Questi signori ci danno comunque il quadro delle presunte "potenzialità" di Catania.
In realtà tali potenzialità si limitano alla posizione geografica e al numero di potenziali tifosi-clienti.
Per il resto c'è l'inettitudine che contraddistingue la nostra imprenditoria, incapace di andare oltre affari di quartiere, è qualcosa di imbarazzante, che nel contesto del calcio di oggi, ci condanna ad una vita in periferia.
Non pretendevamo e non pretendiamo una vita calcistica in centro (anche se c'eravamo e potevamo restarci: ma sul latte versano non si piange), ma una vita calcistica "dignitosa" in continuità con la storia calcistica della nostra città (quella extracalcistica l'abbiamo purtroppo dovuta subire).
La vicenda di SIGI conferma ancora una volta l'antico proverbio (e nei proverbi c'è saggezza e verità) che "a pignata 'ncumuni nun vudda mai".
Io non punterei tanto il dito contro Nicolosi, che nei limiti delle sue possibilità, sta facendo la sua parte. Né sulla sua leggerezza nel non aver letto lo Statuto (avrà avuto i suoi motivi o, colpevolmente ed ingenuamente si sarà fidato di coloro che glielo avevano proposto: in ogni caso è indice più di una generosa partecipazione che di una scelta imprenditoriale). E non punterei il dito su coloro che stanno contribuendo tirando fuori soldi veri.
Il comportamento da additare e stigmatizzare nella sua "pochezza" al limite del ridicolo è quello di chi si sta tirando indietro, adducendo attraverso pubbliche interviste, misteriose o poco comprensibili motivazioni. Scuse risibili più che altro.
Il grande limite di questa operazione è stata la presunzione: di potere andare avanti oltre l'entusiasmo iniziale ("a pignata...), oltre la chiarezza della situazione patrimoniale della Società, oltre la vera disponibilità economica, a dispetto di una progettualità che evidentemente non c'è stata. Trovare in breve tempo un acquirente era l'unico vero obiettivo da perseguire, il porto verso cui dirigere. Ora ci si trova in mezzo ad una tempesta senza adeguati mezzi per governare la nave.
Infine una menzione per i creditori "vicini alla vecchia gestione" (sarebbe interessante che uscissero pubblicamente nomi e cognomi; non capisco la reticenza a parlarne, visto che gli atti giudiziari dovrebbero essere pubblici) che hanno avanzato istanza di pignoramento sottraendo cospicue somme di denaro alla gestione ordinaria.
Dopo tutto quello che ha combinato la "vecchia gestione", pure questo. Nel mondo della finanza questi soggetti li chiamano "sciacalli". Mai termine fu più appropriato.