Non sono assolutamente sorpreso dal personaggio. Mandorlini è recidivo. Penso che ci sarà un motivo se nella sua carriera non ha mai lavorato più a sud di Siena.
Ricordo ancora quando al 90esimo, al gol del pareggio, andò a esultare davanti la panchina messinese che stava osando di vincere a Bergamo (serie B 2003/04). Se non ricordo male, l'amico Biagio, presente all'evento, scrisse che dalla tribuna dello stadio Atleti Azzurri d'Italia, aizzata proprio dal tecnico, distinte signore impellicciate di mezza età, con disinvoltura e senza un briciolo di vergogna, "salutarono" l'uscita dei tifosi messinesi mostrando loro il dito medio e facendo altre gestualità oscene. In quella gara non c'erano di fronte solo due squadre di calcio ma due popoli a confronto. Più che un evento sportivo, è stata una competizione sociale. L'opulento nord contro il povero e improduttivo sud.
Comunque, nella gara di ritorno, a Messina, i giallorossi gli spaccarono il popò con un bel 3-0 che a fine gara costrinze Mandorlini a una mesta uscita dal campo a testa bassa e tra una sonorissima selva di fischi.