Autore Topic: Il Catania non è solo una S.p.a.: le risposte immediate che ci deve Pulvirenti  (Letto 6203 volte)

Offline cantarutti72

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...alla vigilia di Catania - Chievo del 27 maggio 2007 o dell'altrettanto drammatico ultimo match contro la Roma la stagione seguente avrei vissuto, da tifoso e da catanese, una eventuale retrocessione in B in maniera traumatica, con scarse possibilità di ripresa psicologica nei successivi mesi.
Ma col passare degli anni, con la consapevolezza che la struttura societaria andava consolidandosi in esperienza, competenza ed anche in capacità finanziarie (date le cospicue plusvalenze lucrate) mi accorgevo che tale mia “sindrome da cadetteria” era dettata dagli eventi del glorioso club rossazzurro vissuti in un passato che risale alla mia infanzia, quando dopo la retrocessione in B del 1984 ci fu come si suol dire “a calata”, con un Catania che annaspò per tre anni in seconda serie per poi cadere nelle profonde tenebre (in armonia con l’andazzo della città) in quel balordo giugno 1987. E per i più attempati di me ci stava anche l’esperienza del 1970-71. Ancora retrocessione in B, biglietto di sola andata…tre anni per vivere poi l’onta della serie C.
Dunque una paura piuttosto irrazionale, più di origine statistico-cabalistica che altro. Dal girone di ritorno con Diego Simeone (2010/2011) in poi, l’irrobustimento della società Calcio Catania, confortato da due splendidi campionati, mi scacciò definitivamente il “fantasma” della “calata libera” qualora per disgrazia avessimo imboccato una stagione balorda con magri risultati originati da infelici scelte tecniche.
In caso di retrocessione ero propenso a pensare che saremmo risaliti immediatamente, come fa l’Atalanta da quarant’anni, come hanno fatto di recente Parma e Siena, come probabilmente faranno i “cugini” rosanero alla fine della prossima primavera. Perché dopo diversi anni di A, con una “navigata” struttura abituata ad alti livelli è molto difficile che il successivo anno non si arrivi quantomeno ai playoff per l’approdo alla massima serie.
Poi avvenne qualcosa di inaspettato…estate 2012 crisi WindJet, chiusura dell’attività della compagnia, inizio di un lungo contenzioso con le forze lavorative, con le istituzioni finanziarie e col mancato acquirente (Alitalia –CAI, dell’allora AD Andrea Ragnetti, quello dei vibratori made in Nederland, quando era dirigente Philips...) con strascichi che durano sino ad oggi e che stentano a trovare una via d’uscita ben definita.
Ed ecco che d’improvviso questa mia paura di una “calata” verso le tenebre è riemersa, con la variante che essa non ha più basi irrazionali ma fondate ragioni. Di natura ovviamente economico- finanziaria.
E qui veniamo al punto. Il Calcio Catania non è solo una S.p.A., non è una mera impresa privata ove un amministratore deve dar conto agli investitori ed ai creditori in quanto esposti finanziariamente per il loro denaro investito o prestato all’azienda in questione.
Il Catania è un’istituzione della città. Di essa, della sua storia è parte integrante. Nessuno potrà mai negarlo.
A cominciare dal nostro attuale Presidente. Che a questo punto ha il sacrosanto dovere, da persona con dignità quale egli è ( e sarà, mi auguro), di spiegare, non le ragioni tecniche di questo calvario di stagione calcistica, ben note anche al più infante dei tifosi rossazzurri (errata campagna acquisti, sostituzione di un dirigente capace come Gasparin con un Pablo Cosentino mero “sensale” del calcio e nullo come dirigente sportivo) ma di chiarire qual è LO STATO DI SALUTE del Calcio Catania e del gruppo Finaria il cui andamento potrà influenzare in maniera determinante (come probabilmente lo ha già fatto quest’anno) sul destino della squadra finché essa ovviamente avrà un Nino Pulvirenti quale azionista di maggioranza.
Perché qui non è in gioco la pronta risalita della squadra in A (ci metterei la firma se avvenisse in due anni, sarebbe un record nella storia rossazzurra) ma la sopravvivenza del Calcio Catania stesso !
Da tifoso, da catanese che ha gioito e penato mille avventure calcistiche rossazzurre per le quali, come tutti Voi che mi leggete,  ha passato innumerevoli notti insonni e speso incalcolabili energie mentali dettate esclusivamente dall’amore incondizionato di questi colori HO IL DIRITTO di sapere se il nostro immediato futuro assomiglierà a quello dell’Atalanta (pronto ritorno in A), della Reggina (lento spegnimento verso l’anonimato) o del Messina dei Franza (fallimento) !!!!
Dunque caro Presidente le fatidiche domande a cui ci devi una risposta sono le seguenti:
•   Il Catania ha onorato i tutti debiti vs. Impresa Ernesto Stancanelli per la costruzione del Centro Sportivo Torre del Grifo? O dobbiamo aspettarci un decreto ingiuntivo dei creditori da un momento all’altro? Com’è messa la società con i debiti tributari e previdenziali? Quali gli impegni effettivi verso Pablo Cosentino e Pietro Lo Monaco (che ancora reclama pecunia)?
•   In che misura hanno inciso gli impegni finanziari derivanti dal default di Windjet con le scelte tecniche di fine stagione 2011-2012 e la gestione ordinaria dell’attuale campionato? Ha dovuto drenare risorse del Calcio Catania (magari con stipendi arretrati o ridimensionati dei giocatori che potrebbero spiegare parte dell’attuale stagione fallimentare) per tappare le falle della compagnia aerea?
•   Il gruppo Finaria (escludendo Calcio Catania) sarà in grado di sopravvivere con i soli supermercati (Meridi srl) e gli alberghi di Taormina-Mazzarò (Platinum Hotel)? Oppure anche il settore della GDO  e della gestione turistica versa in cattive condizioni?
•   Se al dissesto Windjet seguisse un giorno quello dei Fortè e degli hotel  (con nefaste conseguenze indirette per il Calcio Catania) avresti già pronto, per il bene della città e dei tifosi, un partner finanziario o un potenziale acquirente a cui cedere le azioni del Calcio Catania e dunque far mantenere la squadra ad alti livelli?

PRESIDENTE SEI PREGATO DI RISPONDERE AD OGNUNA DI QUESTE IMPORTANTISSIME QUESTIONI !!!!!

Un caro abbraccio a tutti
"più tifi strisciato, più sei un siciliano rinnegato !! fuckinmiju "

umastru

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...alla vigilia di Catania - Chievo del 27 maggio 2007 o dell'altrettanto drammatico ultimo match contro la Roma la stagione seguente avrei vissuto, da tifoso e da catanese, una eventuale retrocessione in B in maniera traumatica, con scarse possibilità di ripresa psicologica nei successivi mesi.
Ma col passare degli anni, con la consapevolezza che la struttura societaria andava consolidandosi in esperienza, competenza ed anche in capacità finanziarie (date le cospicue plusvalenze lucrate) mi accorgevo che tale mia “sindrome da cadetteria” era dettata dagli eventi del glorioso club rossazzurro vissuti in un passato che risale alla mia infanzia, quando dopo la retrocessione in B del 1984 ci fu come si suol dire “a calata”, con un Catania che annaspò per tre anni in seconda serie per poi cadere nelle profonde tenebre (in armonia con l’andazzo della città) in quel balordo giugno 1987. E per i più attempati di me ci stava anche l’esperienza del 1970-71. Ancora retrocessione in B, biglietto di sola andata…tre anni per vivere poi l’onta della serie C.
Dunque una paura piuttosto irrazionale, più di origine statistico-cabalistica che altro. Dal girone di ritorno con Diego Simeone (2010/2011) in poi, l’irrobustimento della società Calcio Catania, confortato da due splendidi campionati, mi scacciò definitivamente il “fantasma” della “calata libera” qualora per disgrazia avessimo imboccato una stagione balorda con magri risultati originati da infelici scelte tecniche.
In caso di retrocessione ero propenso a pensare che saremmo risaliti immediatamente, come fa l’Atalanta da quarant’anni, come hanno fatto di recente Parma e Siena, come probabilmente faranno i “cugini” rosanero alla fine della prossima primavera. Perché dopo diversi anni di A, con una “navigata” struttura abituata ad alti livelli è molto difficile che il successivo anno non si arrivi quantomeno ai playoff per l’approdo alla massima serie.
Poi avvenne qualcosa di inaspettato…estate 2012 crisi WindJet, chiusura dell’attività della compagnia, inizio di un lungo contenzioso con le forze lavorative, con le istituzioni finanziarie e col mancato acquirente (Alitalia –CAI, dell’allora AD Andrea Ragnetti, quello dei vibratori made in Nederland, quando era dirigente Philips...) con strascichi che durano sino ad oggi e che stentano a trovare una via d’uscita ben definita.
Ed ecco che d’improvviso questa mia paura di una “calata” verso le tenebre è riemersa, con la variante che essa non ha più basi irrazionali ma fondate ragioni. Di natura ovviamente economico- finanziaria.
E qui veniamo al punto. Il Calcio Catania non è solo una S.p.A., non è una mera impresa privata ove un amministratore deve dar conto agli investitori ed ai creditori in quanto esposti finanziariamente per il loro denaro investito o prestato all’azienda in questione.
Il Catania è un’istituzione della città. Di essa, della sua storia è parte integrante. Nessuno potrà mai negarlo.
A cominciare dal nostro attuale Presidente. Che a questo punto ha il sacrosanto dovere, da persona con dignità quale egli è ( e sarà, mi auguro), di spiegare, non le ragioni tecniche di questo calvario di stagione calcistica, ben note anche al più infante dei tifosi rossazzurri (errata campagna acquisti, sostituzione di un dirigente capace come Gasparin con un Pablo Cosentino mero “sensale” del calcio e nullo come dirigente sportivo) ma di chiarire qual è LO STATO DI SALUTE del Calcio Catania e del gruppo Finaria il cui andamento potrà influenzare in maniera determinante (come probabilmente lo ha già fatto quest’anno) sul destino della squadra finché essa ovviamente avrà un Nino Pulvirenti quale azionista di maggioranza.
Perché qui non è in gioco la pronta risalita della squadra in A (ci metterei la firma se avvenisse in due anni, sarebbe un record nella storia rossazzurra) ma la sopravvivenza del Calcio Catania stesso !
Da tifoso, da catanese che ha gioito e penato mille avventure calcistiche rossazzurre per le quali, come tutti Voi che mi leggete,  ha passato innumerevoli notti insonni e speso incalcolabili energie mentali dettate esclusivamente dall’amore incondizionato di questi colori HO IL DIRITTO di sapere se il nostro immediato futuro assomiglierà a quello dell’Atalanta (pronto ritorno in A), della Reggina (lento spegnimento verso l’anonimato) o del Messina dei Franza (fallimento) !!!!
Dunque caro Presidente le fatidiche domande a cui ci devi una risposta sono le seguenti:
•   Il Catania ha onorato i tutti debiti vs. Impresa Ernesto Stancanelli per la costruzione del Centro Sportivo Torre del Grifo? O dobbiamo aspettarci un decreto ingiuntivo dei creditori da un momento all’altro? Com’è messa la società con i debiti tributari e previdenziali? Quali gli impegni effettivi verso Pablo Cosentino e Pietro Lo Monaco (che ancora reclama pecunia)?
•   In che misura hanno inciso gli impegni finanziari derivanti dal default di Windjet con le scelte tecniche di fine stagione 2011-2012 e la gestione ordinaria dell’attuale campionato? Ha dovuto drenare risorse del Calcio Catania (magari con stipendi arretrati o ridimensionati dei giocatori che potrebbero spiegare parte dell’attuale stagione fallimentare) per tappare le falle della compagnia aerea?
•   Il gruppo Finaria (escludendo Calcio Catania) sarà in grado di sopravvivere con i soli supermercati (Meridi srl) e gli alberghi di Taormina-Mazzarò (Platinum Hotel)? Oppure anche il settore della GDO  e della gestione turistica versa in cattive condizioni?
•   Se al dissesto Windjet seguisse un giorno quello dei Fortè e degli hotel  (con nefaste conseguenze indirette per il Calcio Catania) avresti già pronto, per il bene della città e dei tifosi, un partner finanziario o un potenziale acquirente a cui cedere le azioni del Calcio Catania e dunque far mantenere la squadra ad alti livelli?

PRESIDENTE SEI PREGATO DI RISPONDERE AD OGNUNA DI QUESTE IMPORTANTISSIME QUESTIONI !!!!!

Un caro abbraccio a tutti
Solo na domanda; Perchè?
Perchè Pulvirenti deve darti conto e ragione dei suoi problemi, perchè sei un tifoso del catania?
Cerchiamo di non scivolare nel patetico.
"U Mastru"

Offline cantarutti72

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Solo na domanda; Perchè?
Perchè Pulvirenti deve darti conto e ragione dei suoi problemi, perchè sei un tifoso del catania?
Cerchiamo di non scivolare nel patetico.
"U Mastru"
[/quote]
La mia risposta è SÌ. Deve darci conto perché il Catania é un' istituzione della città non una mera proprietà privata. A meno che si accetti passivamente di finire come la Messina peloro o la Reggina di Lillo foti...se a te va bene a me una tale mancanza di chiare informazioni mi fa star male. Da tifoso e da catanese
« Ultima modifica: 16 Marzo 2014, 09:27:12 pm da cantarutti72 »
"più tifi strisciato, più sei un siciliano rinnegato !! fuckinmiju "

Offline ivan

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Cantarutti,
ogni anno 3 squadre devono scendere in serie B, e quest'anno una di quelle 3 sarà la nostra, prima o poi doveva succedere, come è successo a tante altre squadre, non capisco il motivo di tutte queste paranoie, si sono fatti degli errori? OK, se in ogni partita nessuno facesse errori, finerebbero tutte 0-0, e così nel campionato chi commette più errori retrocede, sicuramente si farà tesoro di questi errori, ad ogni modo
serie A o serie B, io farò il mio abbonamento, mi dispiace solo di dover andare allo stadio di sabato, perchè per me, inguaribile tradizionalista, il momento della partita è la domenica nel primo pomeriggio, tutti gli altri orari li accetto con fastidio.   

Offline cantarutti72

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Se non fosse accaduto il fattaccio Windjet non me ne sarei fatte di paranoie. Sarei stato tranquillo come un vincitore del gratta e vinci "turista per sempre"...pronto a ritornare trionfante in A...ciao
"più tifi strisciato, più sei un siciliano rinnegato !! fuckinmiju "

umastru

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Solo na domanda; Perchè?
Perchè Pulvirenti deve darti conto e ragione dei suoi problemi, perchè sei un tifoso del catania?
Cerchiamo di non scivolare nel patetico.
"U Mastru"
La mia risposta è SÌ. Deve darci conto perché il Catania é un' istituzione della città non una mera proprietà privata. A meno che si accetti passivamente di finire come la Messina peloro o la Reggina di Lillo foti...se a te va bene a me una tale mancanza di chiare informazioni mi fa star male. Da tifoso e da catanese
[/quote]
Tifoso catanese, stasera mi trovi proprio nella serata sbagliata. ::)
Il Signor Pulvirenti quest'anno ha sbagliato l'impossibile nella gestione "sportiva" della società calcio Catania.
Ma economicamente, datosi che siamo figli di un dio minore se solo avesse ritardato un pagamento irpef, o peggio ancora gli stipendi, lo avrebbero crocifisso e esposto al pubblico ludibrio a p.za Stesicoro.
La società calcio Catania un'istituzione della città, questa è la barzelletta del secolo, uno stadio pieno, anzi stracolmo solo quando non si pagava, co u catanisi iè spettu. Io rispetto solo quello zoccolo duro di diecimila persone scarse a Catania e forse altre diecimila della nostra meridionalissima diaspora che seguono come possono e quando possono la nostra squadra. Parlo di Aldo, del professore,pure di Santo, su cui non sono d'accordo quasi su niente, ma è gente che ha il sangue bicolore; rosso e azzurro. Parlo di quei pazzi di di GP o Catanisazzu, che la domenica alla loro "veneranda" età e nella loro "posizione sociale" ::) ::) Vanno a fare gli ultras antempati in curva sud con l'altro sciroccato di Enzo, al secolo Pape satan, che spende molto del suo tempo ad informarci delle gesta dei ragazzini rossoazzuri vestiti. O di un certo Alfio detto Ciccibelli, che cerca di moderare quel circo impazzitodel muro di Catania.com. Ecco, per questi mi dispiace, perchè siamo malati della stessa malattia, la liotrite acuta, Catanisazzu è una vita che cerca la cura, per quanto bravo non c'e ancora riuscito, quindi quando i suoi impegni gli e lo permettono lo puoi trovare in curva sud con le vene del collo grosse come tronchi a urlare "arbitru cunnutu. ::) ::) ::)
Ma sempre di calcio parliamo, e negli ultimi dieci anni abbiamo parlato di un calcio pulito, mai immischiati nel calcio scommesse, di un calcio economicamente sano, bilanci in attivo da sette anni.
E tu vieni a cercarci conto a questa società? Ma Prima del 2004 dove vivevi in svizzera? ::) ::)
"U Mastru"
P.S. Caro Canta, scusa se sono stato un pò pesante, ma sia ben chiaro che si tratta solo di dialettica legata a questa nostra folle passione, niente di personale. ;-)
« Ultima modifica: 16 Marzo 2014, 10:06:28 pm da umastru »

Offline cantarutti72

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N...duru é u puppu...Mastru...non è la sede giusta per tediarti con lezioni di bilancio. Ma vorrei dirti che una società sana come il Catania (ma ke minkia ne sai tu di come l'ho sempre difesa, nella mia professione, dal becero pregiudizio ed ignoranza di certa gente del nord) andrà inevitabilmente a soffrire se una azienda del gruppo accusa grosse difficoltà finanziarie. E non parliamo di cifre tipo l' ingaggio di Lucenti...Windjet visto che tu stai facendo u classicu "triacusu" catanisi (ossia tanto rumore ma sulu "aria") facendomi passare per uno da Villa varagghi, forse non sapevi che solo un paio di mesi prima di andare in dissesto era acclamata dalla stampa specializzata come tra le più virtuose compagnie low cost d' Europa. C' era persino un progetto per una sua quotazione in borsa. Poi tutto é andato a lucciole. Chi ci garantisce che non accadrà per il Calcio Catania? Parlo con cognizione di causa, non utilizzando il testosterone, caro Mastru. Niente di personale, U saiCiao
"più tifi strisciato, più sei un siciliano rinnegato !! fuckinmiju "

umastru

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N...duru é u puppu...Mastru...non è la sede giusta per tediarti con lezioni di bilancio. Ma vorrei dirti che una società sana come il Catania (ma ke minkia ne sai tu di come l'ho sempre difesa, nella mia professione, dal becero pregiudizio ed ignoranza di certa gente del nord) andrà inevitabilmente a soffrire se una azienda del gruppo accusa grosse difficoltà finanziarie. E non parliamo di cifre tipo l' ingaggio di Lucenti...Windjet visto che tu stai facendo u classicu "triacusu" catanisi (ossia tanto rumore ma sulu "aria") facendomi passare per uno da Villa varagghi, forse non sapevi che solo un paio di mesi prima di andare in dissesto era acclamata dalla stampa specializzata come tra le più virtuose compagnie low cost d' Europa. C' era persino un progetto per una sua quotazione in borsa. Poi tutto é andato a lucciole. Chi ci garantisce che non accadrà per il Calcio Catania? Parlo con cognizione di causa, non utilizzando il testosterone, caro Mastru. Niente di personale, U saiCiao
Fatti, Canta, quando il Catania sarà penalizzato per ritardi o mancati pagamenti, userò di nuovo la cenere di cui ho sempre un bidone pieno. ma di sicuro non lo utilizzerò per una retrocessione che per società come la nostra ci  può sempre stare.
"U mastru"

Offline ivan

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Il vero motivo per cui retrocediamo, è perchè nonostante quest'estate si sia probabilmente speso più degli anni precedenti, abbiamo la squadra più scarsa del campionato, aggiungiamoci anche l'allenatore più scarso, e abbiamo spiegato tutto, il resto sono solo chiacchere.

Offline marco-69

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http://www.sudpress.it/sud/catania-rovina

Ora...lasciando perdere i termini apocalittici...
Vorrebbe il buon Pulvirenti spiegare se e perche' gli ultimi bilanci non sono stati firmati?
Vorrebbe il buon Pulvirenti spiegare se e perche' l'attivo e' sparito negli ultimi due anni?

A me non importa la categoria.
Anzi proprio non la considero.
A me importa ora e localita'..
E al resto penso io.
Io sono un tifoso del Catania.

Non di Pulvirenti...
E da Pulvirenti gradirei risposte.
Non perche' sono abbonato.
Ma perche' sono TIFOSO.

Grazie.

Offline cantarutti72

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ho letto l'articolo...pieno di gravi inesattezze.
A chiarimento:
- Lo Monaco non firmò il bilancio perchè esso si chiude il 30 giugno di ogni anno, dunque viene approvato entro il 30/10. Nel 2012 già era stato sostituito da Gasparin da almeno sei mesi.
- Gasparin (non Gasparini, cos'è un incrocio da il ricciuto ed il brizzolato tecnico genoano?)  ha regolarmente firmato il bilancio approvato al 30/6/2012.
- Pulvirenti ha regolamente firmato il bilancio al 30/6/2013.
- Il compenso degli amministratori ammonta a poco meno di €1 mln da suddividere in 4 (Pulvirenti, Cosentino, Bonanno, Milazzo).
Complimenti all'aspirante  premio Pulitzer  8-)
« Ultima modifica: 17 Marzo 2014, 04:19:43 pm da cantarutti72 »
"più tifi strisciato, più sei un siciliano rinnegato !! fuckinmiju "

Offline marco-69

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Ottimo....
Lo dico senza ombra di ironia caro Cantarutti..
Perche' questa stagione è già abbastanza amara 8-)

Offline Peppenappa

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Va aggiunto che i responsabili di questa spazzatura spacciata per giornalismo d'inchiesta senza padroni e quegli avvoltoi di tuttomercato.web e Itasportpress che gli hanno creduto ed ospitati sul proprio sito, sono stati querelati dal presidente, a titolo personale e nella qualità di presidende del Catania Calcio 1946.
Resta la cosa grave che queste infamità circolano a Catania da parecchio tempo, a inasprire ancor di più gli animi di una tifoseria già depressa per i risultati sportivi di quest'annata balorda. Con chiunque ti capita di parlare, ti dice che Pulvirenti sta fallendo ed il Catania farà la fine di Wind Jet.
Praticamente, come già scritto da Ivan, retrocedono decine di squadre, alcune delle quali con dirigenze più precarie della nostra (tipo il Palermo di Zamparini) e sono sempre li, ma solo a Catania, il solito vittimismo dice che avverà l'armegeddon  :-D

Ciao
Giuseppe Napoli

Offline MALATO PO CATANIA

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Pulvirenti.....quante banconote da 50 euro hai nel portafoglio?
Pulvirenti....perché hai cambiato l'automobile?
Pulvirenti.....perché ieri hai lasciato solo 20 cent di mancia al bar quando prima lasciavi 1 euro?
Pulvirenti....perché??
Permettetemi, ma tutto questo è veramente ridicolo...
Noi siamo tifosi e la società, nelle vesti del Presidente, non è tenuta a dare nessuna spiegazione su argomenti che esulano il calcio giocato.
La winjet, l'impresa di costruzioni, i bilanci...non sono affare nostro, ma di agenzia delle Entrate e Polizia Tributaria.
Ricordo che 3/4 di serie A è con i bilanci in perdita...
Se ci fossero stati problemi societari sarebbero emersi puntualmente come emergono altrove..e vi assicuro che già Criscitiello ci avrebbe pelo e contropelo.
Non vedo nulla di anormale se non una campagna acquisti errata e parecchia incompetenza, quindi suggerirei di finirla con queste illazioni e pensare al calcio giocato...

Offline Caprarupens

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Pulvirenti.....quante banconote da 50 euro hai nel portafoglio?
Pulvirenti....perché hai cambiato l'automobile?
Pulvirenti.....perché ieri hai lasciato solo 20 cent di mancia al bar quando prima lasciavi 1 euro?
Pulvirenti....perché??
Permettetemi, ma tutto questo è veramente ridicolo...
Noi siamo tifosi e la società, nelle vesti del Presidente, non è tenuta a dare nessuna spiegazione su argomenti che esulano il calcio giocato.
La winjet, l'impresa di costruzioni, i bilanci...non sono affare nostro, ma di agenzia delle Entrate e Polizia Tributaria.
Ricordo che 3/4 di serie A è con i bilanci in perdita...
Se ci fossero stati problemi societari sarebbero emersi puntualmente come emergono altrove..e vi assicuro che già Criscitiello ci avrebbe pelo e contropelo.
Non vedo nulla di anormale se non una campagna acquisti errata e parecchia incompetenza, quindi suggerirei di finirla con queste illazioni e pensare al calcio giocato...

che dire: intervento saggio e condivisibilissimo!
« Ultima modifica: 19 Marzo 2014, 02:30:26 pm da Caprarupens »