Novità (o quasi) in vista.
In arrivo la tanto invocata legge sugli stadi che potrebbe addirittura essere varata entro un mese, trovandosi già in commissione al Senato, e - soprattutto - essendoci una forte volontà bipartizan di renderla operativa.
Con lo scopo di sgravare gli enti di costi di gestione e debiti, la legge favorirebbe non solo il trasferimento ma anche la creazione di nuovi impianti, stabilendo un rapporto diretto tra comune e società calcistica.
Cade a questo punto l'idea del financing project, visto che la gara dovrebbe essere aperta a chiunque, in forza delle conferme che provengono dalla legge.
Difatti è prevista la coesistenza di diverse strutture che rendano funzionale e funzionante lo stadio, operativo a tempo pieno e non due volte al mese, ed ecco che si sposano perfettamente stadio e centro direzionale, opera pubblica che il comune riscatterà dietro compenso di un canone mensile per un predeterminato numero di anni, ottimizzando importanti economie sull'attuale cifra di poco sopra i 6 milioni di euro per tutti gli uffici locati.
Ancora la legge prediligerebbe l'aspetto riqualificante delle aree destinatarie dei nuovi impianti, e qui nessuno davvero può avere da ridire sulla scelta di Librino, quartiere "affamato" di riscatto socio-economico.
Pensiamo inoltre alle migliaia di veicoli (dipendenti, parco, utenti, ecc.) che giornalmente "libererebbero" non solo centro storico e zone limitrofe da veleni irrespirabili, strade barocche, marciapiedi affollati di scooter quando non dalle ruote delle stesse vetture, ma anche da tensioni e stati di stress, tanto per i motivi detti prima, quanto per i benefici di poter fuire di diversi servizi comunali tutti in unico sito.