Autore Topic: Catania - Penultimainclassifica  (Letto 2868 volte)

Offline garreccio

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Catania - Penultimainclassifica
« il: 03 Marzo 2024, 05:42:42 pm »
Questi stanno scherzando col fuoco. Col rischio di bruciarsi.

Offline bua

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Re:Catania - Penultimainclassifica
« Risposta #1 il: 04 Marzo 2024, 12:14:32 pm »
Posto che il Moneterosi ha fatto dei buoni risultati ultimamente (anche ad Avellino), quindi è ingeneroso etichettarla come la penultima in classifica, sebebne lo sia, devo dire che è verissimo che si sta giocando col fuoco.
Ma non da adesso. Se scegli di rivoluzionare la rosa e ripartire a metà stagione è ovvio che poi non hai il tempo di creare una squadra, tanto più che giochi ogni tre giorni. Ovviamente soffri con chiunque perché in C chiunque è più squadra di noi. Grella ha fatto questa scelta, bisogna dirlo (come lo scorso anno ne ha fatte di migliori, per esempio scegliendo Laneri), facendo l'ennesimo azzardo.
Non voler sentir parlare di playout è anche un brutto segno perché la realtà dice che siamo quintultimi e quindi le altre fanno corsa su di noi.
Inutile poi fare i conti sul distacco dalla penultima, avendo anche lo scontro diretto con la Turris, a parte che non ricordo  un anno in cui i playout non si siano disputati.
In ogni caso la sola speranza è che da aprile e sfruttando la pausa prima dei play off si possa non fare troppa brutta figuara agli spareggi.
Il mio timore è che l'assunzione che questa squadra con "pochissimi titocchi" (cit. Grella) possa essere competitiva il prossimo anno, con un tecnico che alimenta la tensione invece che stemperarla, sia ancora una volta sbagliata.

Offline vasco

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Re:Catania - Penultimainclassifica
« Risposta #2 il: 04 Marzo 2024, 07:32:39 pm »
Sottoscrivo integralmente il commento di Bua, sottolineando, in aggiunta, alcuni particolari.

I dirigenti incominciano a commettere errori su errori dopo la vittoria trionfale del campionato scorso. Perché? Cosa è successo in quel frangente che va da fine marzo a fine giugno? Non essere andati avanti nei play off del Campionato nazionale dilettanti non può essere un buon motivo per aver deciso di rivoluzionare totalmente una squadra vincente, venendo meno così alla prima legge del Calcio: squadra che vince non si cambia. A mio parere i numeri complessivi del campionato (vittorie, sconfitte, differenza reti ecc.) avrebbero dovuto portare a scelte totalmente diverse, a partire dall'allenatore.
 
Altra anomalia: Laneri. Se non era daccordo con le scelte rivoluzionarie perché si è preso questa responsabilità e non se ne è andato subito? Qualora invece fosse stato lui l'artefice o il co-artefice di quelle decisioni, cosa che sarebbe logico immaginare visto il suo licenziamento insieme all'allenatore, allora Grella, che ha avallato quelle scelte, è responsabile quanto Laneri (il quale, secondo me, lo voglio chiarire, è uno che conosce il calcio molto bene). Solo che Grella è ancora al suo posto e continua a sbagliare.

Infine il ruolo di Lucarelli. Non è nella cultura calcistica italiana la presenza dell'Allenatore manager. La scelta dei giocatori è una responsabilità che mai dovrebbe competere ad un allenatore il quale, invece, dovrebbe occuparsi eclusivamente di costruire un gruppo coeso, pronto a gettarsi nel fuoco per seguire il proprio allenatore e le sue idee tattiche.

Come ho detto in un altro commento, il rinnovamento totale della squadra a gennaio porta a trovarsi nella condizione come se si fosse ad un mese dall'inizio della stagione. Però, come diceva Bua, si gioca contro squadre già rodate, affiatate ed in piena forma atletica; e questo, compensa ampiamente la presunta superiorità tecnica dei nostri giocatori: ieri infatti non si è vista alcuna differenza fra il Catania ed il Monterosi. Un Catania troppo brutto per essere vero, specie nel primo tempo, con i nostri giocatori imbambolati. Spero che le cose migliorino già a partire dalla partita con l'Avellino.

Ma i rischi paventati da Bua sono veri, terribilmente concreti.

Offline bua

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Re:Catania - Penultimainclassifica
« Risposta #3 il: 06 Marzo 2024, 10:18:25 am »
Sul motivo della rivoluzione tecnica mi sono dato una risposta che è nella differenza abissale del livello tecnico di D e C.
Mantenere l'ossatura dello scorso anno era una soluzione più sicura se si voleva fare un campioanto tranquillo, tipo Giuliano o Cerignola.
Se si vuole vincere le cose cambiano enormemente.
Si è sicuramente peccato di inesperienza e questo è il minimo che si possa dire, perché alcune cose sono incomprensibili.
Scrivo sempre le stesse cose perché non me ne capacito. Come fa un ex giocatore di Serie A con esperienza anche internazionale a sottovalutare aspetti basilari come la preparazione precampionato? Ma non solo la preparazione, anche le tempistiche della costruzione della squadra. Il ritiro lo hanno iniziato solo nove giocatori, gli altri sono arrivati alla spicciolata anche a ritiro finito e a campioanto iniziato, con l'aggravante che l'allenatore era nuovo, sconosciuto e con idee rivoluzionarie, pertanto andava supportato in tutto. Poi si è scelto di giocare amichevoli solo con i camerieri dell'albergo dove alloggiavano i giocatori (anche perché tutte le altre squadre professionistiche erano a prepararsi nel continente) e si è pure perso senza che questo abbia fatto suonare gli allarmi dovuti.
Un campionato si vince se si curano tutti i dettagli e si ha un po' di fortuna, se nemmeno curi le cose più basilari come caspita pensi di poter competere con squadre che vengono dalla B o che sono reduci da stagione dai numeri importanti compromessa solo dalla formula dei playoff?

Ora è inutile pensare troppo al passato se non per guardare al futuro.
A sentire Grella la squadra del prossimo anno è in gran parte fatta.
Io ho grossi dubbi che, anche con 4-5 innesti adeguati, si possa ambire a fare quello che abbiamo fatto in D e che il Catanzaro, la Reggina e la Ternana hanno fatto in passato, soprattutto con un allenatore che se lo sentisse Velasco (andatevi a vedere il suo video sulal cultura degli alibi su YouTube), si metterebbe le mani ai capelli.

Temo si continuerà a fare e disfare forti del budget sporporzionato, quando a volte avere dei limiti aiuta a fare meno errori.