Al di là dei soliti infortuni di Diegos, provo a tirare le fila dei precedenti interventi, che hanno ravvivato questo topic, che evidentemente resta il più interessante del forum, e spiego alcune cose al nuovo entony.
Forse hai già iniziato a capire che qui i forensi di origine catanese fanno finta di non vedere alcune cose evidenti, per il semplice fatto che ammetterle a loro non conviene.
Che Acireale sia molto più ordinata, pulita e civile non solo di Catania, ma della massima parte delle altre città della Sicilia e del Sud è una cosa evidentissima, tant'è che se ne stupiscono per primi i visitatori che vengono da fuori, che in genere tanto per fare un (presunto) complimento dicono cose del tipo: " Ma questa città non sembra in Sicilia, neh!".
Sulle motivazioni di questo particolare civismo di Acireale ci siamo più volte soffermati. Mi preme solo ricordare, per l'ennesima volta, che siamo una delle pochissime città del sud con esperienze da libero comune (Reale perché soggetta direttamente al Re), per cui si è formato ad Acireale quello che gli esperti del settore chiamano "capitale sociale" (in genere assente o quasi al sud), che si riflette in un particolare attaccamento alla città (l'attaccamento all'Acireale calcio nè è un riflesso), in un maggiore associazionismo, specie di matrice cattolica (per esempio, ad Acireale coesistono ben sette gruppi scout Agesci), in un migliore funzionamento (per carità, non ottimale, ma migliore) della cosa pubblica, in un migliore funzionamento delle scuole (i test INVALSI ad Acireale hanno dato risultati migliori della media nazionale, a fronte dei penosi risultati di tutto il Sud, che tanto hanno fatto gongolare la Gelmini). Non è un caso che il comune ha un bilancio ristretto ma decente (il sindaco Garozzo, giusto perchè sono sempre gli acesi a rompere... fece notare come il ripianamento del buco di Catania con i fondi FAS non ha fatto altro che penalizzare i comuni più virtuosi della Sicilia), non è un caso che Mack Smith (non l'ultimo venuto) ha preso ad esempio Acireale come luogo di rapporti agrari che hanno impedito la formazione della mafia e che l'unico Presidente regionale presentabile e estraneo alla mafia (per carità, non uno stinco di Santo ma, come dire, ribaldo nei canoni nazionali e non siciliani) sia stato l'acese Rino Nicolosi. Potrei continuare per mesi, citando bassi tassi di analfabetismo, di mortalità infantile, di criminalità, e via discorrendo.
Non si vuole paragonare, quindi, a Catania (ma il paragone calcistico, fino a pochi anni fa reggeva eccome), ma solo sottolineare le specificità della nostra città, che hanno portato qualcuno di più importante di me a definirci il piacere della Sicilia, il posto tranquillo, la Toscana in Sicilia, ecc, ecc. L'economia va meno bene, è vero, e forse non siamo più il comune più ricco della Sicilia (ma comunque tra i più ricchi), ma certo la nostra vocazione turistica non si avvantaggia dell'appartenenza innaturale alla provincia catanese (è uno dei motivi per cui si cerca l'accordo con Taormina per una nuova provincia, ma non c'è molto favore per la costituzione di nuove province; è già tanto se verrà abolita quella di Catania, sempre che si riesca a uscire dall'area metropolitana).
Tornando al calcio, l'Acireale è in vacanza e ne prendiamo atto (niente vittoria nell'utlimo turno, ma comunque nessuna sconfitta in campionato) , ma vi pare mai possibile che non possiamo organizzare l'amichevole con il Palermo a causa del caso Raciti, nonostante la piena disponibilità dei rosanero (cfr intervento papale papale di Marino sul sito ufficiale dell'Acireale). Questo è davvero paradossale e la dice lunga del perché riteniamo di essere sempre quelli che pagano per gli errori degli altri!