Autore Topic: Guai fiscali per Pulvirenti (... e il Catania) !  (Letto 38046 volte)

Filippo MI

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Re: Guai fiscali per Pulvirenti (... e il Catania) !
« Risposta #90 il: 12 Novembre 2009, 08:55:48 am »
Così chiudiamo sto post che mi ha stufato  >:(

... chiudiamo questo inutile post ...

Ben gentili, signori  :-\

Mi sembra giusto, al pari di quella iniziale, citare la fonte video della notizia circa l'assoluzione per i fatti del Catania Calcio (settimo servizio, se non erro) ... http://video.telecolor.it/?m=video&a=TG&id=5367

Preso atto che, se non si parla di aria fritta, il post è inutile e stufa, prego la Redazione di chiuderlo  8|

Pape non mi riferivo alla notizia che hai postato inizialmente ma alla sterile polemica Acireale vs. Catania che mi pare oltremodo off topic se penso al titolo del post

Offline Testa Dura

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Re:Guai fiscali per Pulvirenti (... e il Catania) !
« Risposta #91 il: 15 Luglio 2015, 08:49:36 pm »
Alla lunga Testa Dura ha sempre ragione, qui come in tutti gli altri argomenti. Ma in fondo è meglio così: pulvi ha fatto a tempo a far scivolare un velo di eterna infamia sul catania.


Bancarotta fraudolenta alla Wind Jet, la Finanza convoca 14 indagati

Nuovi guai giudiziari per l'imprenditore Antonio Pulvirenti e per i suoi collaboratori. La Procura ha emesso inviti a presentarsi per rendere interrogatorio nei confronti di 14 persone sottoposte ad indagini per reati di bancarotta fraudolenta in relazione al dissesto della Wind jet


Redazione · 15 luglio 2015



Nuovi guai giudiziari per l'imprenditore Antonio Pulvirenti e per i suoi collaboratori. La Procura della Repubblica di Catania ha emesso inviti a presentarsi per rendere interrogatorio nei confronti di 14 persone sottoposte ad indagini per reati di bancarotta fraudolenta in relazione al dissesto della Wind jet, che nel maggio del 2013 fu ammessa alla procedura di concordato preventivo con un passivo di oltre 238 milioni di euro.

L’attività investigativa eseguita dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catania ha consentito di ricostruire le vicende societarie che hanno condotto all’aggravamento del dissesto della Wind Jet s.p.a. per oltre 160 milioni di euro "per effetto di operazioni dolose - scrivono gli inquirenti - compiute a partire dal 2005. All’esito di accertamenti bancari, acquisizioni documentali e rogatorie internazionali svolte in Lussemburgo, Francia e Regno Unito è emerso che la Wind Jet s.p.a., già dal 2005, aveva riportato ingenti perdite che non le consentivano più di operare sul mercato in mancanza di immissione di capitali, essendo insufficienti le ricapitalizzazioni effettuate".

"In base agli elementi investigativi raccolti, tali perdite sarebbero state occultate nel bilancio al 31.12.2005 con un’artificiosa operazione di valorizzazione del marchio WJ, consistita nella cessione (e retrocessione dopo pochi anni) del marchio Wind Jet in favore della Meridi s.p.a. (società di gestione di supermercati che fa parte dello stesso gruppo imprenditoriale) per un importo pari a 10 milioni di euro".

Negli anni successivi le operazioni di fittizia sopravvalutazione di bilancio sono proseguite e gli organi societari si sono avvalsi del contributo di società estere che hanno predisposto perizie di stima “di comodo” del magazzino e di beni strumentali di wind jet s.p.a. rappresentando valori sovrastimati per oltre 40 milioni di euro. Secondo quando emerso dalle indagini, le rilevazioni dell’attivo nelle poste di bilancio sarebbero state eseguite d’intesa con i componenti del collegio sindacale - che, invece, avrebbero dovuto svolgere funzioni di controllo - e d’accordo con i responsabili della società di revisione.

La Wind jet s.p.a avrebbe dunque intrapreso la trattativa svolta con Alitalia, nella prima metà del 2012, mentre versava in una grave condizione di dissesto occultata dalle fittizie sopravvalutazioni dei dati di bilancio. Nel corso delle indagini sono emerse anche indebite appropriazioni di somme di Wind jet s.p.a. da parte di Rantuccio Stefano e Rantuccio Stefano Biagio per importi pari a circa 270.000 mediante complessi trasferimenti di danaro dall’Italia al Lussemburgo e Regno Unito e successive retrocessioni verso l’Italia, per cui è stata contestata l’aggravante della transnazionalità.



Queste le persone convocate in sede di interrogatorio: Abbadessa Gianmarco, componente del collegio sindacale di Vind Jet,  Cominu Gianni in qualità di Maintenence Ph, D'Amico Giuseppe ex Engineering Manager, Di Fazio Luciano, Partner di Emintad, Cedro Gianluca, Senior Partner della stessa Società, Marchetti Giulio, Associate Partner della Bompani Audit Srl, Patti Sarah, componente del collegio sindacale di Wind Jet insieme al collega e presidente del collegio Patti Vincenzo, il patron Antonio Pulvirenti, Presidente del Consiglio di Amministrazione della società low cost e titolare del 99,22% delle azioni dell'azienda  e del 97,36% delle quote di Meridi srl, Rantuccio Biagio quale destinatario di somme di denaro sul proprio conto corrente, Rantuccio Stefano, Amministratore Delegato di Wind Jet, Santagati Paola in qualità di commercialista di Wind Jet, Simonetta  Remo, Amministratore della società di revisione 'Bompani' ed infine Vitaliti Angelo, quale componente del Consiglio di Amministrazione di Wind Jet ed Amministratore Delegato di Meridi Srl.

Offline U mastru

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Re:Guai fiscali per Pulvirenti (... e il Catania) !
« Risposta #92 il: 15 Luglio 2015, 10:41:55 pm »
Alla lunga Testa Dura ha sempre ragione, qui come in tutti gli altri argomenti. Ma in fondo è meglio così: pulvi ha fatto a tempo a far scivolare un velo di eterna infamia sul catania.


Bancarotta fraudolenta alla Wind Jet, la Finanza convoca 14 indagati

Nuovi guai giudiziari per l'imprenditore Antonio Pulvirenti e per i suoi collaboratori. La Procura ha emesso inviti a presentarsi per rendere interrogatorio nei confronti di 14 persone sottoposte ad indagini per reati di bancarotta fraudolenta in relazione al dissesto della Wind jet


Redazione · 15 luglio 2015



Nuovi guai giudiziari per l'imprenditore Antonio Pulvirenti e per i suoi collaboratori. La Procura della Repubblica di Catania ha emesso inviti a presentarsi per rendere interrogatorio nei confronti di 14 persone sottoposte ad indagini per reati di bancarotta fraudolenta in relazione al dissesto della Wind jet, che nel maggio del 2013 fu ammessa alla procedura di concordato preventivo con un passivo di oltre 238 milioni di euro.

L’attività investigativa eseguita dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catania ha consentito di ricostruire le vicende societarie che hanno condotto all’aggravamento del dissesto della Wind Jet s.p.a. per oltre 160 milioni di euro "per effetto di operazioni dolose - scrivono gli inquirenti - compiute a partire dal 2005. All’esito di accertamenti bancari, acquisizioni documentali e rogatorie internazionali svolte in Lussemburgo, Francia e Regno Unito è emerso che la Wind Jet s.p.a., già dal 2005, aveva riportato ingenti perdite che non le consentivano più di operare sul mercato in mancanza di immissione di capitali, essendo insufficienti le ricapitalizzazioni effettuate".

"In base agli elementi investigativi raccolti, tali perdite sarebbero state occultate nel bilancio al 31.12.2005 con un’artificiosa operazione di valorizzazione del marchio WJ, consistita nella cessione (e retrocessione dopo pochi anni) del marchio Wind Jet in favore della Meridi s.p.a. (società di gestione di supermercati che fa parte dello stesso gruppo imprenditoriale) per un importo pari a 10 milioni di euro".

Negli anni successivi le operazioni di fittizia sopravvalutazione di bilancio sono proseguite e gli organi societari si sono avvalsi del contributo di società estere che hanno predisposto perizie di stima “di comodo” del magazzino e di beni strumentali di wind jet s.p.a. rappresentando valori sovrastimati per oltre 40 milioni di euro. Secondo quando emerso dalle indagini, le rilevazioni dell’attivo nelle poste di bilancio sarebbero state eseguite d’intesa con i componenti del collegio sindacale - che, invece, avrebbero dovuto svolgere funzioni di controllo - e d’accordo con i responsabili della società di revisione.

La Wind jet s.p.a avrebbe dunque intrapreso la trattativa svolta con Alitalia, nella prima metà del 2012, mentre versava in una grave condizione di dissesto occultata dalle fittizie sopravvalutazioni dei dati di bilancio. Nel corso delle indagini sono emerse anche indebite appropriazioni di somme di Wind jet s.p.a. da parte di Rantuccio Stefano e Rantuccio Stefano Biagio per importi pari a circa 270.000 mediante complessi trasferimenti di danaro dall’Italia al Lussemburgo e Regno Unito e successive retrocessioni verso l’Italia, per cui è stata contestata l’aggravante della transnazionalità.



Queste le persone convocate in sede di interrogatorio: Abbadessa Gianmarco, componente del collegio sindacale di Vind Jet,  Cominu Gianni in qualità di Maintenence Ph, D'Amico Giuseppe ex Engineering Manager, Di Fazio Luciano, Partner di Emintad, Cedro Gianluca, Senior Partner della stessa Società, Marchetti Giulio, Associate Partner della Bompani Audit Srl, Patti Sarah, componente del collegio sindacale di Wind Jet insieme al collega e presidente del collegio Patti Vincenzo, il patron Antonio Pulvirenti, Presidente del Consiglio di Amministrazione della società low cost e titolare del 99,22% delle azioni dell'azienda  e del 97,36% delle quote di Meridi srl, Rantuccio Biagio quale destinatario di somme di denaro sul proprio conto corrente, Rantuccio Stefano, Amministratore Delegato di Wind Jet, Santagati Paola in qualità di commercialista di Wind Jet, Simonetta  Remo, Amministratore della società di revisione 'Bompani' ed infine Vitaliti Angelo, quale componente del Consiglio di Amministrazione di Wind Jet ed Amministratore Delegato di Meridi Srl.
Bravo, adesso ritorna a praticare il tuo sport preferito; L'onanismo.
Antonino Rapisarda