Autore Topic: Il conto del capostazione  (Letto 2843 volte)

Offline Marco Tullio

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Il conto del capostazione
« il: 05 Febbraio 2019, 06:36:53 pm »
Casorezzo (MI), 5 Febbraio 2019
Carissimi,
 siamo al quarto anno di C con la prospettiva di rimanerci ancora a lungo, perché per venirne fuori bisogna solo vincere e arrivare primi. Peto Lo Monco, ormai un pallido ricordo dei tempi migliori, forse sarà riuscito a sanare i debiti, ma, sempre ammesso che le cose stiano davvero così, nelle casse del Calcio Catania soldi non ce ne sono e neppure lui riesce a fare magie: del resto, non è un caso che lontano da Catania abbia sempre o quasi inesorabilmente fallito. L'invincibile armata si è rivelata l'ennesimo fiasco, e non mi va di sentire le scuse prevedibili: "Siamo partiti un mese dopo gli altri...". Non mi va neppure di essere severo con l'accozzaglia che è stata tirata su alla meglio dal migliore dirigente degli ultimi cinquant'anni. Quasi quattro anni fa il ragionier Pulvirenti Antonino, già presidente della defunta compagnia aerea windjet, ha gettato il fango sul Calcio Catania con la sua condotta antisportiva e l'esito conseguente è stata la retrocessione in C. Il capostazione ha fatto la sua bravata, ma a pagarne il conto siamo noi, che ci ritroviamo sputtanati e condannati a tempo indeterminato in terza serie. Pare che per certuni non sia elegante usare la parola "capostazione" in riferimento al suddetto signor ragionier Pulvirenti Antonino, ma a me piace scandirlo per bene: "ca-po-sta-zio-ne, ca-po-sta-zio-ne, ca-po-sta-zio-ne". Non me ne vergogno affatto, semmai mi dispiace per i capistazione che non saranno certo felici dell'accostamento. A presto,
Marco Tullio
Nuovo Catania, nuovo nome

Offline U mastru

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Re:Il conto del capostazione
« Risposta #1 il: 05 Febbraio 2019, 07:18:57 pm »
Casorezzo (MI), 5 Febbraio 2019
Carissimi,
 siamo al quarto anno di C con la prospettiva di rimanerci ancora a lungo, perché per venirne fuori bisogna solo vincere e arrivare primi. Peto Lo Monco, ormai un pallido ricordo dei tempi migliori, forse sarà riuscito a sanare i debiti, ma, sempre ammesso che le cose stiano davvero così, nelle casse del Calcio Catania soldi non ce ne sono e neppure lui riesce a fare magie: del resto, non è un caso che lontano da Catania abbia sempre o quasi inesorabilmente fallito. L'invincibile armata si è rivelata l'ennesimo fiasco, e non mi va di sentire le scuse prevedibili: "Siamo partiti un mese dopo gli altri...". Non mi va neppure di essere severo con l'accozzaglia che è stata tirata su alla meglio dal migliore dirigente degli ultimi cinquant'anni. Quasi quattro anni fa il ragionier Pulvirenti Antonino, già presidente della defunta compagnia aerea windjet, ha gettato il fango sul Calcio Catania con la sua condotta antisportiva e l'esito conseguente è stata la retrocessione in C. Il capostazione ha fatto la sua bravata, ma a pagarne il conto siamo noi, che ci ritroviamo sputtanati e condannati a tempo indeterminato in terza serie. Pare che per certuni non sia elegante usare la parola "capostazione" in riferimento al suddetto signor ragionier Pulvirenti Antonino, ma a me piace scandirlo per bene: "ca-po-sta-zio-ne, ca-po-sta-zio-ne, ca-po-sta-zio-ne". Non me ne vergogno affatto, semmai mi dispiace per i capistazione che non saranno certo felici dell'accostamento. A presto,
Marco Tullio
Io Preferisco infame.

Offline Davide da Miami

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Re:Il conto del capostazione
« Risposta #2 il: 05 Febbraio 2019, 09:20:06 pm »
Casorezzo (MI), 5 Febbraio 2019
Carissimi,
 siamo al quarto anno di C con la prospettiva di rimanerci ancora a lungo, perché per venirne fuori bisogna solo vincere e arrivare primi. Peto Lo Monco, ormai un pallido ricordo dei tempi migliori, forse sarà riuscito a sanare i debiti, ma, sempre ammesso che le cose stiano davvero così, nelle casse del Calcio Catania soldi non ce ne sono e neppure lui riesce a fare magie: del resto, non è un caso che lontano da Catania abbia sempre o quasi inesorabilmente fallito. L'invincibile armata si è rivelata l'ennesimo fiasco, e non mi va di sentire le scuse prevedibili: "Siamo partiti un mese dopo gli altri...". Non mi va neppure di essere severo con l'accozzaglia che è stata tirata su alla meglio dal migliore dirigente degli ultimi cinquant'anni. Quasi quattro anni fa il ragionier Pulvirenti Antonino, già presidente della defunta compagnia aerea windjet, ha gettato il fango sul Calcio Catania con la sua condotta antisportiva e l'esito conseguente è stata la retrocessione in C. Il capostazione ha fatto la sua bravata, ma a pagarne il conto siamo noi, che ci ritroviamo sputtanati e condannati a tempo indeterminato in terza serie. Pare che per certuni non sia elegante usare la parola "capostazione" in riferimento al suddetto signor ragionier Pulvirenti Antonino, ma a me piace scandirlo per bene: "ca-po-sta-zio-ne, ca-po-sta-zio-ne, ca-po-sta-zio-ne". Non me ne vergogno affatto, semmai mi dispiace per i capistazione che non saranno certo felici dell'accostamento. A presto,
Marco Tullio

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Offline Davide da Miami

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Re:Il conto del capostazione
« Risposta #3 il: 05 Febbraio 2019, 09:22:11 pm »
C'è sempre il tennis Marco Tullio.
Oppure i tuffi, come hai suggerito tu tempo fa.

Offline vasco

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Re:Il conto del capostazione
« Risposta #4 il: 05 Febbraio 2019, 09:59:00 pm »
Casorezzo (MI), 5 Febbraio 2019
Carissimi,
 siamo al quarto anno di C con la prospettiva di rimanerci ancora a lungo, perché per venirne fuori bisogna solo vincere e arrivare primi. Peto Lo Monco, ormai un pallido ricordo dei tempi migliori, forse sarà riuscito a sanare i debiti, ma, sempre ammesso che le cose stiano davvero così, nelle casse del Calcio Catania soldi non ce ne sono e neppure lui riesce a fare magie: del resto, non è un caso che lontano da Catania abbia sempre o quasi inesorabilmente fallito. L'invincibile armata si è rivelata l'ennesimo fiasco, e non mi va di sentire le scuse prevedibili: "Siamo partiti un mese dopo gli altri...". Non mi va neppure di essere severo con l'accozzaglia che è stata tirata su alla meglio dal migliore dirigente degli ultimi cinquant'anni. Quasi quattro anni fa il ragionier Pulvirenti Antonino, già presidente della defunta compagnia aerea windjet, ha gettato il fango sul Calcio Catania con la sua condotta antisportiva e l'esito conseguente è stata la retrocessione in C. Il capostazione ha fatto la sua bravata, ma a pagarne il conto siamo noi, che ci ritroviamo sputtanati e condannati a tempo indeterminato in terza serie. Pare che per certuni non sia elegante usare la parola "capostazione" in riferimento al suddetto signor ragionier Pulvirenti Antonino, ma a me piace scandirlo per bene: "ca-po-sta-zio-ne, ca-po-sta-zio-ne, ca-po-sta-zio-ne". Non me ne vergogno affatto, semmai mi dispiace per i capistazione che non saranno certo felici dell'accostamento. A presto,
Marco Tullio
Come non essere assolutamente daccordo? Anche con l'appellativo "capostazione". Ma anche quelli più "forti" vanno ugualmente bene.

Tutto origina anche prima delle fermate nelle stazioni datata 23 giugno 2015. Il vero inizio del "viaggio"in treno si ha con l'arrivo di un tizio argentino, tatutato, incapace, messo in quel posto forse proprio per la sua inesperienza di direttore sportivo pari solo alla sua fama di procuratore. Il fine ultimo di tutto ciò è a tutt'oggi "inconoscibile", forse soltanto immaginabile. Ne abbiamo fatto di discussioni al riguardo e non vale la pena di rivangare il passato.

Il Catania da un paio di anni sta cercando di tirarsi fuori da questa palude (anche economica). Lo scorso anno abbiamo mancato la finale per 7 cm (punizione di Lodi sull'incrocio dei pali): una vera sfortuna.
Quest'anno il Catania sta mettendo in campo un gioco da "cani" (con tutto il rispetto per il "migliore amico dell'uomo"), con il capocannoniere del campionato scorso ridotto ad uno scarpone da terza categoria.  Ma in panchina ha un allenatore dotato di grandissimo c..lo grazie al quale si vincono ugualmente le partite. Aspettiamo il mese di maggio....hai visto mai che recuperiamo quei 7 cm.