Autore Topic: Dimissioni di Lo Monaco  (Letto 8422 volte)

Offline vasco

  • Utente
  • *****
  • Post: 2442
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Dimissioni di Lo Monaco
« il: 26 Novembre 2019, 01:42:43 pm »
Lo Monaco si è dimesso: E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI.

Offline Caprarupens

  • Utente
  • *****
  • Post: 2016
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Dimissioni di Lo Monaco
« Risposta #1 il: 26 Novembre 2019, 01:50:43 pm »
Ed adesso ariverà la "risorsa" dal paese del tango.....

A parte gli scherzi personalmente mi dispiace, poi se è una decisione sua bisogna rispettarla.

Offline Giovanni (Roma)

  • Utente
  • *****
  • Post: 1954
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Dimissioni di Lo Monaco
« Risposta #2 il: 26 Novembre 2019, 02:02:44 pm »
Lo Monaco si è dimesso: E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI.
Un altro passetto in avanti... verso il fallimento.

Offline Marco Tullio

  • Utente
  • *****
  • Post: 3130
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
  • La continuità nella discontinuità
Re:Dimissioni di Lo Monaco
« Risposta #3 il: 26 Novembre 2019, 06:17:59 pm »
Ho sentito dire che uno dei creditori è lomonaco stesso.
Nuovo Catania, nuovo nome

Offline Aldo

  • Utente
  • *****
  • Post: 3910
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Dimissioni di Lo Monaco
« Risposta #4 il: 26 Novembre 2019, 11:24:35 pm »
 Come tutte le cose che riguardano il Catania, nulla è chiaro. Non ho seguito la sceneggiata napoletana che, leggo, risulta anche essere stata condita da due bestemmie, ma sempre che io abbia capito il miglior dirigente che il Catania abbia avuto negli ultimi 12.756 anni, si è dimesso dalla carica di Amministratore Delegato, ma nonda quella di Direttore Generale, altra carica che aveva e per cui percepiva regolare stipendio, a detta del proprietario qualche tempo fa in una trasmissione. Fra l’altro le dimissioni da AD, sempre che io non sbagli, per essere efficaci devono essere ratificate dal CDA societario che provvede contestualmente alla nomina del successore. Riassumendo, quindi, ancora n’ha succiurutu nenti!
Melior de cinere surgo! ❤️💙❤️💙

Offline vasco

  • Utente
  • *****
  • Post: 2442
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Dimissioni di Lo Monaco
« Risposta #5 il: 27 Novembre 2019, 11:07:28 am »


Vedete, non è che senza Lo Monaco finirà il mondo. Esso continuerà, però "alla catanese", senza regole, nella spasmodica ricerca del privilegio personale, dello spazio per essere protagonisti.
Negli ultimi 20 anni Lo Monaco è stato uno dei pochi ad introdurre a Catania (e non mi riferisco solo al settore sportivo) una mentalità aziendale che non vive di contributi pubblici, ai più sconosciuta e con i più incompatibile. Ha reinvestito gli utili del Catania creando una struttura all'avanguardia come hanno le migiori società sportive europee che da posti di lavoro. Ma noi l'abbiamo sempre considerata un peso, una zavorra di cui liberarsi al piū presto. Pretendiamo il risanamento immediato dai debiti fatti da chi è venuto dopo,  da una proprietà in concordato preventivo: perchè averli ridotti non ci basta.


Lo Monaco non ha capito che è incompatibile con tutto questo. A Catania andava bene il "tatuato argentino", il quale ad ogni accenno di contestazione si presentava in conferenza stampa ed annunciava un acquisto che faceva sognare: Leto, Monzon, Gino Peruzzi, Plasil, Calaiò ecc. ecc. Che bei tempi...quando la propensione ad essere presi per il c...lo, veniva assecondata con piena soddisfazione .


Tutti mugugnavano, ma tutti prima volevano vedere "i fatti" che il "tatuato" aveva disegnato per le menti sognanti. Nonostante si stesse andando in modo evidente verso il disastro sportivo,  NESSUNA CONTESTAZIONE AL LIMITE DELL'ODIO, come in questi mesi per Lo Monaco. Al quale non si sono perdonate espressioni ingenue,  tipo "sparare alle mosche con i cannoni". A lui  non si è perdonato nulla. Perchè all'inizio di ogni campionato, anzichè provocare entusiasmo avrebbe dovuto suscitare depressione, indicando come obiettivo massimo del Catania evitare i play out.


C'è poco da fare, meglio il sogno piuttosto che la realtà. Essere presi per il c...lo é un desiderio irrefrenabile, una condizione connaturata all'uomo, al catanese in particolare. Se proprio non c'é nessuno che si propone per fare ciö, sopperisce il Sindaco, il quale non può far mancare il suo contributo Ora c'é in campo pure lui, possiamo star tranquilli: il Comune é in dissesto, ma non non farà mancare il suo apporto. Ma quale? Pensi a pagare le cooperative che danno i servizi ai bambini ed agli anziani piuttosto.Si perchè gli stipendi ai suoi dipendenti per ora il Catania li sta pagando.


Per tutte queste nefandezze, paragonbili addirittura a quella del '93, anzi peggio,  Lo Monaco deve togliersi di torno: per pagare gli stipendi regolarmente,  per fare sport con i ragazzini senza chiedere soldi pubblici, per mantenere una squadra dignitosamente (nonostante la pugnalata delle porte chiuse: sì perchè questo è una partita a porte chiuse per un tifoso) NON SI possono frustrare i sogni.
« Ultima modifica: 27 Novembre 2019, 11:09:17 am da vasco »

Online bua

  • Utente
  • *****
  • Post: 5521
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
    • http://cccatania46.altervista.org/
Re:Dimissioni di Lo Monaco
« Risposta #6 il: 27 Novembre 2019, 01:30:15 pm »
Come tutte le cose che riguardano il Catania, nulla è chiaro. Non ho seguito la sceneggiata napoletana che, leggo, risulta anche essere stata condita da due bestemmie, ma sempre che io abbia capito il miglior dirigente che il Catania abbia avuto negli ultimi 12.756 anni, si è dimesso dalla carica di Amministratore Delegato, ma nonda quella di Direttore Generale, altra carica che aveva e per cui percepiva regolare stipendio, a detta del proprietario qualche tempo fa in una trasmissione. Fra l’altro le dimissioni da AD, sempre che io non sbagli, per essere efficaci devono essere ratificate dal CDA societario che provvede contestualmente alla
 nomina del successore. Riassumendo, quindi, ancora n’ha succiurutu nenti!
E' l'inverso, si è dimesso da DG, ma non da AD, ma pare sia storia di inizio anno (per non gravare sulle case societarie co doppio compenso. Tuttavia Pulvirenti oggi ha già fatto sapere che non accetterà altre dimissioni da AD (che dovrebbero essere ratificate dal CDA). Lo stesso LM ha detto che sarebbe rimasto a disposizione finché non si sarebbe trovato il sostituto, cioè per sempre;-)

In ogni caso assurda l'aggressione di oggi sul traghetto. Da vergognarsi. La violenza non è mai la risposta giusta. MAI

Offline Aldo

  • Utente
  • *****
  • Post: 3910
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Dimissioni di Lo Monaco
« Risposta #7 il: 28 Novembre 2019, 03:00:49 am »
Come tutte le cose che riguardano il Catania, nulla è chiaro. Non ho seguito la sceneggiata napoletana che, leggo, risulta anche essere stata condita da due bestemmie, ma sempre che io abbia capito il miglior dirigente che il Catania abbia avuto negli ultimi 12.756 anni, si è dimesso dalla carica di Amministratore Delegato, ma nonda quella di Direttore Generale, altra carica che aveva e per cui percepiva regolare stipendio, a detta del proprietario qualche tempo fa in una trasmissione. Fra l’altro le dimissioni da AD, sempre che io non sbagli, per essere efficaci devono essere ratificate dal CDA societario che provvede contestualmente alla
 nomina del successore. Riassumendo, quindi, ancora n’ha succiurutu nenti!
E' l'inverso, si è dimesso da DG, ma non da AD, ma pare sia storia di inizio anno (per non gravare sulle case societarie co doppio compenso. Tuttavia Pulvirenti oggi ha già fatto sapere che non accetterà altre dimissioni da AD (che dovrebbero essere ratificate dal CDA). Lo stesso LM ha detto che sarebbe rimasto a disposizione finché non si sarebbe trovato il sostituto, cioè per sempre;-)

In ogni caso assurda l'aggressione di oggi sul traghetto. Da vergognarsi. La violenza non è mai la risposta giusta. MAI
Quindi confermi la mia sensazione solo un’altra, l’ennesima, sceneggiata e mi sa che non sia nemmeno l’ultima.

Ma quannu vi ni iti?
Melior de cinere surgo! ❤️💙❤️💙

Online bua

  • Utente
  • *****
  • Post: 5521
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
    • http://cccatania46.altervista.org/
Re:Dimissioni di Lo Monaco
« Risposta #8 il: 28 Novembre 2019, 02:23:45 pm »
Come tutte le cose che riguardano il Catania, nulla è chiaro. Non ho seguito la sceneggiata napoletana che, leggo, risulta anche essere stata condita da due bestemmie, ma sempre che io abbia capito il miglior dirigente che il Catania abbia avuto negli ultimi 12.756 anni, si è dimesso dalla carica di Amministratore Delegato, ma nonda quella di Direttore Generale, altra carica che aveva e per cui percepiva regolare stipendio, a detta del proprietario qualche tempo fa in una trasmissione. Fra l’altro le dimissioni da AD, sempre che io non sbagli, per essere efficaci devono essere ratificate dal CDA societario che provvede contestualmente alla
 nomina del successore. Riassumendo, quindi, ancora n’ha succiurutu nenti!
E' l'inverso, si è dimesso da DG, ma non da AD, ma pare sia storia di inizio anno (per non gravare sulle case societarie co doppio compenso. Tuttavia Pulvirenti oggi ha già fatto sapere che non accetterà altre dimissioni da AD (che dovrebbero essere ratificate dal CDA). Lo stesso LM ha detto che sarebbe rimasto a disposizione finché non si sarebbe trovato il sostituto, cioè per sempre;-)

In ogni caso assurda l'aggressione di oggi sul traghetto. Da vergognarsi. La violenza non è mai la risposta giusta. MAI
Quindi confermi la mia sensazione solo un’altra, l’ennesima, sceneggiata e mi sa che non sia nemmeno l’ultima.

Ma quannu vi ni iti?

Si confermo.
Ti segnalo lo strano caso dell'ad dimissionario che non denuncia l'aggressione subita a chi di dovere ("perché non è abituato"), ma denuncia chi sui sociale (secondo lui) istiga alla violenza.
« Ultima modifica: 28 Novembre 2019, 02:34:04 pm da bua »

Offline vasco

  • Utente
  • *****
  • Post: 2442
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Dimissioni di Lo Monaco
« Risposta #9 il: 28 Novembre 2019, 04:04:35 pm »

Si confermo.
Ti segnalo lo strano caso dell'ad dimissionario che non denuncia l'aggressione subita a chi di dovere ("perché non è abituato"), ma denuncia chi sui sociale (secondo lui) istiga alla violenza.

E a mio parere ha fatto bene a non denunciare quei co...oni. Perché di questo si tratta, persone istigate dalla campagna di odio verso Lo Monaco che vivono nel mondo dei sogni. Farli comparire davanti la giudice e farli condannare e poi? Sempre co...oni restano, non è che le cose cambiano.
PS. Vi chiedete perché Lo Monaco non se n'è andato prima, quali loschi interessi sta nascondendo per rimanere al Catania nonostante sia odiato ormai da tutti. Ma l'ipotesi che è veramente affezionato al Catania non l'avete mai presa in considerazione? Un tifoso vero rinnegherebbe i colori della propria squadra solo perché c'è qualche co...ione che lo minaccia?

Online bua

  • Utente
  • *****
  • Post: 5521
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
    • http://cccatania46.altervista.org/
Re:Dimissioni di Lo Monaco
« Risposta #10 il: 28 Novembre 2019, 04:31:13 pm »

Si confermo.
Ti segnalo lo strano caso dell'ad dimissionario che non denuncia l'aggressione subita a chi di dovere ("perché non è abituato"), ma denuncia chi sui sociale (secondo lui) istiga alla violenza.

E a mio parere ha fatto bene a non denunciare quei co...oni. Perché di questo si tratta, persone istigate dalla campagna di odio verso Lo Monaco che vivono nel mondo dei sogni. Farli comparire davanti la giudice e farli condannare e poi? Sempre co...oni restano, non è che le cose cambiano.
PS. Vi chiedete perché Lo Monaco non se n'è andato prima, quali loschi interessi sta nascondendo per rimanere al Catania nonostante sia odiato ormai da tutti. Ma l'ipotesi che è veramente affezionato al Catania non l'avete mai presa in considerazione? Un tifoso vero rinnegherebbe i colori della propria squadra solo perché c'è qualche co...ione che lo minaccia?



Si confermo.
Ti segnalo lo strano caso dell'ad dimissionario che non denuncia l'aggressione subita a chi di dovere ("perché non è abituato"), ma denuncia chi sui sociale (secondo lui) istiga alla violenza.

E a mio parere ha fatto bene a non denunciare quei co...oni. Perché di questo si tratta, persone istigate dalla campagna di odio verso Lo Monaco che vivono nel mondo dei sogni. Farli comparire davanti la giudice e farli condannare e poi? Sempre co...oni restano, non è che le cose cambiano.
PS. Vi chiedete perché Lo Monaco non se n'è andato prima, quali loschi interessi sta nascondendo per rimanere al Catania nonostante sia odiato ormai da tutti. Ma l'ipotesi che è veramente affezionato al Catania non l'avete mai presa in considerazione? Un tifoso vero rinnegherebbe i colori della propria squadra solo perché c'è qualche co...ione che lo minaccia?

Stranamene stavolta dissento, caro Vasco.
Non mi sembra un ragionamento che possa filare. Saranno cog.oni, ma cogl.oni pericolosi, e chi commette dei reati, fino a prova contraria, deve pagare. A parte che almeno un  bel daspo li porterebbe lontano dagli stadi e dalle trasferte, limitando i danni di cui lo stesso LM si è sempre (giustamente) lamentato.
No, sinceramente non credo molto nella storia dell'affezione. Sicuramente, chiunque lavori per tanti anni nello stesso posto, viene attanagliato da una sorta di sindrome di Stoccolma.
In realtà non mi sono nemmeno chiesto perché non se ne sia già andato, probabilmente per non fare la figura del quaquaraqua, dal momento che ha sempre detto che, fosse anche l'ultima cosa che fa, riporterà il Catania in A.
Sicuramente ha anche delle responsabilità amministrative che, in caso di fallimento, potrebbero causargli delle grane giudiziarie non indifferenti.
A maggior ragione, se è davvero innamorato della città e del Club, penso farà di tutto per allungare la vita al Catania.

L'importante è distinguere la campagna d'odio dalle normalissime critiche mosse alla società che ultimamente ha sbagliato tantissimo, sia sul piano tecnico che su quello amministrativo. E le reazioni fuori dalle righe che sono il marchio di fabbrica di questa gestione non hanno aiutato.



Offline vasco

  • Utente
  • *****
  • Post: 2442
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Dimissioni di Lo Monaco
« Risposta #11 il: 29 Novembre 2019, 12:29:42 pm »

Stranamene stavolta dissento, caro Vasco.Non mi sembra un ragionamento che possa filare. Saranno cog.oni, ma cogl.oni pericolosi, e chi commette dei reati, fino a prova contraria, deve pagare. A parte che almeno un  bel daspo li porterebbe lontano dagli stadi e dalle trasferte, limitando i danni di cui lo stesso LM si è sempre (giustamente) lamentato.
No, sinceramente non credo molto nella storia dell'affezione. Sicuramente, chiunque lavori per tanti anni nello stesso posto, viene attanagliato da una sorta di sindrome di Stoccolma.
In realtà non mi sono nemmeno chiesto perché non se ne sia già andato, probabilmente per non fare la figura del quaquaraqua, dal momento che ha sempre detto che, fosse anche l'ultima cosa che fa, riporterà il Catania in A.
Sicuramente ha anche delle responsabilità amministrative che, in caso di fallimento, potrebbero causargli delle grane giudiziarie non indifferenti.
A maggior ragione, se è davvero innamorato della città e del Club, penso farà di tutto per allungare la vita al Catania.

L'importante è distinguere la campagna d'odio dalle normalissime critiche mosse alla società che ultimamente ha sbagliato tantissimo, sia sul piano tecnico che su quello amministrativo. E le reazioni fuori dalle righe che sono il marchio di fabbrica di questa gestione non hanno aiutato.

L'aggressore l'hanno preso, com'era prevedibile, anche senza la denuncia di Lo Monaco. E' indubbio che un reato rimane tale in ogni circostanza e va punito. Anche se ormai il concetto di "punizione" mi pare radicalmente cambiato verso forme che si avvicinano all'impunità.

Tornando al discorso più serio del fallimento economico della società.

Mi pare che dimentichiamo un piccolo, ma non insignificante, particolare: le attività economiche della proprietà, fra cui il Catania, sono dentro una procedura di "Concordato preventivo" che impedisce di depauperare il valore della società in maniera deliberata e volontaria, escludendo ovviamente i rischio d'impresa derivante dall'attività stessa (leggasi: scarsi risultati sportivi). Ora dico la bestemmia: Lo Monaco è uno fra i pochi in Italia a saper gestire bene economicamente una società sportiva.
Pertanto la sua presenza è stata necessaria per garantire la salvaguardia del valore del Catania. Io credo che la riduzione del debito da 15 a 4 mln di euro sia realmente avvenuta e che la gestione ordinaria sia stata garantita con gli introiti e con un minimo apporto di capitale da parte della proprietà. Ovviamente tale situazione non può tradursi in investimenti per il futuro che nello sport hanno un elevato rischio.

Chi pensa e scrive il contrario, sostenendo che il Catania è ad un passo dal fallimento, dovrebbe motivare questo pensiero che si scontra con la realtà: il Catania il mese scorso ha onorato integralmente gli impegni con l'erario e con gli organi sportivi. In più, come dichiara Lo Monaco, tutti i dipendenti sono regolarmente pagati e non ci sono manifestazioni coi cartelli davanti a TdG.

Ora, continuare con Lo Monaco (ma la cosa è puramente teorica, visto che si è dimesso) potrebbe garantire un azzeramento del debito e la liberazione di risorse in più da investire.Si spiega così ad esempio il mantenimento del settore giovanile: dalla compravendita dei cartellini dei giovani il Catania conta di incassare tante piccole plus valenze, dimensionate alla serie C ma pur sempre utili. C'è una chiara strategia volta a portare il Catania in una situazione economica risanata.A quel punto venderlo sarebbe molto più facile, ed un investitore avrebbe meno remore.

Ma evidentemente a pensarla così siamo in pochi. Così come eravamo in pochi a paventare i disastri che il "tatuato argentino" avrebbe combinato e che poi puntualmente si sono avverati.

Si vorrebbe, da parte dei più, tutto e subito. Alla fine però non si avrà niente. Arriverà un altro amministratore che avrà sempre lo stesso compito; al quale magari non interessa NULLA dei risultati sportivi del Catania.

Anche perché il fallimento non è contemplato a meno che il Catania non esca dal concordato per evitare di depauperare il patrimonio della proprietà posto a garanzia dei creditori. Il fatto è che il maggiore asset del Catania è TdG, il quale anche con la società in serie D continuerebbe a mantenere il suo valore. Quindi torno a dire: se vogliamo tornare a vedere i risultati sportivi dobbiamo avere la pazienza di aspettare tutto il tempo che ci vorrà. A quel punto, con un Catania vendibile (come i punti vendita Fortè), potremo aspirare ad altri traguardi. In questo scenario una promozione in serie B sarebbe funzionale alla vendita della società e non al suo rilancio sportivo, perché gli utili provenienti dai maggiori contributi, andrebbero sempre all'azionista e quindi nel  calderone del "Concordato".

So bene che ai tifosi tutte queste cose non interessano.
Loro vogliono, desiderano, ardentemente, un "tatuato argentino" che li faccia sognare.



Offline Marco Tullio

  • Utente
  • *****
  • Post: 3130
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
  • La continuità nella discontinuità
Re:Dimissioni di Lo Monaco
« Risposta #12 il: 29 Novembre 2019, 02:07:36 pm »
Ma il ceuso, alias Saro Piacenti, non era in galera? Non era lui che si era fatto una trasferta sullo stesso volo della squadra in un'amichevole estiva in Grecia?
Nuovo Catania, nuovo nome

Online bua

  • Utente
  • *****
  • Post: 5521
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
    • http://cccatania46.altervista.org/
Re:Dimissioni di Lo Monaco
« Risposta #13 il: 29 Novembre 2019, 03:43:36 pm »
Ma il ceuso, alias Saro Piacenti, non era in galera? Non era lui che si era fatto una trasferta sullo stesso volo della squadra in un'amichevole estiva in Grecia?
Credo c'entrasse anche con l'aggressione a Oliveira dopo Catania-Ternana 3-1.
Si, nell'articolo dicono che aveva appena scontato una condanan per estorsione, forse per il caso Biagianti.

Online bua

  • Utente
  • *****
  • Post: 5521
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
    • http://cccatania46.altervista.org/
Re:Dimissioni di Lo Monaco
« Risposta #14 il: 29 Novembre 2019, 03:52:40 pm »

Stranamene stavolta dissento, caro Vasco.Non mi sembra un ragionamento che possa filare. Saranno cog.oni, ma cogl.oni pericolosi, e chi commette dei reati, fino a prova contraria, deve pagare. A parte che almeno un  bel daspo li porterebbe lontano dagli stadi e dalle trasferte, limitando i danni di cui lo stesso LM si è sempre (giustamente) lamentato.
No, sinceramente non credo molto nella storia dell'affezione. Sicuramente, chiunque lavori per tanti anni nello stesso posto, viene attanagliato da una sorta di sindrome di Stoccolma.
In realtà non mi sono nemmeno chiesto perché non se ne sia già andato, probabilmente per non fare la figura del quaquaraqua, dal momento che ha sempre detto che, fosse anche l'ultima cosa che fa, riporterà il Catania in A.
Sicuramente ha anche delle responsabilità amministrative che, in caso di fallimento, potrebbero causargli delle grane giudiziarie non indifferenti.
A maggior ragione, se è davvero innamorato della città e del Club, penso farà di tutto per allungare la vita al Catania.

L'importante è distinguere la campagna d'odio dalle normalissime critiche mosse alla società che ultimamente ha sbagliato tantissimo, sia sul piano tecnico che su quello amministrativo. E le reazioni fuori dalle righe che sono il marchio di fabbrica di questa gestione non hanno aiutato.

L'aggressore l'hanno preso, com'era prevedibile, anche senza la denuncia di Lo Monaco. E' indubbio che un reato rimane tale in ogni circostanza e va punito. Anche se ormai il concetto di "punizione" mi pare radicalmente cambiato verso forme che si avvicinano all'impunità.

Tornando al discorso più serio del fallimento economico della società.

Mi pare che dimentichiamo un piccolo, ma non insignificante, particolare: le attività economiche della proprietà, fra cui il Catania, sono dentro una procedura di "Concordato preventivo" che impedisce di depauperare il valore della società in maniera deliberata e volontaria, escludendo ovviamente i rischio d'impresa derivante dall'attività stessa (leggasi: scarsi risultati sportivi). Ora dico la bestemmia: Lo Monaco è uno fra i pochi in Italia a saper gestire bene economicamente una società sportiva.
Pertanto la sua presenza è stata necessaria per garantire la salvaguardia del valore del Catania. Io credo che la riduzione del debito da 15 a 4 mln di euro sia realmente avvenuta e che la gestione ordinaria sia stata garantita con gli introiti e con un minimo apporto di capitale da parte della proprietà. Ovviamente tale situazione non può tradursi in investimenti per il futuro che nello sport hanno un elevato rischio.

Chi pensa e scrive il contrario, sostenendo che il Catania è ad un passo dal fallimento, dovrebbe motivare questo pensiero che si scontra con la realtà: il Catania il mese scorso ha onorato integralmente gli impegni con l'erario e con gli organi sportivi. In più, come dichiara Lo Monaco, tutti i dipendenti sono regolarmente pagati e non ci sono manifestazioni coi cartelli davanti a TdG.

Ora, continuare con Lo Monaco (ma la cosa è puramente teorica, visto che si è dimesso) potrebbe garantire un azzeramento del debito e la liberazione di risorse in più da investire.Si spiega così ad esempio il mantenimento del settore giovanile: dalla compravendita dei cartellini dei giovani il Catania conta di incassare tante piccole plus valenze, dimensionate alla serie C ma pur sempre utili. C'è una chiara strategia volta a portare il Catania in una situazione economica risanata.A quel punto venderlo sarebbe molto più facile, ed un investitore avrebbe meno remore.

Ma evidentemente a pensarla così siamo in pochi. Così come eravamo in pochi a paventare i disastri che il "tatuato argentino" avrebbe combinato e che poi puntualmente si sono avverati.

Si vorrebbe, da parte dei più, tutto e subito. Alla fine però non si avrà niente. Arriverà un altro amministratore che avrà sempre lo stesso compito; al quale magari non interessa NULLA dei risultati sportivi del Catania.

Anche perché il fallimento non è contemplato a meno che il Catania non esca dal concordato per evitare di depauperare il patrimonio della proprietà posto a garanzia dei creditori. Il fatto è che il maggiore asset del Catania è TdG, il quale anche con la società in serie D continuerebbe a mantenere il suo valore. Quindi torno a dire: se vogliamo tornare a vedere i risultati sportivi dobbiamo avere la pazienza di aspettare tutto il tempo che ci vorrà. A quel punto, con un Catania vendibile (come i punti vendita Fortè), potremo aspirare ad altri traguardi. In questo scenario una promozione in serie B sarebbe funzionale alla vendita della società e non al suo rilancio sportivo, perché gli utili provenienti dai maggiori contributi, andrebbero sempre all'azionista e quindi nel  calderone del "Concordato".

So bene che ai tifosi tutte queste cose non interessano.
Loro vogliono, desiderano, ardentemente, un "tatuato argentino" che li faccia sognare.
Ciao Vasco,
hai fatto bene a porre la questione.
In effetti, soprattutto se l'accordo Meridi non va a buon fine, potrebbe essere che il Catania non sia vendibile.
Il mio discorso è più a lunga scadenza. Lo stesso LM ha detto che per quest'anno non ci sono problemi a finire la stagione, il prossimo non si sa.
Ok, si può sperare di vivacchiare grazie alle plus-valenze TdG etc, ma è chiaro che si tratta di strumenti per rimanere in vita  e nel caso di una stagione storta in cui non riesci a fare plusvalenze vai incontro a gravi problemi. La serie C comporta questo.
Quindi il rischio, immediato o meno, di fallimento c'è.
Penso che anche Meridi faccia parte delle garanzie per il concordato, eppure gli stipendi ai dipendenti non arrivano regolarmente e c'è rischio chiusura.
I debiti con il comune di Mascalucia e con Magni sono un dato di fatto.
Siccome ci rassicuravano dicendo che i Fortè avevano un grande fatturato, dimenticando che avevano spese altrettanto alte, è logico preoccuparsi e sperare che qualcuno rilevi la socetà per assicurarle un futuro migliore, non solo per allontanare lo spettro del fallimento.
Perché ciò avvenga ci vuole la fattiva collaborazione di Pulvirenti. Se e quando la società sarà vendibile (lui ha detto che lo è). Comunque prima prepara il terreno meglio è.
Oggi su La Sicilia si parla apertamente di Leonardi interessato a rilevare la società.
Almeno non si potrà più dire che on c'è nessuno che si propone.