Il Catania vince a Bologna la sua prima partita in trasferta del campionato, ma al termine dei 90 minuti si ritrova, come ampiamente previsto alla vigilia, retrocesso in Serie B. Il Catania riesce a portare a casa tre punti dal Dall’Ara di Bologna al termine di una partita epica giocata per oltre un’ora in inferiorità numerica contro una squadraccia che è retrocessa in Serie B insieme ai rossazzurri e che ha meritato la cadetteria tanto quanto se non più del Catania. Fa ancora più male retrocedere il giorno in cui il Catania vince in trasferta dopo ben 24 partite di astinenza, e soprattutto in un periodo in cui la squadra rossazzurra guidata da Pellegrino sembrava proprio aver iniziato ad ingranare (trasferta di Verona a parte).
Nel primo tempo il Catania ha ribattuto colpo su colpo ai padroni di casa fino a trovare il gol del vantaggio su punizione con il redivivo Monzon (aiutato anche dalla mal disposta barriera felsinea). Ma sei minuti più tardi lo scellerato Peruzzi si è preso il secondo cartellino giallo per un fallo evitabilissimo a 60 metri dalla porta rossazzurra. Con Izco che è scalato in difesa, il Catania si è assestato con un 4-4-1 che non ha sofferto più di tanto le sortite offensive del Bologna se non nei minuti finali della prima frazione.
Nella ripresa il Catania ha continuato a difendersi con ordine e a creare anche qualche grattacapo dalle parti di Curci. Purtroppo a partire dalla seconda metà della ripresa sono iniziate ad arrivare le notizie dei vantaggi di Chievo e Sassuolo che di fatto sancivano la retrocessione matematica delle due squadre in campo al Dall’Ara. Il Bologna di riffe o di raffe è riuscito a pareggiare con un tiro da fuori di Morleo che ha sorpreso Frison, ma il Catania, con uno scatto di orgoglio, ha impiegato meno di cinque minuti a ritornare in vantaggio con un bel gol di Bergessio in contropiede.
A fine partita lacrime da una parte e dall’altra, con i rossazzurri che tornano in Serie B dopo otto anni di onorata militanza nella massima serie. Non doveva assolutamente finire così per una squadra sulla carta costruita per lottare per un posto in Europa League, e che invece adesso si ritrova sciaguratamente in cadetteria. E ora sa quannu acchianamu n’auttra vota ‘n Serie A.
La mia impressione sui giocatori scesi in campo oggi è la seguente:
Frison: Il giovane portiere veneto è stato un muro quasi invalicabile per i giocatori felsinei con ben cinque interventi decisivi (su Cristaldo, Ibson, Kone, e due volte su Bianchi). Sul gol di Morleo il portiere rossazzurro è rimasto fermo sul posto, ma non ci sarebbe arrivato nemmeno se si fosse tuffato in anticipo. La migliore partita di Frison con il Catania. Voto 8,5
Peruzzi: Il pendolino rossazzurro finalmente è riuscito a farsi espellere. Due scellerati cartellini gialli in 28 minuti che hanno costretto il Catania a giocare uno spareggio salvezza in 10 uomini per più di un’ora. Aveva ragione allora Maran che lo sostituiva sempre subito dopo aver preso il primo cartellino giallo. Voto 2
Gyomber: Lo slovacco ha giocato un’altra buona partita in coppia con Rolin, tenendo su la difesa con la squadra ridotta in dieci uomini. Ha concesso solo una palla gol all’evanescente Bianchi, per il resto ha respinto tutti gli attacchi rossoblu, confermando tutti i progressi mostrati durante il campionato. Una delle pochissime note positive della stagione rossazzurra. Voto 7
Rolin: Il difensore uruguagio si è confermato ancora una volta un baluardo insuperabile, e di gran lunga il centrale rossazzurro più continuo e affidabile dell'intera stagione. Prima Bianchi poi Acquafresca ne hanno visti pochi di palloni contro Rolin. Mezzo voto in più per aver giocato febbricitante. Voto 7,5
Monzon: Altra ottima partita del terzino argentino che oltre a segnare il gol del primo vantaggio rossazzurro su punizione (e cu iavi bisognu di Lodi?), al suo attivo c’è anche l’assist per il gol di Bergessio e tantissima lotta sulla fascia contro Garics. L’acquisto più costoso del Catania sta uscendo fuori solo nel finale di campionato. Voto 7,5
Izco: Grandissima partita di sacrificio di Marianito che ha iniziato la partita nel suo ruolo naturale di interno destro per poi passare a terzino a causa dell’espulsione di Peruzzi. Poi nell’ultima mezz’ora di partita è ritornato a centrocampo e ha pure sfiorato il gol nel finale. Per tutti i 90 minuti Mariano ha lottato da vero capitano, rimanendo in campo con un vistosissimo turbante dopo uno scontro violento con Natali. Mezzo voto in più per lo spirito di sacrificio malgrado la ferita alla testa. Voto 8
Rinaudo: Altra ottima partita di Rinaudo nel ruolo di regista (e cu iavi bisognu di Lodi?). Padrone del centrocampo, con le buone o con le cattive il Fito riesce sempre a togliere il pallone agli avversari. Ottima come sempre anche la circolazione del pallone e il supporto alla squadra nelle due fasi. Voto 7
Leto: Buona partita anche dell’attaccante argentino che si è reso protagonista di ottime sgroppate con tanto di dribbling funambolici sulla fascia destra, aiutando a tenere alta la squadra e ad allentare la pressione sulla difesa quando il Catania ne aveva più bisogno. Come Monzon, anche Leto sta uscendo fuori proprio nel finale di campionato. 7
Barrientos: Il Pitu stavolta ha giocato in grande sofferenza in quanto il clima di battaglia dello spareggio salvezza e la situazione d'emergenza causata dall'inferiorità numerica poco si addicono alle caratteristiche del fantasista argentino. Ha cercato di dare il suo contributo alla causa, ma quannu Pellegrino visti a catta mala pigghiata, Barrientos è stato il primo ad uscire dal campo. Voto 6
Castro: Anche il Pata ha giocato una partita di grande sacrificio, e, come Leto sulla fascia opposta, ha cercato di portare quanti più palloni possibili lontano dall’area rossazzurra con le sue sgroppate sulla fascia. Buono anche il lavoro di tamponamento sulla fascia in aiuto a Monzon. Voto 6,5
Bergessio: Il Toro Lavandina oggi ha giocato un’altra grandissima gara, battagliando con i centrali difensivi avversari per tutta la partita, aiutando tantissimo la difesa e il centrocampo nei concitatissimi minuti finali, e soprattutto realizzando il gol della vittoria con un ficcantissimo contropiede finalizzato con un bellissimo fendente sul primo palo. E aveva sfiorato il gol pure in apertura di ripresa. Grandissimo Toro! Voto 8
Plasil: Il ceco ha giocato 35 minuti di partita al posto di Barrientos, ma anche stavolta, così come contro la Roma, Plasil ha impiegato tantissimo tempo per entrare in partita. Si è sistemato in mezzo al campo a fare legna, ma ricordo il suo nome menzionato dal telecronista solamente poche volte. Voto 6
Bellusci: Al ritorno in squadra dopo diverse giornate di assenza, il difensore calabrese ha giocato 25 minuti come terzino destro. Ha contribuito a puntellare la difesa, consentendo a Izco di riportarsi nella zona mediana del campo. Voto 6
Biraghi: Un quarto d’ora in campo come terzino sinistro per il ragazzo lombardo, e anche lui ha contribuito a rafforzare la difesa rossazzurra. Voto 6
Pellegrino: Ah su c’iavissunu misu o Catania nde manu di Pellegrino na pocu di pattiti chiù prima sa comu avissa finutu! La prima e unica vittoria esterna del campionato porta la firma dell’allenatore siracusano che con il suo 4-2-3-1 ha dato sicurezza e solidità alla squadra rossazzurra. Anche in inferiorità numerica il Catania non ha mai perso la testa ed è riuscito a ritornare in vantaggio subito dopo aver subito il gol del pareggio bolognese. E se fosse lui a tentare di riportare il Catania in Serie A? Voto 8
Purtroppo malgrado la vittoria il Catania è retrocesso in Serie B. L’unica cosa da fare adesso è finire il campionato al terzultimo posto ('nza mai, qualche possible ripescaggio), e poi ripartire nuovamente per riconquistare il paradiso della Serie A perduto.
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FOZZA CATANIA