Due passi avanti (le due partite vinte con la Casertana in campionato ed il Messina in coppa) e uno indietro (il pareggio di ieri). Mi sembra che questa sarà la stagione del Catania perché al momento non si vedono costanti miglioramenti sul piano del gioco. Le vittorie non sono state il frutto di una superiorità schiacciante sul piano tattico e atletico, ma il risultato di ottime giocate dei singoli giocatori che il Catania ha in organico. Da più di due mesi questa squadra ormai si allena insieme e ormai dovrebbe aver capito che la maggior parte delle partite in casa saranno affrontate dagli avversari rimanendo dietro la linea della palla chiudendo gli spazi e sfruttando gli inevitabili errori di palleggio per ripartire in contropiede.
Se poi si aggiunge che si possono prendere goal anche banali come quello di ieri, ecco spiegate le difficoltà del Catania in casa. Unico conforto può intravedersi nella notevole dose di sfortuna nel colpire i pali anziché fare goal, con azioni che in ogni caso dipendono dalle ottime capacità balistiche di molti calciatori del Catania.
L'efficacia vincente del tanto osannato "giochismo" per ora non si vede, ne nella fase offensiva e neanche in quella difensiva.
Anche lo scorso anno il Catania è partito con tante difficoltà, vincendo le partie con striminziti 1 a 0, gicando un calcio brutto e sporco ma efficace, perfettamente adatto alla categoria. Lo stesso tipo di calcio che si gioca in serie C, anche se con un maggiore tasso tecnico delle squadre.
A mio parere va sfatata la legenda che lo scorso anno il Catania avesse uno "squadrone" e che quindi "doveva per forza vincere": aveva un'ottima squadra, come quest'anno, assemblata - con criterio - nel mese di agosto e quindi con tante lacune atletiche, ma concentrata, unita, determinata, affamata di risultato più che di gioco e ben guidata dalla panchina da un tecnico vincente, capace di leggere le partite in corso e vincerle con i cambi che la lunga panchina gli permetteva.
Magari le prossime partite smentiranno interamente queste critiche e dico fin d'ora che ne sarei felicissimo. Ma i risultati al momendo dicono il contrario.
Per questo personalmente concordo pienamente con Bua sulla proiezione biennale per avere un campionato vincente: è nei numeri della classifica. Anche se non credo che fosse nelle intenzioni iniziali di alcuni dirigenti. Continuo a vedere una enorme contraddizione fra l'aver costruito un'ottima squadra, senza soprese e con pochissime "scommesse" fra i calciatori che la compongono e aver scommesso sulla guida tecnica. La scommessa in quanto tali si può anche vincere. Spero proprio che il Catania la vinca.