Una notte di pensieri (positivi) dopo quella stupenda interpretazione di gruppo, ma - rigirandomi - mi vedo sempre davanti alla TV, o al PC su internet, a guardare quel lampo di lucida follia, che apre la mente, accosta fra di loro i ricordi più rumorosi e mi inonda di luce e felicità il cuore.
Mascara ne è il protagonista, è genio, è folle, per lui nessun confine netto fra sogni e realtà, mentre è banale tutto ciò che è semplice, troppo semplice.
Le dinamiche caotiche di tutti quelli che si affollano voraci attorno all'area piccola sotto la porta avversaria nella ricerca ansiosa di uno spazio che forse non esiste, lo portano a guardare molto lontano, nella rabbia ostinata di stupire, volontà assidua di emergere attraverso la sua anarchica lotta contro la squallida banalità.
Tante, troppe volte gli abbiamo gridato "... ma 'cchi fai", "... ma picchì", ma stavolta avremmo voluto essere tutti al Barbera gridando dapprima Noooooo e poi SSSSSIIIIIIIIIIIII - SSSSSIIIIIIIIIII - SSSSSIIIIIIIIIIIII.
E lui - come attratto dai nostri cori - ci "vede" esultare e ci viene incontro per raccogliere e ricambiare il nostro tripudio.
Ricorderete tutti John Nash (intrepretato da Russel Crowe) in A Beautiful Mind, vero ?
In qualsiasi forma si presenti la vita a John, il protagonista la analizza e la scompone, disegnandone persino sul vetro la sua formula recondita.
Parimenti a quella formula, l'alchimia di una incommensurabile parabola, potere e fascino di una follia balistica, si presenta come risposta chiara e semplice, si fissa come note indelebili nella mente di Mascara, producendo suoni - incredibilmente dolci - di vittoria.
Grazie per sempre, Peppe !