Oggi mio figlio al ristorante mi chiede: che ha fatto il Palermo (a lui del calcio non interessa proprio nulla, il basket e' il suo sport da sempre, fatto anche a livello agonistico)? Perche' lui sa che quando il Palermo non vince, poi io sono una bestia e la cosa si ripercuote anche sul lavoro. Gli ho detto che stavolta poteva stare tranquillo, tanto questa sconfitta l'avevo gia' metabolizzata alla fine di Palermo-Lecco. E infatti non ho sbagliato nulla a lavoro questa sera.
Oggi ho visto una sola squadra in campo, la Samp, cui il risultato sta strettissimo. Il Palermo, irriconoscibile nei suoi uomini migliori, Lucioni su tutti, sembrava fare a gara per non giocare, non correre, sbagliare tutto il possibile. Un dato su tutti: Brunori si e' avvicinato alla prima palla (non sono sicuro che sia nemmeno riuscito a toccarla) al 16'58'' del primo tempo. Dici bene Turiddu, nessuno da salvare oggi, forse il solo Pigliacelli, che aveva preso pure il rigore (tra parentesi, invenzione arbitrale, segno che le minchiate si possono fare da soli, ma anche in sei, mettendoci dentro pure quarto uomo, VAR e AVAR). Abbiamo fatto un solo punto in tre partite, giocate contro avversari in fondo alla classifica e non me ne importa nulla se Spezia e Sampdoria lo scorso anno giocavano in A, se il resto della serie B, prima di noi, li aveva presi a pallonate.
In passato ho sentito illustri giornalai locali ribattere a chi si lamentava dell'assenza del gioco da due anni a questa parte, che se si vuole vedere calcio spettacolo, si guarda la Premier League sul satellite. L'equivoco di fondo e' che non e' che si vuole vedere calcio champagne, bensi' un modo efficace di attaccare gli avversari chiusi in difesa al posto della solita inconcludente trama di passaggetti di tre metri da destra a sinistra della nostra trequarti, per poi ripiegare indietro su Pigliacelli che lancera' lungo verso il nulla.
Il 4-3-3 di Corini esiste solo nella fantasia di chi scrive il tabellino dell'incontro. Mai visto un 4-3-3 in cui i terzini non si sovrappongono alle ali, in cui le mezzali non cercano la profondita' garantendo densita' in attacco. Questo quando le cose andavano benone dal punto di vista dei risultati, oggi o con il Lecco, che non correva nessuno, parlare di modulo e' forse pure fuori luogo. Mi chiedo pero' se sia verosimile che i vari Di Mariano, Di Francesco, Insigne siano tutti degli scarpari da serie D o se il problema non stia a monte.
Se ci fate caso il Palermo e' disposto cosi' male in campo che gli avversari sembrano giocare 11 contro 9, triplicano in pressing il portatore di palla senza rischiare di liberare spazi per altri nostri giocatori. Gli avversari ormai da due anni hanno capito che per neutralizzare il Palermo basta pressare forte ed alto, ripartire in contropiede e poi, una volta in vantaggio, chiudersi, senza nemmeno dovere ricorrere ad epici catenacci.
La cosa va avanti appunto da due anni, non da due settimane. Quello che e' successo nelle ultime due partite, tolgo in parte l'illusorio pareggio finale con lo Spezia, ha pero' connotati diversi. A me sembra proprio che la squadra abbia mollato Corini, che non lo segua piu'. Oggi e' sembrato di vedere una di quelle partite che costarono il posto a Boscaglia o Filippi, tanto per rimanere all'ultimo corso rosanero.
L'AD Gardini ha detto che il tempo non deve essere un limite, ma un'opportunita'. Ormai sono dell'idea che la cosa peggiore che possa accaderci quest'anno sia dovere aspettare appunto un po' di tempo per vedere conclusa l'esperienza di Corini sulla nostra panchina. Sperando che il prossimo allenatore il City Group lo scelga almeno di pari livello alla rosa allestita. Nella quale rosa, quest'anno, l'unico corpo estraneo sembra essere proprio Corini.
Non mi aspetto nulla di buono dalle prossime due partite. Meglio: non mi aspetto nulla di buono da qui alla fine del campionato. Spero tanto di sbagliarmi.