Autore Topic: Sondaggio Salastampa su nuovo direttore  (Letto 2165 volte)

Offline bua

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Sondaggio Salastampa su nuovo direttore
« il: 30 Aprile 2012, 09:35:50 am »
Ieri sono rimasto basito vedendo di sfuggita il sondaggio di Salastampa, che recitava "Arriverà anche un nuovo direttore generale?"
Minks, dico io, ma non era più facile chiederlo al presidente invece che ai tifosi, o macari chista è una domanda scomoda?!
Bah!

Offline vasco

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Re:Sondaggio Salastampa su nuovo direttore
« Risposta #1 il: 30 Aprile 2012, 10:00:26 am »
Ieri sono rimasto basito vedendo di sfuggita il sondaggio di Salastampa, che recitava "Arriverà anche un nuovo direttore generale?"
Minks, dico io, ma non era più facile chiederlo al presidente invece che ai tifosi, o macari chista è una domanda scomoda?!
Bah!

Ho avuto la stessa reazione vedendo quel sondaggio.
O non hanno argomenti (e mi pare plausibile, visto anche come la trasmissione è andata avanti su argomenti tipo "Del Piero al Catania" o "Baggio nuovo allenatore del Catania se va via Montella") oppure vogliono comunicare qualcosa.

A mio parere l'assetto organizzativo non dovrebbe cambiare, almeno fino a quando Gasperin non sarà completamente padrone della situazione (e avrà conosciuto a fondo l'ambiente ed i collaboratori "indigeni" su cui puntare, cosa necessaria per evitare che "palloni gonfiati", prodotto molto diffuso dalle nostre parti, accedano indebitamente a qualche "potere" personale e non per il bene del Catania) . Dovrebbe essere lui ad accentrare i vari ruoli (e ne ha la competenza), specie la gestione della squadra ed il rapporto con i giocatori (tanto per evitare quelle "sorprese" dalle quali Lo Monaco è stato abile a tenerci fuori: vedi Atalanta, Lazio, Lecce, Siena ecc.). Ovviamente dovrà affidarsi ai suoi collaboratori di fiducia per il mercato: si parla un gran bene di questo Favero, esperto del mercato Sud Americano almeno quanto Lo Monaco. In questa prima fase, l'unica novità da auspicare è che lo sguardo del Catania sui nuovi talenti si allarghi ancora di più, comprendendo oltre al mercato interno, anche Africa e i paesi dell'Est Europa.
« Ultima modifica: 30 Aprile 2012, 10:07:42 am da vasco »

Offline cantarutti72

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Re:Sondaggio Salastampa su nuovo direttore
« Risposta #2 il: 30 Aprile 2012, 10:16:44 am »
In questa prima fase, l'unica novità da auspicare è che lo sguardo del Catania sui nuovi talenti si allarghi ancora di più, comprendendo oltre al mercato interno, anche Africa e i paesi dell'Est Europa.
...vasco, meglio concentrarsi ad un solo prolifico mercato, quello sudamericano (che ci ha dato enormi soddisfazioni sinora) che andare a battere tante piste che possono solo essere prese con più superficialità, col rischio di prendere bidonate.
I giocatori argentini o sudamericani in genere (eccetto i brasiliani), lo sanno anche le pietre, oltre che essere "low-cost", in Italia per il 90% dei casi riescono ad ambientarsi ed integrarsi col gruppo in tempi brevissimi.
I giocatori dell'est europa (in particolare gli slavi) se non sono dei veri, puri, autentici talenti diventano delle vere "cappate" a causa della loro (statisticamente accertabile) difficoltà di ambientamento e per il loro carattere sovente "anarchico".
Dunque, in sintesi, per i mercati dell'est, luvamuci manu!!!
I giocatori africani? Grandissime doti atletiche, ma più rischiosi dal puinto di vista tecnico tattico. Anche qui, dove li troviamo i collaboratori fidati?
Saluti

"più tifi strisciato, più sei un siciliano rinnegato !! fuckinmiju "

Offline vasco

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Re:Sondaggio Salastampa su nuovo direttore
« Risposta #3 il: 30 Aprile 2012, 10:34:25 am »
In questa prima fase, l'unica novità da auspicare è che lo sguardo del Catania sui nuovi talenti si allarghi ancora di più, comprendendo oltre al mercato interno, anche Africa e i paesi dell'Est Europa.

I giocatori argentini o sudamericani in genere (eccetto i brasiliani), lo sanno anche le pietre, oltre che essere "low-cost", in Italia per il 90% dei casi riescono ad ambientarsi ed integrarsi col gruppo in tempi brevissimi.
I giocatori dell'est europa (in particolare gli slavi) se non sono dei veri, puri, autentici talenti diventano delle vere "cappate" a causa della loro (statisticamente accertabile) difficoltà di ambientamento e per il loro carattere sovente "anarchico".
Dunque, in sintesi, per i mercati dell'est, luvamuci manu!!!
I giocatori africani? Grandissime doti atletiche, ma più rischiosi dal puinto di vista tecnico tattico. Anche qui, dove li troviamo i collaboratori fidati?
Saluti


Certamente questa descrizione rispecchia quella che è una realtà. I calciatori Argentini sono i più adatti al nostro campionato e forse al nostro ambiente catanese. Però, e qui starebbe l'abilità del nuovo staff, andare a scovare qualche talento low cost (che ovviamente dovrebbe avere anche delle qualità sul piano personale, ma questa è una regola che vale per tutti e che, mi pare al Catania, sia tenuta in grande considerazione) in altri mercati sarebbe un passo in avanti. Se diciamo sempre che il modello è Udine, lì gli osservatori guardano a tutti i mercati.
Detto questo, concordo che bisogna partire da ciò che ha dato risultati eccellenti. E qui mi sembra che l'arrivo di questo Favero, di cui le notizie che ci sono in rete dicono un gran bene, dia delle garanzie di prosieguo del lavoro svolto in questi anni da Lo Monaco in Sud America.

Offline cantarutti72

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Re:Sondaggio Salastampa su nuovo direttore
« Risposta #4 il: 30 Aprile 2012, 11:08:00 am »
in altri mercati sarebbe un passo in avanti. Se diciamo sempre che il modello è Udine, lì gli osservatori guardano a tutti i mercati.
Detto questo, concordo che bisogna partire da ciò che ha dato risultati eccellenti.

...Vasco, non dimentichiamo che il Friuli confina con la Slovenia ed è a un tiro di schioppo da tanti paesi dell'Est.
Senza questa favorevole posizione geografica sarebbe stato arduo scovare un talento come Handanovic.
Discorso simile per il friulano Zamparini che grazie alla sua rete di collaboratori della sua terra natìa ha portato nel capoluogo isolano i giocatori Ilicic e Bacinovic...
Ciao ;-)
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Offline vasco

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Re:Sondaggio Salastampa su nuovo direttore
« Risposta #5 il: 30 Aprile 2012, 07:34:38 pm »

...Vasco, non dimentichiamo che il Friuli confina con la Slovenia ed è a un tiro di schioppo da tanti paesi dell'Est.
Senza questa favorevole posizione geografica sarebbe stato arduo scovare un talento come Handanovic.
Discorso simile per il friulano Zamparini che grazie alla sua rete di collaboratori della sua terra natìa ha portato nel capoluogo isolano i giocatori Ilicic e Bacinovic...
Ciao ;-)


Certamente, come tu dici, scovare nell'Est Europa giocatori bravi e caratterialmente adattabili al calcio nostrano non è cosa facile. I calciatori dell'Est che hanno avuto grande successo nel nostro campionato sono veramente pochi. Attualmente l'unico vero campione che io ricordi è Jovetic.
Ilicic e Bacinovic se non sbaglio furono "scoperti" da Zamparini in occasione di una gara di prliminare di Europa League disputato dal Palermo con la loro ex squadra. Si misero ben in mostra e il Presidente rosanero, che di calcio ne capisce, se li portò a casa per un piatto di pasta. Non credo che vi fosse un'attività organizzata di osservatori, almeno in quel caso. L'Udinese, a quanto si dice, invece, ha una rete organizzatissima di osservatori, che permette loro di scegliere fra giocatori promettenti di tutte le latidudini.

Offline GPalermo1954

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Re:Sondaggio Salastampa su nuovo direttore
« Risposta #6 il: 30 Aprile 2012, 11:15:16 pm »
In questa prima fase, l'unica novità da auspicare è che lo sguardo del Catania sui nuovi talenti si allarghi ancora di più, comprendendo oltre al mercato interno, anche Africa e i paesi dell'Est Europa.

I giocatori argentini o sudamericani in genere (eccetto i brasiliani), lo sanno anche le pietre, oltre che essere "low-cost", in Italia per il 90% dei casi riescono ad ambientarsi ed integrarsi col gruppo in tempi brevissimi.
I giocatori dell'est europa (in particolare gli slavi) se non sono dei veri, puri, autentici talenti diventano delle vere "cappate" a causa della loro (statisticamente accertabile) difficoltà di ambientamento e per il loro carattere sovente "anarchico".
Dunque, in sintesi, per i mercati dell'est, luvamuci manu!!!
I giocatori africani? Grandissime doti atletiche, ma più rischiosi dal puinto di vista tecnico tattico. Anche qui, dove li troviamo i collaboratori fidati?
Saluti


Certamente questa descrizione rispecchia quella che è una realtà. I calciatori Argentini sono i più adatti al nostro campionato e forse al nostro ambiente catanese. Però, e qui starebbe l'abilità del nuovo staff, andare a scovare qualche talento low cost (che ovviamente dovrebbe avere anche delle qualità sul piano personale, ma questa è una regola che vale per tutti e che, mi pare al Catania, sia tenuta in grande considerazione) in altri mercati sarebbe un passo in avanti. Se diciamo sempre che il modello è Udine, lì gli osservatori guardano a tutti i mercati.
Detto questo, concordo che bisogna partire da ciò che ha dato risultati eccellenti. E qui mi sembra che l'arrivo di questo Favero, di cui le notizie che ci sono in rete dicono un gran bene, dia delle garanzie di prosieguo del lavoro svolto in questi anni da Lo Monaco in Sud America.
Vero che i collaboratori scopritori di talenti sono sparsi e operano a tutte le latitudini del pianeta,pero' il mercato piu' gettonato e piu' prolifico e' quello sudamericano,dove con poco denari ,a volte, compri pure bene. C'e' da dire che in relazione ai giocatori argentini il discorso del doppio passaporto ne agevola anche le trattative.
L'adattamento al nostro campionato e' dovuto in parte anche al fattore genetico e caratteriale ,ma anche di mentalita' e di predisposizione  a un modello di calcio diverso da quello anglosassone.Difatti i maggiori talenti e la stragrande maggioranza preferisce venire da noi e in Spagna piuttosto che emigrare nella Bunderliga o in Premier League.
Per quanto riguarda il Catania, con LomOnaco abbiamo stabilito un ponte con l'Argentina e il sudamerica in genere che e' stato collaudato negli anni e che ha portato dei benefici sia dal punto di vista tecnico e soprattutto  economico.
Certo,se in avvenire,attraverso Gasparin e i suoi collaboratori,riuscissimo ad innalzare il livello di impegno economico e mettessimo al bando la frase "non rientra nei nostri parametri economici",tanto amata e tante volte usata dal nostro ex DG , chissa' che non si possa vedere da queste parti un novello Pastore o un Lavezzi ..magari per qualche anno e poi rivenderlo con tanto di guadagno.
Infine,per quanto riguarda il mercato africano sono d'accordo con Cantarutti quando dice che sono giocatori inaffidabili dal punto di vista tattico-disciplinare,pero' questo discorso credo fotografi meglio e riguardi piu' i difensori e i centrocampisti, a cui si impone un certoo rigore tattico, mentre per gli attaccanti il discorso e' un po' diverso. 
CATANIA USQUE AD FINEM

Offline vasco

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Re:Sondaggio Salastampa su nuovo direttore
« Risposta #7 il: 01 Maggio 2012, 01:15:01 am »
Vero che i collaboratori scopritori di talenti sono sparsi e operano a tutte le latitudini del pianeta,pero' il mercato piu' gettonato e piu' prolifico e' quello sudamericano,dove con poco denari ,a volte, compri pure bene. C'e' da dire che in relazione ai giocatori argentini il discorso del doppio passaporto ne agevola anche le trattative.
L'adattamento al nostro campionato e' dovuto in parte anche al fattore genetico e caratteriale ,ma anche di mentalita' e di predisposizione  a un modello di calcio diverso da quello anglosassone.Difatti i maggiori talenti e la stragrande maggioranza preferisce venire da noi e in Spagna piuttosto che emigrare nella Bunderliga o in Premier League.
Per quanto riguarda il Catania, con LomOnaco abbiamo stabilito un ponte con l'Argentina e il sudamerica in genere che e' stato collaudato negli anni e che ha portato dei benefici sia dal punto di vista tecnico e soprattutto  economico.
Certo,se in avvenire,attraverso Gasparin e i suoi collaboratori,riuscissimo ad innalzare il livello di impegno economico e mettessimo al bando la frase "non rientra nei nostri parametri economici",tanto amata e tante volte usata dal nostro ex DG , chissa' che non si possa vedere da queste parti un novello Pastore o un Lavezzi ..magari per qualche anno e poi rivenderlo con tanto di guadagno.
Infine,per quanto riguarda il mercato africano sono d'accordo con Cantarutti quando dice che sono giocatori inaffidabili dal punto di vista tattico-disciplinare,pero' questo discorso credo fotografi meglio e riguardi piu' i difensori e i centrocampisti, a cui si impone un certoo rigore tattico, mentre per gli attaccanti il discorso e' un po' diverso.

GP il discorso è sempre quello. Questa Società ha la necessità, per sopravvivere, di fare plusvelenze dalla valorizzazione e dalla vendita di giocatori di talento. Tutto vero il discorso sulla quota extracomunitari, sul fattore personale e su tutto quello che avete detto. Ma non vedo perchè il Catania non possa attingere a tutti i campionati quando ve ne fossero le condizioni. Se si vuole fare un passo in avanti sotto questo aspetto,  non vedo perchè il Catania debba limitare il suo mercato estero al Sud America, ancorché questo è e rimane il mercato privilegiato.
Sui vincoli economici di bilancio, penso che la politica di Lo Monaco fosse molto saggia e, fino a quando non avremo montagne di plusvalenze da investire, credo che bisognerà continuare su quella strada.
Comunque, presto vedremo cosa succederà.
« Ultima modifica: 01 Maggio 2012, 01:26:03 am da vasco »

Offline cantarutti72

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Re:Sondaggio Salastampa su nuovo direttore
« Risposta #8 il: 01 Maggio 2012, 10:10:01 am »
Ma non vedo perchè il Catania non possa attingere a tutti i campionati quando ve ne fossero le condizioni. Se si vuole fare un passo in avanti sotto questo aspetto,  non vedo perchè il Catania debba limitare il suo mercato estero al Sud America, ancorché questo è e rimane il mercato privilegiato.


...credo che per ogni mercato da cui attingere giocatori, occorra un collaboratore/osservatore/intemediario radicato sul territorio.
Se Gasparin avrà qualche talent scout anche per i paesi dell'est o per il continente africano che ben venga, per carità.
Altrimenti meglio evitare la dispersione di energie e di attenzioni da un mercato che sinora ha fatto le fortune dei colori rossazzurri.


« Ultima modifica: 01 Maggio 2012, 10:22:16 am da cantarutti72 »
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Offline GPalermo1954

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Re:Sondaggio Salastampa su nuovo direttore
« Risposta #9 il: 01 Maggio 2012, 02:35:20 pm »
Vero che i collaboratori scopritori di talenti sono sparsi e operano a tutte le latitudini del pianeta,pero' il mercato piu' gettonato e piu' prolifico e' quello sudamericano,dove con poco denari ,a volte, compri pure bene. C'e' da dire che in relazione ai giocatori argentini il discorso del doppio passaporto ne agevola anche le trattative.
L'adattamento al nostro campionato e' dovuto in parte anche al fattore genetico e caratteriale ,ma anche di mentalita' e di predisposizione  a un modello di calcio diverso da quello anglosassone.Difatti i maggiori talenti e la stragrande maggioranza preferisce venire da noi e in Spagna piuttosto che emigrare nella Bunderliga o in Premier League.
Per quanto riguarda il Catania, con LomOnaco abbiamo stabilito un ponte con l'Argentina e il sudamerica in genere che e' stato collaudato negli anni e che ha portato dei benefici sia dal punto di vista tecnico e soprattutto  economico.
Certo,se in avvenire,attraverso Gasparin e i suoi collaboratori,riuscissimo ad innalzare il livello di impegno economico e mettessimo al bando la frase "non rientra nei nostri parametri economici",tanto amata e tante volte usata dal nostro ex DG , chissa' che non si possa vedere da queste parti un novello Pastore o un Lavezzi ..magari per qualche anno e poi rivenderlo con tanto di guadagno.
Infine,per quanto riguarda il mercato africano sono d'accordo con Cantarutti quando dice che sono giocatori inaffidabili dal punto di vista tattico-disciplinare,pero' questo discorso credo fotografi meglio e riguardi piu' i difensori e i centrocampisti, a cui si impone un certoo rigore tattico, mentre per gli attaccanti il discorso e' un po' diverso.

GP il discorso è sempre quello. Questa Società ha la necessità, per sopravvivere, di fare plusvelenze dalla valorizzazione e dalla vendita di giocatori di talento. Tutto vero il discorso sulla quota extracomunitari, sul fattore personale e su tutto quello che avete detto. Ma non vedo perchè il Catania non possa attingere a tutti i campionati quando ve ne fossero le condizioni. Se si vuole fare un passo in avanti sotto questo aspetto,  non vedo perchè il Catania debba limitare il suo mercato estero al Sud America, ancorché questo è e rimane il mercato privilegiato.
Sui vincoli economici di bilancio, penso che la politica di Lo Monaco fosse molto saggia e, fino a quando non avremo montagne di plusvalenze da investire, credo che bisognerà continuare su quella strada.
Comunque, presto vedremo cosa succederà.
Vasco, oggi il problema di far quadrare i bilanci e' un problema che riguarda tutte le societa'e se non hai un presidente mecenate che ti risana i bilanci con soldi che mette di tasca propria, rischi di scomparire dalla geografia del calcio.Mi pare non sia il caso del Catania,che, come giustamente dici, ha bisogno per sopravvivere non solo di far quadrare i conti ma addirittura di tarrre profitti derivanti dalle plusvalenze.
Per fare questo una societa' ha due modi.Uno,il modello Catania, collaudato in questi anni con Lo Monaco,oppure il modello Udinese, ancora meglio collaudato negli anni e sicuramente piu' redditizio di quello nostro.Due modi di operare che si ispirano allo stesso concetto: attraverso una rete capillare di talent scout si punta su giovani calciatori poco conosciuti per poi rivenderli con guadagni assai lucrosi. La differenza, piu' che il modus operandi, la fa la quantita' di euro che investi. Ergo che, nel programma di costante crescita del Catania non si possa gia' da quest'anno migliorarne l'impegno economico guardando a un prodotto che costa lievemente di piu' e magari godercelo per qualche anno, rivalutandolo e poi destinarlo al mercato al miglior offerente,che poi e' l'unico....vento che non si puo' fermare  8D  ;-)
CATANIA USQUE AD FINEM

Offline bua

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Re:Sondaggio Salastampa su nuovo direttore
« Risposta #10 il: 01 Maggio 2012, 03:41:44 pm »
Un altro problema è che ciascuno dei componenti della fitta rete di talent scout e osservatori va pagato, dunque penso dovremo crescere ancora come società e come fatturato per costruire un sistema del genere.

Offline Fantadrum

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Re:Sondaggio Salastampa su nuovo direttore
« Risposta #11 il: 03 Maggio 2012, 01:46:03 pm »
Un altro problema è che ciascuno dei componenti della fitta rete di talent scout e osservatori va pagato, dunque penso dovremo crescere ancora come società e come fatturato per costruire un sistema del genere.

Bua non credo che gli osservatori prendano tanto...anzi, rispetto al bilancio di una squadrra di serie A é praticamente nullo.

Vedi Udinese..che ha gente sparsa per il mondo, ma che ha una decina di osservatori che giornalmente, nelle sale dello stadio, guardano decine e decine di DVD...insomma, bisogna creare una struttura di osservazione razionale, senza doppioni ed efficiente. Si può fare...

Offline bua

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Re:Sondaggio Salastampa su nuovo direttore
« Risposta #12 il: 03 Maggio 2012, 02:34:44 pm »
Un altro problema è che ciascuno dei componenti della fitta rete di talent scout e osservatori va pagato, dunque penso dovremo crescere ancora come società e come fatturato per costruire un sistema del genere.

Bua non credo che gli osservatori prendano tanto...anzi, rispetto al bilancio di una squadrra di serie A é praticamente nullo.

Vedi Udinese..che ha gente sparsa per il mondo, ma che ha una decina di osservatori che giornalmente, nelle sale dello stadio, guardano decine e decine di DVD...insomma, bisogna creare una struttura di osservazione razionale, senza doppioni ed efficiente. Si può fare...
Sicuramente si può migliorare, anche se l'ultimo che usava i dvd (allora forse ancora vhs) dalle nostre parti era Gaucci:-)

Offline Fantadrum

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Re:Sondaggio Salastampa su nuovo direttore
« Risposta #13 il: 03 Maggio 2012, 08:46:47 pm »
Un altro problema è che ciascuno dei componenti della fitta rete di talent scout e osservatori va pagato, dunque penso dovremo crescere ancora come società e come fatturato per costruire un sistema del genere.

Bua non credo che gli osservatori prendano tanto...anzi, rispetto al bilancio di una squadrra di serie A é praticamente nullo.

Vedi Udinese..che ha gente sparsa per il mondo, ma che ha una decina di osservatori che giornalmente, nelle sale dello stadio, guardano decine e decine di DVD...insomma, bisogna creare una struttura di osservazione razionale, senza doppioni ed efficiente. Si può fare...
Sicuramente si può migliorare, anche se l'ultimo che usava i dvd (allora forse ancora vhs) dalle nostre parti era Gaucci:-)

l'anno scorso ho letto un'interessante inchiesta (!!!) sulla struttura di scouting dell'Udinese....e secondo il giornalista, il vero perno della struttura non erano tanto i collaboratori in giro per il mondo, ma quelli che visionano i dvd nella pancia dello stadio di Udine.