Ormai mancano pochi giorni all'ufficialità dei deferimenti e quindi questi discorsi lasciano il tempo che trovano. Tuttavia voglio chiarire che il mio non è ottimismo di maniera.
Gli unici ad aver letto integralmente le carte processuali sono i magistrati di Catania (che stanno ancora indagando), gli avvocati del Catania e di Pulvirenti, e Palazzi. I giornalisti hanno letto ciò che è stato fatto leggere loro per assicurare il diritto di cronaca. Ciò non di meno penso, forse mi sbaglio, che del caso Catania sia sia detto quasi tutto.
Il giornale milanese innominabile è da circa 20 giorni che propone la sua condanna per il Catania, da prima ancora che Palazzi ricevesse le carte processuali dalla procura di Catania. Stanno conducendo la loro campagna moralizzatrice che deve vedere nel Catania l'esempio spettacolare di "delitto e castigo". Scorretto e schifoso.
Palazzi, non può arbitrariamente proporre la pena che ritiene opportuna, non è lo sceriffo Maddox del western "io sono la legge" , ma essendo anch'egli un organo di giustizia, deve attenersi ai principi del diritto in materia.
Nei casi di giustizia sportiva sono inquisite sempre le persone fisiche e le società e vengono disposte sempre pene diverse. Quindi alla pena durissima per Pulvirenti (radiazione) non può corrispondere la morte sportiva della società, cosa che di fatto si avrebbe con la retrocessione in una serie dilettantistica (il Parma, morto, sta rinascendo dalla serie D). E ciò anche nel caso in cui Palazzi decidesse di non considerare "attenuante" l' ammissione di Pulvirenti, il quale secondo quanto dichiarato dalla procura di Catania, invece ha prestato fattiva collaborazione.
Il resto delle mie cosiderazioni sull'oggetto preciso del giudizio da parte del Tribunale sportivo e quindi la distinzione tra illecito consumato e semplice tentativo, le ho espresse in un altro post prima e non mi ripeto.
Può sembrare un gioco dialettico, ma "tifosi" e "proprietà" sono due entità distinte e separate unite solo perchè c'è una terza entità distinta che si chiama Catania, su cui si riversano gli effetti dei comportamenti delle prime due.
Il Catania non conosceva la macchia della slealtà sportiva e ora ce l'ha, indelebile. Così come indelebili sono le belle pagine di passione sportiva scritte negli anni dai tifosi del Catania. E nessun Pulvirenti potrà cancellarle. Pregiamoci delle cose belle e 'ghittamu a mari chiddi tinti, vigilando per quanto ci è possibile, affinché non accadano più.