Non amo affatto scene come quelle di ieri sera a Salastampa, (. . .) voi che ne pensate?
Io penso che più passa il tempo e più Teghini perde colpi!! (Ridateci Roncisvalle)
Non ci bastava la brasilera che parla un pessimo italiano al punto da diventare fastidiosa e inascoltabile (e non entro nei contenuti anche perchè ascoltando quella voce sarebbe un supplizio concentrarsi su ciò che dice (però è bona!
)). Sabato scorso, nella rassegna sportiva pomeridiana, a poche ore dall’inizio di una gara casalinga del Catania, invece di dare rapidamente le ultime news a tutte le migliaia di sportivi che si accingevano a recarsi allo stadio, ha perso una buona mezzora a parlare di sport minori che interesserebbero al limite pochi intimi, i diretti interessati e i relativi familiari. Per parlare del Catania (e del Palermo) ha atteso che davanti le TV di casa non ci fosse più nessuno. Di certo non fa gli interessi degli sponsor che si sono visti reclamizzati i loro prodotti quando l’audience si era terribilmente ridotto.
Teghini sceglie i propri assistenti non si sa bene secondo quale criterio. Di sicuro non certo in merito al possesso delle più minime elementari cognizioni calcistiche. Le “gare di oggi” sono state lette da una ragazza che di calcio non ne aveva mai sentito parlare prima. Alla gara del Palermo, invece di pronunciare “Palermo
Gènoa” con l’accento sulla è, ha letto “Palermo
Genòa” con l’accento sulla ò!
Teghini si è premurato alla correzione credendo che la ragazza fosse incorsa in una semplice gaffe; ma quando la stessa ha letto le classifiche, ecco che il
Gènoa lo pronuncia nuovamente
Genòa, con l’accento sulla ò.
Quando la funzione di apparire conta più dei contenuti e dell’informazione stessa!!!
Ieri sera poi, Teghini ha taccotato il limite minimo toccabile: “Guido, stringi l’inquadratura…. Bene. Lo Monaco è il più grande direttore sportivo mai visto a Catania”! Chissà che necessità c’era di una lode così sperticata, senza la minima preoccupazione che dinanzi ad un atto così prostrante, quasi al limite della genuflessione, l’utente televisivo non fosse portato poi a ritenere che l’assunto di Teghini sia nient’altro che puro lecchinaggio (almeno io questo ho pensato!).
Ora capisco perché il povero Luca Allegra non poteva avere futuro in questa trasmissione.
Prima di chiudere un cenno su tal Franco Anastasi, presente in trasmissione sabato scorso in qualità di esponente dei quadri dirigenziali del Paternò (anche se non ricordo che ruolo ricopra) che a precisa sollecitazione di Teghini su come sarebbe andata alle siciliane per la settimana in corso disse che la Roma è una squadra totalmente in disarmo e che sull’arrendevolezza della squadra giallorossa, il Palermo (molto deludente a suo dire) aveva costruito la sua vittoria la settimana prima. “Ma domani col Genoa sarà tutt’altra musica”. Effettivamente si prevedeva (a Catania
) che il Palermo avrebbe avuto pane durissimo contro un Genoa ostico e arcigno, per di più rinforzato di fresco dagli arrivi di Milito, Jankovic e Thiago Motta (che però ieri non ha giocato). Ci abbiamo passeggiato sopra e qualcuno ci sarà rimasto male.
Il Sig. Anastasi, a mio avviso, ha espresso ciò che passa oggi (o almeno sino alle ore 15.30 di ieri) per l’immaginario collettivo rossazzurro. Il Catania di oggi, secondo tanti, anzi tantissimi (il Sig. Anastasi l’ha affermato esplicitamente), sarebbe più valido e più bello a vedersi del Palermo. Gli chiederei io, ma una pregevole perla come il primo gol di Miccoli alla Roma, ma quando l’ha mai visto dalle sue parti? Il bolide di Bovo, le verticalizzazioni di Simplicio…. ma lo sa di cosa stiamo parlando?
Mah, ci vuole coraggio.