Io rimango sulle mie posizioni.
Su Corini dico che non ha tratto alcuna esperienza, ma qualcuno, in camera caritatis, gli ha piu' o meno imposto quelli che Sergio chiama miglioramenti. Mateju e' sparito dal campo e poi ceduto, quando in due anni e' stato il giocatore di movimento con piu' minuti disputati e con l'allenatore che lo ha preferito a chiunque. Il 4-2-3-1 era quello che Corini non avrebbe dovuto toccare appena arrivato lo scorso anno, con una squadra che, specialmente nella fase offensiva, lo praticava a memoria. A centrocampo da Agosto abbiamo visto una girandola continua di uomini e posizioni, Segre assolutamente in secondo piano, mortificato con numerose panchine. Adesso il centrocampo ha tre titolari e delle riserve che giocano solo da subentranti o in caso di infortuni.
Se l'assoluta decisione della societa' nel salvare il posto al suo allenatore fosse figlia di una analisi tecnica (con conseguenti correttivi) ampliata ad altri soggetti, allora quei silenzi, quella apparente mancanza di azione, avrebbero un altro senso.
Detto questo, e mi rivolgo genericamente a tutto l'ambiente, piano con gli entusiasmi. Con la Cremonese non abbiamo preso il 3-1 per pochi centimetri di fuorigioco, col derelitto Bari Brunori ha salvato sulla linea quando eravamo ancora 0-0, la Feralpi ci ha massacrato il primo tempo e non abbiamo preso gol solo grazie a due pali, ai salvataggi di Pigliacelli e ad un paio di salvataggi in extremis di Lund e non so come sarebbe finita con lo stesso Como se ancora una volta i centimetri non ci avessero salvato sul gol annullato e non si fossero infortunati Baselli e Kone, perche' fino al 30esimo si e' visto la replica di un Palermo-Catanzaro o Palermo-Lecco.
Il Palermo autoritario del 2004 o del 2014, quello che vinceva le partite rischiando poco o nulla, sapendo benissimo cosa fare in campo, dal primo all'ultimo minuto, oggi non esiste. Il tutto con una rosa di giocatori che, ripeto, insieme a quella del Parma e' di gran lunga la migliore del campionato.