Partiamo con gli sfavori del pronostico, la Lazio è già stata sorpresa in casa dal Genoa una settimana fa, difficile ipotizzare un'altra debacle.
A me importa però vedere ancora una volta la squadra delle ultime due prestazioni in casa, prima ancora che il risultato, perché se questo è un anno di transizione ci sta benissimo di perdere a Bergamo e a Roma, però giocando a calcio e provandoci, non come negli anni passati, per costruire innanzitutto una mentalità vincente e appresso a questa una squadra di calcio.
Formazione: (4-4-2) Tzorvas; Pisano, Silvestre, Migliaccio, Balzaretti; Bertolo, Barreto, Della Rocca, Zahavi; Miccoli, Pinilla.
Mangia ha spiegato che contro il 4-3-1-2 ed il rombo avversario non serve intrupparsi al centro, ma bisogna dare larghezza all'azione e per questo devono pensarci Bertolo e Balzaretti, con Zahavi che può anche permettersi di accentrarsi ogni tanto. La Lazio gioca col rombo, Ilicic ha stronzeggiato mercoledì sera, immagino che Mangia riproponga stessi uomini e stesse consegne tattiche.
Rispetto alle gare casalinghe non dovremo essere noi a fare prevalentemente la partita e questo potrebbe voler dire minor spreco di energie e di conseguenza maggiore autonomia in campo. La Lazio, viceversa, potrebbe concedere qualche spazio in più malgrado Reja non sia proprio convincente sotto quest'aspetto, ma le caratteristiche dei giocatori sono quelle che sono e finora i dati dicono che i loro gol fatti e subiti sono più o meno gli stessi dei nostri (5/5 contro 7/6), per cui prevedo emozioni forti e tante conclusioni a rete.
Rimango del parere che dobbiamo crescere molto nell'amministrare il risultato e certi momenti della gara, ma vincere segnando sempre un gol in più dell'avversario, personalmente, mi attrae parecchio. Per cui...