.
Anch’io credo che possa esistere una comunicabilità migliore, del resto, anche questo forum ne è un esempio. Mi preme però sottolineare che ai suoi origini, universorossazzurro.com era riuscito dove tanti altri siti hanno miseramente fallito e falliscono tutt’ora. Peccato che l’incomunicabilità e l’idiosincrasia reciproca che impera nei siti rosanero e rossazzurri venga presa a parametro,  e che il livellamento a questi che oggi .com ha raggiunto, venga ritenuto come un ineluttabile naturale percorso. Peccato! Si distingueva tra tutti gli altri e non c’è rammarico di questo nuovo corso, di questo livellamento verso la mediocrità in cui perennemente versano  tutti gli altri siti affini. Peccato perché era l’unico sito che io ho conosciuto nel web dove le distinzioni venivano fatte non tra bianchi e rossi o gialli e verdi ma tra teste pensati e cervelli a spasso. I primi, accolti, curati e seguiti, i secondi isolati, ammoniti, bannati, a differenza di quel che accade in quasi tutti gli altri siti dove l’importante è che la sciarpa che si porta al collo abbia gli stessi colori della homepage e poi anche cafoni e bifolchi hanno diritto di cittadinanza. Peccato perché malgrado io mi sforzi a insistere su questo punto, è un messaggio che non riesco a  passare.

Ricordo che dagli anni '80 la violenza becera è stata corollario costante dei derby, e non sempre per colpa catanese. Nel 2001, solo per fare un esempio, oltre ai "simpatici" gavettoni di *** volarono sanitari dal secondo al primo anello del Barbera (e non c i vuole una laure in fisica per capire che un pezzo di ceramica cadendo da quell'altezza può ammazzare una persona).
Qui sinceramente non riesco a seguirti. Non possiamo stigmatizzare i comportamenti delle curve, dove perennemente staziona la maggioranza della melma presente nell’una e nell’altra sponda, per rilasciare patenti di civiltà. Penso che le frange estreme del tifo non abbiano alcuna possibilità di redimersi se non per via di una massiccia e duratura (quasi infinita) repressione. Anche il più feroce dei leoni, se tenuto ben serrato in gabbia, non fa paura a nessuno. Il giorno che il legislatore se ne renderà conto sarà sempre tardi.

Quello che vogio dire è che c'è molta strada da fare, quindi meglio lasciarle correre certe cose, piuttosto che caricarle, e farebbero bene i media a evitare domande cretine dalla risposta scontata.
Già! Basta fin troppo poco a incendiare le masse. E certuni sembra che si divertano a mandare in cortocircuito i cervelli di chi nella vita va avanti per preconcetti con ideali preconfezionati antenascita. Uno può campare anche cent'anni, ma se da piccolo gli è stato insegnato il rigetto per l'opposta fazione non gli basterà una vita per chiedersi il perchè o se sia giusto:-D
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO