Il giocatore del Cosenza, Pietro Arcidiacono ha avuto un daspo di tre anni, per aver mostrato alle telecamera di Rai sport, dopo aver segnato un gol, una maglietta con la scritta "Speziale innocente".
Premesso che non condivido né il gesto, né la scritta, trovo assolutamente ingiusta la sanzione inflitta, perché nel gesto non si può ravvedere nessuna violenza, nessun apologia di reato e neppure una critica all'operato delle forze dell'ordine. Il calciatore ha espresso solamente la sua, discutibile se vogliamo, opinione. Quale pena si sarebbe dovuta applicare, ad esempio, a chi a suo tempo, ha manifestato a favore di Sofri o più di recente, a favore di Battisti, pluricondannato per omicidio?
Questo, a mio giudizio, e' il classico esempio di uno stato, volutamente in minuscolo, debole con i forti e forte con i deboli. Che schifo!
P.S. L'accaduto dimostra purtroppo anche l'influenza nefasta che produce, specialmente sui soggetti più deboli, il mezzo televisivo, in assenza delle telecamere di Rai sport dubito che il calciatore avrebbe compiuto quel gesto.