Tranquilli ALDO E' VIVO E CANTA INSIEME A VOI!
Vi ringrazio per il pensiero, ma come ha scritto Giovanni, semplicemente
m'auttai a scrivere al ritorno dalla trasferta di Rieti.
Probabilmente perché c'era effettivamente poco da scrivere oltre quello scritto da Giovanni. Anche a mio giudizio la squadra è messa in campo più
larga che
corta e questo, sempre a mio giudizio, non va bene perché, impegnando, in fase d'attacco, bene quattro uomini, i due terzini e le due ali, a distanza di 20 metri l'uno dall'altro, a ridosso delle due linee laterali, per differenza, l'intero campo resta presidiato da soli sei giocatori, escludo ovviamente il portiere, con rischi notevoli in caso di veloce ribaltamento di campo, per la costante inferiorità numerica, per fortuna che siamo in Lega Pro ed anche gli avversari sbagliano tanto. In seconda battuta questo modulo non mi convince, perché, stazionando anche l'attaccante sulla fascia laterale, toglie spazio al terzino e gli porta in zona un difensore. Sarebbe meglio, sempre a mio avviso, che solo uno dei due, preferibilmente il terzino, soggiornasse sulla linea mentre l'attaccante si accentrasse un pò liberandogli la corsia. Sui singoli niente che non si fosse già visto in televisione, 4/5 elementi buoni, e gli altri nella media della categoria, che considero molto bassa. Due parole su Calil, mi sembra, ma scopro l'acqua calda, anche perché era un mio pallino anche quando stavamo in serie A, l'unico fuori categoria, ma è sprecato a fare il centravanti, perché non ne ha le caratteristiche di corsa, infatti nello scatto breve si fa sempre recuperare dai difensori, lo vedrei meglio come mezza punta, alle spalle degli attaccanti nella stessa posizione che occupava, facendo le debite proporzioni, Kakà nel Milan.
Un ultima notazione sul pubblico presente, molta gente venuta da Catania, con una robusta presenza della Curva Sud, altri dal centro Italia, mi è sembrato strano sentire tifare Catania con l'accento romanesco, nessuno dei volti conosciuti dei trasfertisti del nord Italia. Ovviamente, per la presenza della Sud, nessun coro di presa di distanza dalla società. Siamo stati molto più pesanti noi del nord Italia a maggio a Carpi, che eravamo in meno, forse nemmeno 50, ma tutto lo stadio ha capito in che considerazione tenevamo Cosentino e, in misura minore,
picchì ancora n'ava succirutu nenti, quell'infame del presidente.
Per ultimo lascio le cose piacevoli di sabato scorso, l'aver conosciuto Giovanni e la soluzione ottimale che abbiamo scelto per conoscerci, per quanto mi riguarda, un bel piatto di bucatini alla amatriciana ed un ottima trippa alla romana.
Vi vogghiu cca saluti!