Ho rispolverato questa vecchia foto di Corini perché è questo il Corini che vorrò ricordare non appena quest’incubo sarà finito. Da giocatore nel suo ruolo è stato uno dei più grandi registi del suo tempo, ha indossato anche la maglia della nazionale. Da allenatore credo sia giunta l’ora di stendere il così detto pietoso velo. Difficile immaginare come la squadra “ammirata” ieri a Terni, pressoché identica a quella delle 5 gare precedenti, possa non uscire stritolata dai prossimi due impegni. Il Catanzaro è un piccolo orologio che funziona a meraviglia, fa girare la palla facendo correre a vuoto l’avversario e buca in profondità con una precisione pazzesca mettendo spessissimo la palla in rete. In pratica venerdì prossimo assisteremo all’incontro tra una squadra di calcio decisa a bersi il sangue dell’avversario ed una sull’orlo di una crisi di nervi, vittima dei suoi stessi limiti tattici e con i fucili puntati addosso da una tifoseria avvilita che non è più disposta ad assistere ad immani scempi tra le mura di casa. Il Parma sabato scorso gli ha buttato la porta a terra a quelli del Modena. Insomma si prepara lo scenario di una nuova Caporetto in salsa sportiva. Cambiare adesso, in piena bagarre, si correrà il rischio di mettere nelle peggiori condizioni un nuovo eventuale mister subentrante. Meglio arrivare a gennaio, a mercato aperto e rifare tutto (o quasi) sulle indicazioni di un nuovo allenatore ed anche un nuovo direttore sportivo. Probabilmente questa squadra stessa saprebbe fare molto meglio con un allenatore dalle idee chiare e dalla comprovata esperienza ma questo sarà eventualmente lui a deciderlo. Di arrivare fino a giugno con ancora Corini in panchina mi sembra solo fantascienza.
Concludendo caro Eugenio credo che tu abbia poche colpe per i tuoi limiti tra cui forse il più grande è quello di aver voluto cimentarti in un’impresa più grande di te. C’è stata troppa ottusità tra te, la società che ti tiene ancora seduto su quella panchina ed almeno la metà dei tifosi rosanero, che non si sono accorti l’estate scorsa che non sei l’allenatore adatto per questo progetto. Oggi la realtà dice questo: che ti stanno mandando al macello; non sollevandoti dall’incarico di allenatore, bastava farlo anche 15 giorni fa, stanno mandando al massacro te e la squadra, ragazzi che fino a prima di avere te come loro allenatore, erano stati dei leaders nelle loro squadre precedenti.
Quelli del CfG ci dicono di avere pazienza, di aspettare. Aspettiamo! Sediamoci sulla sponda del fiume, nella speranza di veder passare un lussuoso riverboat pieno di genti festanti e non un cadavere.