Autore Topic: [Catania] - I 5 momenti da salvare della stagione 2013-'14  (Letto 3870 volte)

Offline bua

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[Catania] - I 5 momenti da salvare della stagione 2013-'14
« il: 08 Giugno 2014, 10:23:02 am »
Non ci crederete, ma anche in questa stagione disastrosa ci sono 5 momenti da salvare:
http://diariossazzurro.altervista.org/modules.php?name=News&file=article&sid=894

Dopo aver selezionato le cinque umiliazioni più cocenti della stagione appena conclusa, mi corre l'obbligo di elencare pure le cose da salvare che non mancano mai nemmeno nelle sciagure.

1. Bergessio in campo con una gamba sola
L'immagine più bella della stagione è quella del nostro cannoniere principe, nonché unico attaccante di ruolo in rosa dalla chiusura del calciomercato invernale, che rimane in campo con una frattura alla tibia.
È accaduto durante Juventus-Catania. Il difensore della squadra di casa ha dovuto immolarsi con un intervento pericoloso da dietro per salvare il risultato (che in quel momento era sul 4-0 per la sua squadra). D'altra parte Gonzalo era spalle alla porta ma stava per girarsi e con una sgroppata di 50 metri sarebbe potuto arrivare in porta. L'intervento è risultato un po' ruvido ma si sa che il calcio non è sport per signorine.
Il centravanti rossazzurro è rimasto in campo a lottare, dunque, senza scomodare parole grosse posso dire che ha fatto il proprio dovere sacrificandosi per la squadra, anche se alla fine non è servito. Almeno non è servito in quella partita che gli è costata uno stop di oltre due mesi e un rientro a mezzo servizio. Se solo i suoi compagni avessero seguito questo esempio versando qualche goccia di sudore in più per almeno metà stagione il verdetto del campo sarebbe certamente stato meno severo e, soprattutto, i tifosi non avrebbero perso quella stima che gli stessi giocatori si erano guadagnati negli anni precedenti.

2. Vagliasindi che reagisce all'attacco di Pulvirenti
A Catania esiste un solo quotidiano e le televisioni locali principali sono in di proprietà dello stesso editore del quotidiano. Questo basta a capire che se un giornalista vuole lavorare, per così dire, in prima fascia, deve adeguarsi alla linea di quell'editore. La linea editoriale delle trasmissioni sportive principali è di assoluto rispetto per il Calcio Catania, che non deve essere criticato nemmeno quando le cose vanno male e meno che mai sul piano delle scelte societarie, anche se queste appaiono incomprensibili e autolesioniste. Il presidente del sodalizio etneo non ama partecipare alle trasmissioni locali e non ama nemmeno ricevere critiche. Lo dimostra la lunga lista nera di giornalisti che negli ultimi dieci anni hanno ricevuto querele o ai quali sono stati revocati gli accrediti per posizioni giudicate ostili. Per posizione "ostile" il presidente intende stilare pagelle negative per giocatori e allenatori, anche dopo memorabili imbarcate e anche se l'allenatore è Luigi De Canio. Quest'anno Alessandro Vagliasindi, che lavora per Corner, la trasmissione di punta di Telecolor, ha urtato la siuscettibilità del presidente in varie occasioni. Una vola gli ha chiesto se non fosse il caso di preoccuparsi per il rendimento del portiere Andujar. Un'altra, dopo una delle tante disfatte, ha osato dare 4 in paeglla al tecnico De Canio, quando in studio c'era ospite proprio il presidente, che si è subito lamentato per la scarsa ospitalità e ha accusato il suo interlocutore di fare cabaret, affermando anche se si fosse continuato a discutere con quel tono la trasmissione avrebbe potuto chiudersi in quel momento. Alessandro Vagliasindi ha aspettato il suo turno e poi ha risposto al presidente chiedendogli rispetto e toni adeguati.
Quella reazione di orgoglio, così normale in paesi in cui la libertà di stampa è a livelli più alti che in Italia e in particolare a Catania, è stato un bel segnale. Ha dimostrato la differenza fra l'essere giornalista e fare il portavoce.
Basterebbero tanti Vagliasindi per aiutare il Catania a crescere ancora di più. Perché nessuno può crescere o motivarsi nella propria professione ricevendo solo elogi indipendentemente dai risultati conseguiti, nemmeno se può vantare il credito di credibilità garantito da anni di buoni o ottimi risultati. La massima "fatti a nomina e vo cucchiti" (fatti la nomea e vai a dormire) può funzionare a scuola, con effetti deleterei sulla meritocrazia, ma nella vita reale provoca solo problemi.

3. La lettera di Maran
All'indomani della sconfitta interna con il Torino, il tecnico Rolando Maran è stato esonerato per la seconda volta in stagione. Il tecnico ha voluto salutare la città e i tifosi con una lettera aperta in cui si rammaricava per l'epilogo della propria avventura e ricordava i momenti belli trascorsi lo scorso anno. Un gesto spontaneo e signorile che ho apprezzato.

4. Il colpo d'occhio del "Dall'Ara"
Nell'era della pay-TV, specie in Italia, andare a riempire uno stadio di quarantamila posti è difficile, quasi impossibile, a meno che non ci sia a portata di mano un grande risultato per gli idoli di casa. A volte non serve nemmeno quello, a volte ci vuole un piccolo incoraggiamente, ad esempio regalare 10.000 biglietti. È successo a Bologna alla penultima giornata, quando il Catania si è giocato le ultime e platoniche possibilità di salvezza proprio sul campo felsineo, dove la gloriosa compagine rossoblu giocava a sua volta per la sopravvivenza. Accolto dal doppio ex Fogli e dalla festa per il cinquantenario dell'ultimo scudetto rossoblu, il Catania è riuscito a cogliere una vittoria esterna che ha avuto il solo effetto di togliere lo zero dalla casella delle vittorie esterne e di condannare anche gli avversari, forse facendo giustizia perché le due comapagini e il Livorno sono state quelle che nell'arco della stagione hanno meritato di lasciare la massima serie più delle altre.
Nonostante tutto, il colpo d'occhio del "Dall'Ara" pieno è stato davvero un bel vedere, un breve viaggio in un passato in cui il calcio si viveva allo stadio, insieme al corollario di emozioni che lo rende interessante.

5. I tifosi che fanno una cosa da tifosi
Qualche temerario giocatore in casacca rossazzurra, al termine dell'ultima partita di campionato vinta in extremis su rigore contro l'Atalanta, è andato a "scusarsi" sotto la curva nord. Scusarsi non si sa bene di cosa, probabilmente del risultato finale della stagione, o forse dello spettacolo indecoroso offerto dalla non-squadra di quest'anno, o della scarsa professionalità dimostrata, o del nullo attaccamento alla maglia, o dello spropositato e immeritato stipendio guadagnato. Le scuse, un gesto dignitoso ma insufficiente, si sono materializzate con il classico lancio delle maglie ai tifosi. Un gesto che ha senso quando la maglia è stata onorata, pertanto stavolta i tifosi hanno reagito nell'unico modo sensato, ovvero rispedendo al mittente le maglie appena ricevure. Finalmente un gesto da tifosi, un'orgogliosa dimostrazione di coerenza, dopo una serie di atteggiamenti difficili da capire e nel migliore dei casi intempestivi. Fermo restando che le colpe minori di questa annata disgraziata sono quelle dei gruppi organizzati, penso che comunque proprio questi ultimi dovrebbero riflettere sulla propria organizzazione. Sembra ci siano troppe fazioni, non c'è una linea chiara e c'è un chiaro deficit di leadership e una certa difficoltà a tramandare il senso di appartenenza alle nuove generazioni. Una linea comune permetterebbe di fare in modo che gesti da tifosi come quello che ha chiuso la stagione fossero la regola e non l'eccezione.

Offline Nelson

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Re:[Catania] - I 5 momenti da salvare della stagione 2013-'14
« Risposta #1 il: 08 Giugno 2014, 05:14:32 pm »


1. Bergessio in campo con una gamba sola[/b]
L'immagine più bella della stagione è quella del nostro cannoniere principe, nonché unico attaccante di ruolo in rosa dalla chiusura del calciomercato invernale, che rimane in campo con una frattura alla tibia.
È accaduto durante Juventus-Catania. Il difensore della squadra di casa ha dovuto immolarsi con un intervento pericoloso da dietro per salvare il risultato (che in quel momento era sul 4-0 per la sua squadra). D'altra parte Gonzalo era spalle alla porta ma stava per girarsi e con una sgroppata di 50 metri sarebbe potuto arrivare in porta. L'intervento è risultato un po' ruvido ma si sa che il calcio non è sport per signorine.
Il centravanti rossazzurro è rimasto in campo a lottare, dunque, senza scomodare parole grosse posso dire che ha fatto il proprio dovere sacrificandosi per la squadra, anche se alla fine non è servito. Almeno non è servito in quella partita che gli è costata uno stop di oltre due mesi e un rientro a mezzo servizio. Se solo i suoi compagni avessero seguito questo esempio versando qualche goccia di sudore in più per almeno metà stagione il verdetto del campo sarebbe certamente stato meno severo e, soprattutto, i tifosi non avrebbero perso quella stima che gli stessi giocatori si erano guadagnati negli anni precedenti.



Caro Bua,

ovviamente concordo con te nel porre Bergessio come migliore nota lieta di questa stagione.

Tuttavia, non per pignoleria, bensì per supportarti nella tua buona analisi, è necessario fare due precisazioni che considero molto importanti.

Il nostro Gonzalo si ruppe il perone, non la tibia. La frattura della tibia, ahinoi, non potrebbe permetterci di reggere in piedi.

Inoltre, fu infortunato per un periodo di 45 giorni, e non oltre due mesi.

Non sono atti di antipatica pignoleria, semmai, intendo fare queste “precisazioni” solo per sottolineare il carattere e il coraggio di un giocatore che non si può fare a meno di apprezzare. Sempre, anche quando si perde.

Oltretutto, quando si guarisce da una frattura del perone, nel primo periodo, si avverte un fastidio non indifferente che si percepisce fino al collo del piede. Questo ci fa immaginare in quali condizioni abbia giocato Bergessio in gennaio e febbraio.

Ed è anche per questo che ho considerato un clamoroso, inspiegabile e ingiustificabile errore non aver preso un'altra punta nel mercato di gennaio.
« Ultima modifica: 08 Giugno 2014, 05:31:16 pm da Nelson »
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Offline katane64

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Re:[Catania] - I 5 momenti da salvare della stagione 2013-'14
« Risposta #2 il: 08 Giugno 2014, 07:14:24 pm »
Riguardo all'assenza di leadership nella tifoseria, dal mio punto di vista è un bene che sia così.
Figuriamoci poi il rischio di trovarsi leadership modello "Jenny".
Ieri ho visto le scene finali del play off di Frosinone e ancora una volta è stata confermata la solita figuraccia di sistema e, permettetemi, di popolo.
Ci lamentiamo dei nostri politici che rubano, ma come popolo siamo mediamente insofferenti alle regole.
Quindi, mediamente, se individuiamo un leader lo scegliamo secondo le nostre caratteristiche.
Secondo me, il dato incoraggiante è il fatto che anche in una stagione disgraziata come questa la città di Catania non sia passata alla ribalta delle cronache per episodi di violenza.
Se la contestazione si è limitata ai fischi prima di Catania-Napoli, è, IMHO, tutto grasso che cola.

umastru

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Re:[Catania] - I 5 momenti da salvare della stagione 2013-'14
« Risposta #3 il: 08 Giugno 2014, 07:57:08 pm »
Riguardo all'assenza di leadership nella tifoseria, dal mio punto di vista è un bene che sia così.
Figuriamoci poi il rischio di trovarsi leadership modello "Jenny".
Ieri ho visto le scene finali del play off di Frosinone e ancora una volta è stata confermata la solita figuraccia di sistema e, permettetemi, di popolo.
Ci lamentiamo dei nostri politici che rubano, ma come popolo siamo mediamente insofferenti alle regole.
Quindi, mediamente, se individuiamo un leader lo scegliamo secondo le nostre caratteristiche.
Secondo me, il dato incoraggiante è il fatto che anche in una stagione disgraziata come questa la città di Catania non sia passata alla ribalta delle cronache per episodi di violenza.
Se la contestazione si è limitata ai fischi prima di Catania-Napoli, è, IMHO, tutto grasso che cola.

E per te tutto questo quando può durare? Il guappo, d'accordo con Pulvy dopo il fattaccio ripulì le curve. Lo abbiamo pagato a livello di coreografie e tifo, ma il Cibali è diventato uno degli stadi più corretti d'Italia.
Ora non per dire, ma quando Ancelotti disse qualche parola di troppo l'ex capostazione gli scatenò dietro le curve.
Noi in casa adesso abbiamo il figlio....
Antonino Rapisarda.

Offline katane64

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Re:[Catania] - I 5 momenti da salvare della stagione 2013-'14
« Risposta #4 il: 08 Giugno 2014, 09:10:50 pm »
Mastru,
il discorso rischia di portarci lontano, lontano da dove volevi arrivare,
fosse dipeso solo da PLM...
il fatto è che avevano ammazzato un poliziotto
spiace dirlo, ma in Italia serve il morto eccellente per fare rispettare le regole
ieri ho rivisto a Frosinone le solite scene da repubblica delle banane, tanto che non so se andrò a seguire lì il Catania l'anno prossimo, nonostante mi abbia invitato un collega del luogo

Offline ivan

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Re:[Catania] - I 5 momenti da salvare della stagione 2013-'14
« Risposta #5 il: 08 Giugno 2014, 09:38:08 pm »
Da un po' di tempo ho preferito leggere i vostri commenti senza scrivere, perchè parlare del passato e degli errori commessi lo ritengo inutile, come mi pare inutile commentare tutte le balle che si leggono in questo periodo riguardo alla prossima stagione, possibili acquisti, cessioni, ecc.., preferisco farlo quando vedrò le prime mosse ufficiali di calcio mercato, per ora mi trovo d'accordo sia sulla conferma di Pellegrino che sulla scelta di Vendrone come preparatore atletico.
Su quest'ultimo punto, mi pare che alcuni stiano un "pochino" esagerando, con questi atteggiamenti da duri e puri, addirittura si condannano persone che non sono mai state neanche indagate, per quella fantasiosa teoria, del "non poteva non sapere", teoria che credo solo in un paese con una giustizia da barzelletta, si poteva coniare, come se uno che ha un vicino di casa incallito criminale, deve essere processato perchè "non può non sapere".
Voglio fare una domanda a tutti questi duri e puri, se sapete che un vostro superiore o il vostro datore di lavoro fa degli intrallazzi, magari non proprio illegali ma ai limiti, che fate?
sdegnati vi licenziate, oppure vi fate il vostro lavoro facendo finta di niente?

Non ho mai creduto che il calcio fosse pulito, anzi, e penso che nessuno di noi le creda, però non posso fare a meno di emozionarmi quando gioca la mia squadra,
senza pensare agli immancabili problemi personali che ciascuno di noi ha e senza pensare a tutto quello che ci sta dietro una partita di calcio, e come ogni tifoso che si rispetti in quelle 2 ore allo stadio o davanti alla TV l'unica cvosa che mi interessa è che la mia squadra vinca.

La guerra è guerra, e se possibile il proprio armamentario deve essere almeno uguale a quello degli avversari, e quando è necessario si deve usare, se non si vuole fare la fine del povero Piero nella famosa canzone del compianto De Andrè.
 

Mastru, non sapevo che Moggi junior si fosse trasferito a Catania ;-)

Buona serata a tutti,

Giovanni.

 

umastru

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Re:[Catania] - I 5 momenti da salvare della stagione 2013-'14
« Risposta #6 il: 08 Giugno 2014, 10:16:24 pm »
Da un po' di tempo ho preferito leggere i vostri commenti senza scrivere, perchè parlare del passato e degli errori commessi lo ritengo inutile, come mi pare inutile commentare tutte le *** che si leggono in questo periodo riguardo alla prossima stagione, possibili acquisti, cessioni, ecc.., preferisco farlo quando vedrò le prime mosse ufficiali di calcio mercato, per ora mi trovo d'accordo sia sulla conferma di Pellegrino che sulla scelta di Vendrone come preparatore atletico.
Su quest'ultimo punto, mi pare che alcuni stiano un "pochino" esagerando, con questi atteggiamenti da duri e puri, addirittura si condannano persone che non sono mai state neanche indagate, per quella fantasiosa teoria, del "non poteva non sapere", teoria che credo solo in un paese con una giustizia da barzelletta, si poteva coniare, come se uno che ha un vicino di casa incallito criminale, deve essere processato perchè "non può non sapere".
Voglio fare una domanda a tutti questi duri e puri, se sapete che un vostro superiore o il vostro datore di lavoro fa degli intrallazzi, magari non proprio illegali ma ai limiti, che fate?
sdegnati vi licenziate, oppure vi fate il vostro lavoro facendo finta di niente?

Non ho mai creduto che il calcio fosse pulito, anzi, e penso che nessuno di noi le creda, però non posso fare a meno di emozionarmi quando gioca la mia squadra,
senza pensare agli immancabili problemi personali che ciascuno di noi ha e senza pensare a tutto quello che ci sta dietro una partita di calcio, e come ogni tifoso che si rispetti in quelle 2 ore allo stadio o davanti alla TV l'unica cvosa che mi interessa è che la mia squadra vinca.

La guerra è guerra, e se possibile il proprio armamentario deve essere almeno uguale a quello degli avversari, e quando è necessario si deve usare, se non si vuole fare la fine del povero Piero nella famosa canzone del compianto De Andrè.
 

Mastru, non sapevo che Moggi junior si fosse trasferito a Catania ;-)

Buona serata a tutti,

Giovanni.
Ivan, mia moglie in questo periodo sta frequentando un corso per abilitarsi come insegnante, insegna da dieci anni, ma deve spendere migliaia di euro per poter fare il suo lavoro. Colpa sua, si abilitava a tempo debito...
Il corso universitario qui in piemonte ha la frequenza obbligatoria. Hai la possibilità di fare il 20% di assenze e le assenze per i vari scrutini ed esami non vengono conteggiate. Bene, delle colleghe hanno avuto la brillante idea di  non partecipare alle lezioni, ma di fare firmare ad altre come si se fossero presenti.  Appena scoperto, lei ha subito dato le dimissioni da coordinatrice del gruppo di studio di cui facevano parte anche queste sue colleghe perché era delusa dal comportamento delle colleghe. Come, dice, noi dobbiamo insegnare il rispetto delle regole e siamo le prime ad infrangerle. Ti lascio immaginare i commenti: La solita precisina, così fan tutti.... Io di mio l'ho ca.zzi.ata  dicendoli che doveva minacciarle che se lo rifacevano andava dai carabinieri. Ma in verità l'adoro, perché ha i miei stessi valori , ma soprattutto cerca di seguirli. Quindi pur sapendo di essere delle mosche bianche noi continueremo a cavalcare affiancati i nostri ronzinante e andremo a sfasciarci le ossa contro ogni mulino a vento che incontreremo. Lo so è masochistico, ma ci fa vivere bene con noi stessi.
Antonino Rapisarda.
P.S. Come giusto contrappasso, ho il secondogenito che a soli sette anni è un bugiardo patologico. :-D :-D :-D :-D
P.S.2 inutile che ti sottolinei che io sono "Piero" :-))

Offline bua

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Re:[Catania] - I 5 momenti da salvare della stagione 2013-'14
« Risposta #7 il: 09 Giugno 2014, 09:25:40 am »
Grazie Nelson, correggo subito. Non capisco nulla di ortopedia, hai fatto bene a precisare.
Sulla leadership in curva do per scontato che  si agisca sempre nei limiti della correttezza. Sottolineo solo che ultimamente non c'è unità di intenti e di azione e questo penalizza l'attività del tifo.
Per il resto,  ne abbiamo parlato in altri topic ;-)

Offline Nelson

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Re:[Catania] - I 5 momenti da salvare della stagione 2013-'14
« Risposta #8 il: 09 Giugno 2014, 02:50:38 pm »
Grazie Nelson, correggo subito. Non capisco nulla di ortopedia, hai fatto bene a precisare.
Sulla leadership in curva do per scontato che  si agisca sempre nei limiti della correttezza. Sottolineo solo che ultimamente non c'è unità di intenti e di azione e questo penalizza l'attività del tifo.
Per il resto,  ne abbiamo parlato in altri topic ;-)

Lieto per questo minimo contributo  ;-)

Beh, nemmeno io ne capisco.

Fu un recupero anticipato, coerente con il carattere di un calciatore che ci mette sempre tanta grinta e anche per questo lo apprezziamo moltissimo.

Hai fatto bene a sottolineare questo particolare come nota positiva e l'apatia di altri calciatori come uno dei fallimenti di questa stagione.
« Ultima modifica: 09 Giugno 2014, 02:53:11 pm da Nelson »
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