Su Corini in quest’anno e mezzo di allenatore rosanero si è detto e scritto di tutto e credo che non ci sia nient’altro da scoprire. Sulla professionalità e sull’impegno profuso, sull’attaccamento alla maglia e alla città di Palermo, il mio voto è 10 con merito e nessuno penso possa avere appunti in proposito da rilevare. Sulla bravura, sull’efficacia, sulle capacità di approccio alle partite e sulla lettura delle stesse, mi tengo i miei dubbi e le mie perplessità, Sull’estetica del gioco, sulla proficuità dello stesso, sul suo essere travolgente e trascinante, sul suo essere miccia che infiammerebbe le curve (tranne se non per incazzature profonde) credo che siamo a mare dove l’acqua è più alta.
La società gli ha dato un obiettivo da raggiungere e poiché promossi e bocciati li determinano la classifica e non di certo i colpi di tacco, i tunnel, le rabone, ecc. ecc. essa arride sia al tecnico che alla società per cui al momento qualsiasi ipotesi di avvicendamento in panchina, cosa che ormai auspicano in parecchi, non è minimamente ponderata, ma neanche lontanamente, da Gardini & C.
Corini rimane ben ancorato in sella e vi rimarrà molto probabilmente sino alla fine del torneo, a meno di imponderabili cataclismi. Quindi, come dicono a Stoccolma, chista è a zita e cu a vuoli sa marita.
Ne prendiamo atto e vuol dire che ci concentreremo prima sulla classifica e poi, con l’eventuale e ineludibile scoramento, su quanto accade sul rettangolo di gioco (anche se sto facendo uso del plurale maiestatis parlo ESCLUSIVAMENTE a titolo personale e di chi eventualmente condividesse quanto testè riportato).
Faccio però sommessamente notare alla nostra stimatissima quanto provvidenziale Società che lo zoccolo duro del Palermo saranno si e no 5 o 6 mila persone, disposti a digerire avvilimenti di ogni tipo, e ci son voluti i biglietti a 1 euro per portare 11 mila tifosi allo stadio per Palermo Andria, appena 18 mesi fa. Prima di quella gara eravamo si e no 4 mila. Vedere la propria squadra soccombere dentro casa e manifestare chiari segni d’impotenza contro due squadre ultime in classifica è il viatico ideale per svuotare progressivamente il Barbera, e disperdere un patrimonio di entusiasmo come quello che si sta vivendo in queste prime giornate di campionato sarebbe un delitto. Spero solo che almeno ci faccia sapere che sia vigile su quanto accade e che non ci sia predeterminata ostinatezza ad eventuali ma scongiuratissimi drastici interventi risolutivi. Opinione diffusa è che si sia disposti a morire pur di difendere le proprie scelte; io però preferisco vivere, anche se per questo “vivere” si dovesse passare nell’immolare sull’ara una bandiera rosanero come Corini.