Autore Topic: Le solite bestialità tattiche di Guidolin  (Letto 1082 volte)

Offline alex10103

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Le solite bestialità tattiche di Guidolin
« il: 04 Marzo 2007, 06:58:09 pm »
Ragazzi,
a vedere la partita ho avuto la netta sensazione che il Palermo, a cominciare dal suo allenatore, cercasse la sconfitta.
NOn vale a nulla, infatti, recriminare sui torti arbitrali quando poi la squadra non ha fatto nulla di nulla per cercare di segnare almeno il gol della bandiera.
Però, tornando al titolo, dico che Guidolin, per me, già da tempo giunto al capolinea, ha fatto le sue ennesime bestialità tattiche.

1) Non si può scendere in campo con una sola punta avanti e per di più quella punta si chiama Di Michele; tantopiù che l'avversario non è trascendentale, tuttaltro;

2) Non si possono schierare sempre gli stessi giocatori ormai spompati;

3) Non si può riproporre sempre lo stesso modulo ormai ampiamente prevedibile da parte degli avversari;

4) Non ci si può sempre affidare ai lanci lunghi come se in avanti ci fosse ancora Toni o Amauri;

5) Non si può mettere Caracciolo al posto di Di Michele avanti, intestardendosi sempre con la sola punta: che aveva paura di perdere, quando già stava perdendo????

Ed inoltre:

1) Un giocatore appena entrato non si può fare espellere in quel modo, lasciando in 10 una squadra che è in cerca di una rimonta;

2) Un giocatore di esperienza come Fontana non può partire dalla sua porta, farsi metà campo di corsa con il solo obiettivo di scagliarsi contro l'arbitro: se non fosse stato per Riganò, anche Fontana sarebbe stato espulso;

3) Non si può continuare con questa farsa del silenzio stampa che mi sa tanto di alibi;

E per finire, io dico che ormai Guidolin e molti giocatori sono al capolinea, anzi, io li avrei tolti da tempo.

Ciao

Offline Biagio

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Re: Le solite bestialità tattiche di Guidolin
« Risposta #1 il: 05 Marzo 2007, 10:12:26 am »
Arrivando stamattina, pensavo di aprire il PC e trovare una bella geremiade, invece ho avuto una lietissima sorpresa.
Anzichè un libello sui torti arbitrali, i colleghi palermitanio (rispondo a questo, ma vale lo stesso per Templare) hanno avuto la capacità di leggere la partita analiticamente.

Vi dico le impressioni che avuto io, poi possiamo confrontarci:

1) Se metti Di Michele come unica punta dovresti portare su palla per vie centrali e invece ho visto tanti lanci lunghi;

2) il mis-match Pisano-Alvarez è stato decisivo, perchè non inserire Giacomazzi cercando di mettere pressione?

3) troppo nervosismo: mi sembra che lo spogliatoio stia sfuggendo a Guidolin: vedi Brienza.


E ora il Messina.
Senza Riganò, non me ne voglia il mio cittadino:U Missinisi, semu ammenzu a na strata.
Con Riganò abbiamo un punto di riferimento, mettiamo pressione ai centrali avversari che non possono giochicchiare e salire, i cross hanno un senso logico. Io Pestrin lo preferisco a D'Aversa. In difesa bisogna recuperare Zoro e Iuliano, solo la prima linea, ne sono convinto, ha i numeri per questo campionato. Capitolo a parte per Caglioni:
Gesù, Giuseppe, Sant'Anna e Maria. Non prende un cross, tra i pali è molto bravo, ma in serie A non basta e noi avevamo Storari, ora l'alternativa è Paoletti...

A Verona non si possono fare calcoli, se recupera Di Napoli e al centro della difesa possono giocare Zanchi con Iuliano e Zoro a destra e Parisi a sinistra, vedo Pestrin e Candela in mezzo con Alvarez e Masiello sulle fasce.
Bisogna tentare il tutto per tutto, ora, non quando a Messina verranno Milan, Inter e Fiorentina.


Offline Templare

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Re: Le solite bestialità tattiche di Guidolin
« Risposta #2 il: 05 Marzo 2007, 11:18:30 am »
Biagio, hai centrato tre punti su tre. E vista dalla Conca d'Oro di punti da affrontare ce ne sarebbero ancora tanti. Il nervosismo é figlio dell'impotenza attuale.

Citando un vecchio articolo di Giuseppe Siragusa direi che gli attaccanti del Palermo (Bresciano, Di Michele, Caracciolo, Brienza) sono dei bravissimi ragazzi: non bevono, non fumano, non infastidiscono i portieri avversari...

Il Palermo da macchina di gol (38 in 19 partite) si é trasformato nell'apoteosi della cilecca. Prima si vinceva 4 o 5 gol a 3, adesso si pareggia a reti inviolate o si perde.

Zamparini é tranquillo e disilluso, mandare via Guidolin significherebbe ammettere nuovamente di avere sbagliato scelta, ma in questo caso saremmo tutti con lui, perchè il Guidolin di quest'ultimo mese non ha nulla a che vedere con quello che, pur con tutti i difetti caratteriali, ricordavamo.

Mi sembra che ci si stia avviando verso una lentissima e triste agonia sportiva. Ma si vede che doveva andare così.

Sul Messina posso dire poco, ma credo che al di là dei problemi di qualità di cui voi giallorossi parlate spesso, anche in questo caso i limiti caratteriali la fanno da padrone. Il Messina in vantaggio di un uomo e di due gol dell'ultima mezzora era assolutamente diverso da quella squadra terrorizzata della prima parte di gara.

Riganò può essere l'Achille che infonde coraggio ai compagni e lutti (sempre sportivi) agli avversari in questo finale di campionato. In bocca al lupo.



"Non nobis Domine, sed nomini Tuo da gloriam"
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.