Autore Topic: Provinciale? si! E orgoglioso di esserlo.  (Letto 908 volte)

umastru

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Provinciale? si! E orgoglioso di esserlo.
« il: 04 Marzo 2009, 10:50:18 am »
Ciao a tutti, visto che per l'ennesima volta vengo "accusato" di provincialismo da Sergio appena gli faccio notare che Zamparini non è siciliano ho deciso di aprire un  topic per spiegare meglio il mio pensiero e vedere sè c'è qualcuno che la pensa come me.
Allora, Sergio scrive che parecchi club in serie A hanno "Proprietari non nativi della regione. A me sembra l'opposto, Caro Sergio, i proprietari della juve sono gli Agnelli, non Coboli Gigli che è solo un dirigente, E Moratti "è Milanese non sò da quante generazioni!!!!  ::) ::)
Certo poi ci sono le persone "corrette" come Zamparini che avendo bisogno di visibilità a livello nazionale per i loro affari si buttano nel calcio, prima a Venezia, ma visto che le potenzialità di quel bacino di utenza non erano sufficienti per le sue aspirazioni, si è dato un'occhiata in giro è ha individuato il Palermo come squadra adatta, buon numero di tifosi e possibilità di sviluppo. Bene, bravo. Quasi identico il caso Della Valle, con la sambenettese ci farebbero poco.
Caso a parte sono i pescecani, qualcuno si ricorda di Farina? Vicenza, Milan, o di quelle brave personcine dei Gaucci. Per venire ai nostri giorni i vari Preziosi e Spinelli. Ecco io questa gente vorrei che fosse allontanata dal pianeta calcio, sono un cancro dentro un'organismo che già non sta bene di suo. Per questo vengo considerato un provinciale? un'ingenuo? sono contento.
Vedi, io avevo un sette anni quando per la prima volta sono entrato al Cibali per assistere a una sconfitta, tanto per cambiare contro una strisciata,  sui mitici gradoni un groviglio di tubi innocenti e fallacche di legno, mio padre era tra i pochi che tifava Catania, e io, un pò per emulazione (a quella età papà è dio) un pò perchè il rossoazzuro lo trovavo più bello di quel bianconero slavato mi sono subito innamorato del Catania.
Addirittura a scuola quando dicevo che tifavo Catania la risposta era: si va bene, anch'io, ma come prima squadra? di quelle che giocano in serie A? Già allora venivo considerato diverso, strano.
Immaginati quando siamo precipitati all'inferno, da Torino facevo fatica anche a conoscere i risultati.
Tutto questo per farti capire che per me il calcio, ma lo sport in genere è legato moltissimo al territorio. per farti un esempio, io trovo ingiusto che Camonaresi  giochi in nazionale, è cresciuto calcisticamente in un'altro paese, e solo dopo che è stato scartato dall'Argentina ha scelto l'Italia. Ma non ho nessuna obiezione per Balotelli che non so se lo hai notato è più scuro di un trapanese abbronzato, ma vivadio parla in Milanese meglio di Moratti (Ma da dove ti è uscita che era veneto?).
Stesso discorso per i vari atleti che con matrimoni, adozioni, e naturalizazioni varie hanno invaso lo sport italiano ed europeo. Per mè dovrebbe contare oltre la nazionalità, che si può acquisire, dove sei cresciuto sportivamente parlando.
Tutto questo è provinciale in un mondo sempre più globale? non mi interessa, io la penso così.
Figurati poi, se potrei sopportare un Catania comprato da dei magnati russi o peggio mi sento da qualche emiro. non me ne frega niente dai risultati che si potrebbero raggiungere, ma non sarebbe più il mio Catania, ma un giocattolo comprato da qualcuno che non sà niente di Massimino e della sua amalgama,  della nostra via crucis sui campi in terra battuta dei paesini etnei, che non sa niente della nostra storia, anzi non gli e può fregare di meno.
Preferisco un autoctono come dici tu, che fà quel che può con quel che ha, ma: 1) sta cercando di sviluppare il settore giovanile, cosa mai fatta a Catania, magari cosi i migliori non saranno più costretti ad emigrare. 2) sta cercando di costruire un centro sportivo di proprietà, che creerebbe tanto valore aggiunto alla società.
3) da due anni a questa parte sta facendo giocare il Catania su un manto erboso e non su un campo di patate. ::) ::).
O vogliamo parlare del tabellone eletronico? D'accordo, e appena più grande di un televisore, ma da quanti anni si aspettava?
Tutto questo per te è provinciale? Rispetto la tua opinione, ma se in un mondo ormai globale in tutti i campi  non ci resta un pò di identità, di appartenza alla propria  terra almeno nello sport mi sentirei veramente ben poca cosa come persona.
Ariciao.
"U Mastru"

Offline MALATO PO CATANIA

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Re: Provinciale? si! E orgoglioso di esserlo.
« Risposta #1 il: 04 Marzo 2009, 02:05:37 pm »
Mastru, il calcio lo puoi vedere sotto due aspetti diversi: o come un grande e proficua industria, o come uno show megagalattico che incanta ed influenza chiunque.
E' chiaro che un imprenditore cerca sempre situazioni da sfruttare ed è chiaro che ogni situazione proficua non passa certo inosservata.
Palermo ha fatto gola a molti poichè per tradizione non c'è stata una vera e propria cultura imprenditoriale, ed è chiaro che uno come Zamparini questa occasione non se l'è lasciata sfuggire.
Il problema sono semmai le alternative e le priorità.
Noi a Catania abbiamo una società modesta che è nata dal nulla e che si prefigge scopi modesti. Siamo in serie A da tre anni e vogliamo restarci a lungo; stiamo realizzando qualcosa che ci permetterà oltre che a sopravvivere a giocare un ruolo diverso da quello fin'ora giocato.
Nessuno oggi si sognerà mai di equipararsi a relatà come Firenze, Genoa, ...., sia per tradizione che per esperienza societaria. Questo non è provincialismo, ma essere consapevoli dei propri mezzi! Ho sempre sostenuto che quando la nostra società deciderà di entrare in Europa non lo farà per fare comparsa ma per vincere, e su questo accetto scommesse!
A Palermo invece si son trovati dall'oggi al domani da gente come Amerini e Lugnan a gente come Toni e Amauri; da lottare per i play-off di serie C  a competere (almeno qualcuno pensava) per la champions, senza per altro avere alle spalle quella tradizione e quella cultura tipica di squadre che per anni hanno avuto queste priorità.
Giustamente la piazza cerca di stare al gioco, ma è chiaro che le distanze sono incolmabili e chiaro che la cultura non è quella giusta.
Zamparini d'altronde è un imprenditore e non gli e ne può fregar un bel niente, se a Palermo c'è Sergio che vuol veder la sua squadra competere con il Manchester o il Chelsea: a lui interessa capitalizzare e basta, ottenere il massimo da ogni situazione.
D'altronde mi sembra evidente anche dalle condizioni: " io ti mantengo la squadra in serie A .... e tu mi concedi tanto quanto" e dalle strategie (una squadra che ambisce alla Champions non si priva di giocatori da Champions)
Ora ci sono Palermitani coscienti di questo e altri invece che credono chissà che cosa: ecco quest'ultimi esprimono il provincialismo nella sua forma migliore!
NOI SIAMO IL CALCIO CATANIA
MALATO PO CATANIA
Ciao